Il Festival del Moscato e dello Spumante del Parco Nazionale del Cilento a Castinatelli di Futani (Sa)


Raffaele Sacchi, Gerardo Perillo e Roberto Rubino

Raffaele Sacchi, Gerardo Perillo e Roberto Rubino

di Enrico Malgi

Sere di una calda estate cilentana. Serate passate all’aperto sotto le stelle e la luna. Minuscoli borghi arrampicati sulle dolci colline che offrono ospitalità ai numerosi turisti-balneari, che lasciano la marina per venire a prendere il fresco. Sagre a go-go di dubbio valore e connotazione, che spesso servono solo per rimpinguare le casse locali. Ma per fortuna non è sempre così, girando, girando, si può incappare in qualche evento molto interessante com’è successo in questi giorni alla frazione Castinatelli di Futani, dove ha avuto luogo in due giorni la seconda edizione del Festival del Moscato e dello Spumante. Si è trattato di una manifestazione culturale-enogastronomica, voluta dalla comunità di Castinatelli ed organizzata dalla Pro-Loco Futos, in collaborazione con il Comune di Futani con in testa il sindaco Aniello Caputo, il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano ed Alburni e con il contributo della Fisar e delle Edizioni dell’Ippogrifo di Francesco Ciociano.

Gerardo Perillo

Gerardo Perillo

Scopo principale dell’iniziativa, quello di voler valorizzare la tipologia dei pur numericamente ridotti vini aromatici ed effervescenti cilentani, che da qualche tempo stanno vivendo un forte rilancio. Altro intento quello di fare riscoprire la cucina tradizionale locale con la preparazione di piatti “poveri”, affidati alle sapienti mani delle brave massaie di Castinatelli. In questo contesto s’inseriscono poi le degustazioni guidate di olio, vino e formaggi, tenute rispettivamente dal professore Raffaele Sacchi, docente della Facoltà di Agraria di Portici dell’Università Federico II, dall’agronomo e coordinatore Fisar Gerardo Perillo, coadiuvato dai sommelier Augusto Notaroberto e Luigi Busiello, e dal professore Roberto Rubino dell’ANFOSC (Associazione Nazionale Formaggi Sotto il Cielo).

Raffaele Sacchi ed Augusto Notaroberto

Raffaele Sacchi ed Augusto Notaroberto

Nella seconda serata è stato presentato dal giornalista Fabio Riccio della Guida Ristoranti dell’Espresso il libro di Giovanna Voria “Cucinare con i Ceci”, edizioni dell’Ippogrifo. Nel mentre sono proseguite poi le degustazioni di numerose specialità locali e dei vini, in modo particolare naturalmente il Moscato e lo Spumante, attraverso numerosi banchi di assaggio. E poi ancora visite guidate nel centro storico, che può annoverare tra l’altro l’antica abbazia di Santa Cecilia risalente all’XI secolo, musica itinerante, mostra fotografica ed altro.

 

3 Commenti

  1. Peccato non esserci stato se non altro perché ritengo il moscato un vino vitigno sottovalutato o quanto meno non ben valorizzato.Gli aromi sono certamente importanti e di non facile domesticazione,ma quando è ben declinato da grande soddisfazione.Nella versione dolce è consigliabile come fresco aperitivo estivo perchè con la sua notevole carica zuccherina ed il risibile grado alcolico ci rigenera dopo una giornata al mare o in montagna a passeggiare.PS.Brava Giovanna che tanto fa per la vera tradizione Cilentana come dal canto suo l’editore Ciociano con i suoi libri non solo di ricette ma anche di storia e come ,da tempi non sospetti,il professore Rubino(vero luminare nel suo campo)ha fatto per i formaggi degli animali al pascolo.FM.

  2. Molto molto carino il luogo, ben organizzato l’evento, suggerirei per il prossimo anno qualche produttore in più di moscato, soprattutto spumantizzato. Saluti

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