Festa a Vico 2012. I piatti e gli chef della strepitosa serata finale
di Tommaso Esposito
Giù il sipario per quest’anno.
La Festa è finita verso l’alba.
Intanto al calar del sole si accendono i fornelli.
Tra i più buoni e belli d’Italia.
Una macchina da guerra.
E non può essere che così.
Emerge la rapa rossa di Parini.
Contrasta la ciliegia al foie gras di Ilario.
Si rincorrono le tartare, tantissime, di carne e pure di gamberi.
Molte varietà di uova in difesa.
Spiazzano tutti gli gnocchi con ragù e pecorino romano.
In panchina i risottini e qualche spaghetto.
Di contropiede una coscetta di rana impanata.
Domina la mozzarella.
Una grande bellissima sfida.
Ma gli under trenta non erano da meno.
Alla prossima.
Pier Giorgio Parini
Osteria del Povero Diavolo – Milano
Rosso e Verde
Ilario Vinciguerra
Ilario Vinciguerra – Gallarate (Varese)
Carne cruda, ciliegie e foie gras
Raffaele Vitale
Casa del nonno 13 – Mercato San Severino (Napoli)
“Rafilino” Panino cafone con milza di vitello cipollotto e maionese all’aglio
Valeria Piccini
Caino – Montemerano (Grosseto)
Tortello di fricassea di agnello con caprino e rucola spontanea
Moreno Cedroni
Madonnina del Pescatore – Senigallia (Ancona)
Lasagnetta in bianco ai frutti di mare, salsa di cocco e prezzemolo
Marco Sacco
Piccolo Lago – Verbania
La rinascita: l’uovo
Danilo Bei
Ristorante Emilio – Fermo
Sfere di crostacei
Domenico Pichini
Il Tufo Allegro Pitigliano (Grosseto)
Raviolo di agnello appenninico e buglione
Francesco Apreda
Imàgo dell’Hotel Hassler -Roma
Capellini aglio olio e peperoncino, anguilla affumicata e polvere di cacao
Danilo Ciavattini
Enoteca La Torre – Viterbo
Lo spaghetto freddo&croccante
Pierfranco Ferrara
Il Faro di Capo d’Orso – Maiori (Salerno)
Insalatina di fagioli coco profumati al limone sfusato e totano nero marinato
Anna Dente
Osteria di San Cesario – San Cesareo (Roma)
Gnocco alla amatriciana
Filippo La Mantia
Hotel Majestic – Roma
La caponata di melanzane
Filippo Chiappini Dattilo
Antica Osteria del Teatro – Piacenza
Tortelli dei Farnese al burro, grana e salvia
Francesco Sposito
Taverna Estia – Brusciano (Napoli)
Linguine alle alghe marine con aglio, olio e peperoncino
Paolo Teverini
Paolo Teverini – Bagno di Romagna (Forlì¬ Cesena)
Cubetti di pasta fresca cucinati come un risotto ai funghi di bosco
Michelina Fischetti
Oasis Sapori Antichi – Valle Saccarda (Avellino)
Vellutata di aglio novello con sentori di salvia e bottarga di tonno
Luca Marchini
L’erba del re – Modena
Piatto solidale
Francesco Rizzuti
Dattilo – Strongoli Marina (Crotone)
Hamburger di agnello con gelato di gnummariedd
Paolo Barrale
Marennà – Sorbo Serpico (Avellino)
La bomba
Mimmo Di Raffaele
Caruso – Ravello (Salerno)
Pane e alici
Andrea Sarri
Agrodolce – Imperia
Battuta di gamberi con asparagi violetti, pompelmo rosa in salsa acida speziata
Felice Lo Basso
Alpen Royal Gourmet – Selva Val Gardena (Bolzano)
Mela verde, tonno, burrata!
Alessandro Negrini
Il luogo di Ajmo e Nadia – Milano
Infarinata di vitello sanato all’erba lippia e mostarda di pomodoro
Luca Collami
Ristorante Baldin – Genova
Kebab Zeinese (sgombro affumicato, prescinseua, basilico, peperoncino)
Paolo Gatta
Pascià
Invorio (Novara)
Trippa di vitello da latte, patate di montagna alla clorofilla e rane all’aglietto dolce
Herbert Hintner
Zur Rose – Appiano (Bolzano)
Ravioli di strudel di mela con gelatina di grappa
Lino Scarallo
Palazzo Petrucci – Napoli
Metamorfosi di roccocò
Fabio Pesticcio
Il Papavero – Eboli (Salerno)
Dolce papavero
Vinod Sookar
Al fornello di Ricci – Ceglie Messapica (Brindisi)
Insalata di frutta mista con vinaigrette piccante all’aceto di mele murgine
Un commento
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17 riighe estremamente significative di ciò che è stato. Il risultato di ciò che è intendibile leggendo è una sintesi in forma di fotografie fatte di parole, in grado di superare quelle convenzionali che seguono. Così, tale serie di scatti letterari sono in grado di trasmettere, come si trattasse di una serie ordinata di numeri, il codice per decriptare l’intero evento gastronomico.
Sapevo che la mia assenza mi sarebbe pesata a posteri.. leggemdo questo sunto ne acquisisco la certezza.
Bella, bellissima l’interpretazione neoculturale dell’evento.