Fattoria La Rivolta archetipo dei vini del Taburno
di Monica Bianciardi
L’interazione tra alcol e farmaci può essere molto pericolosa, ma non quando un farmacista si mette in testa di fare vino e gli viene anche particolarmente bene. Anzi i vini di Fattoria La Rivolta in alcuni casi sfiorano la perfezione per espressività ed interpretazione del territorio; merito della passione con cui Paolo Cotroneo somministra felicità attraverso vini che possiedono anima e purezza stilistica.
Fattoria la Rivolta azienda vinicola emblematica del Beneventano per estensione e produzione nasce nei primi del novecento, con i nonni Giovanni e Teresa Cotroneo. In seguito l’azienda viene ereditata dai figli di cui Mario e Bruno nel 1991 uniscono la loro parte di terre per dare ai loro terreni in una gestione comune; nasce così la “Ciurica s.n.c.”.
La vera svolta si ha nel 1997 quando Paolo Cotroneo, esponente di terza generazione, da sempre grande appassionato di vino prende le redini aziendali con l’intento di migliorare la qualità produttiva. Il cambiamento inizia dalla ricostruzione dei vigneti e della cantina; in controdendenza rispetto ai tempi che solevano inserire vitigni internazionali, Paolo decide di lasciare soltanto gli autoctoni per valorizzare i vini del territorio. Per la riforma aziendale si avvale della collaborazione delle sorelle Giovanna e Gabriella e il cugino Giancarlo che lo aiutano a proiettare verso una nuova era i vini della fattoria con la collaborazione dellʼenologo Vincenzo Mercurio. Il nome della nuova azienda vinicola “La Rivolta” si ispira ad fatto storico antico avvenuto nel feudo Longobardo di Torrecuso che fu teatro di una sanguinosa “rivolta” contadina al feudatario. Sopra l’etichetta si ritrova l’effige tratta da un ritrovamento di un capitello di un’antica colonna dell’epoca in cui due cavalieri longobardi si affrontano in battaglia. Oggi l’azienda La Rivolta è dotata di una cantina tecnologicamente avanzata dove le uve raccolte manualmente seguono percorsi che ne controllano scrupolosamente ogni passaggio, ma la vera forza risiede nel terroir. Davanti l’azienda i vigneti si trovano in un anfiteatro naturale irradiato dal sole in declivio verso il fiume Calore, dove escursioni termiche tra il giorno e la notte e sottosuoli calcarei ed argillosi, donano struttura e finezza alle uve.
La sede della cantina era storicamente una masseria del 1700 che nell’arco degli anni è stata modificata e ristrutturata ma di cui rimangono le forme originali di cui l’antico arco e le spesse ed antiche mura in pietra. Primum non nŏcēre una famiglia da generazioni impegnata in svariati campi professionali compreso quello medico e farmaceutico non poteva che porre una particolare attenzione all’ambiente ed alla produzione di vini ineccepibili anche dal punto di vista etico, da qui la riconversione delle colture fin dal 1998 con l’ottenimento della certificazione dall’ICEA, organismo di controllo autorizzato, per la produzione biologica, ma che impone standard rigorosi anche per l’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili.
Tasting Notes
Le Mongolfiere 2017 Aglianico del Taburno Rosato
Il 5 Ottobre 1995 in occasione del 33° Raduno Internazionale di Mongolfiere di Fragneto Monforte, due mongolfiere partite dal raduno si posano ai margini della fattoria. In vigna si raccolgono le prime uve di Aglianico e nell’aia sono incorso i festeggiamenti di San Bruno. Un momento da ricordare attraverso questo vino dedicato a quella magica giornata con i suoi indimenticabili colori ed al clima festivo gioioso. Un rosato che non teme confronti con un rosso. Struttura colore e profumi, spaziano dai delicati frutti rossi a note iodate in cui le erbe aromatiche e l’esuberante freschezza richiamano all’assaggio facendo salivare abbondantemente.
Coda di volpe 2019 Fattoria la Rivolta
Un vitigno ancoro troppo poco conosciuto dalle grandissime potenzialità di invecchiamento che da il meglio di se dopo qualche anno. Vitigno antico citato già da Plinio il Vecchio nella sua “Naturalis Historia” col nome di “Cauda Vulpium” per il suo grappolo che in piena maturazione assume, appunto, la forma della coda della volpe. Fermentazione in fermentini di acciaio inox per circa 15 giorni. Profumi di ginestra, cardamomo, cerale, fieno tagliato, in bocca salinità avvolgente, con beva intensa e nervosa, tesa da una dinamicità verticale ed irrequieta che si prolunga in uno sviluppo fine e persistente.
Falanghina 2019 Fattoria la Rivolta
Lo spettro olfattivo e composto da toni leggiadri di fiori bianchi, frutto con richiami citrini e mandorla fresca. Il palato preciso e saporito ha intensità e acidità, declinate con una eleganza riservata che riassume tutte le caratteristiche salienti del vitigno.
Fiano 2019 Fattoria la Rivolta
Fiori di gelsomino, pesca, susina gialla, ed erbe aromatiche. Al palato è deciso e progressivo con vibrante acidità, vivido ed agrumato, abbina sensazioni morbide a penetranti ritorni salini floreali, deciso ed intrigante ha una lunga persistenza e chiusura pulita finissima.
Greco 2019 Fattoria la Rivolta
Il più rosso tra i vini bianchi. I profumi delineano un profilo ricco con frutto giallo, accenni di mandarino, mandorla, nocciola e freschi richiami erbacei. Struttura e potenza sono ben riequilibrati da una cospicua spina fresco sapida che impongono grazia ed energia . Finale lunghissimo e sapido.
Sogno di Rivolta 2017 Fattoria la Rivolta
Un bianco frutto di una selezione di Falanghina 50% Greco 25% e Fiano 25% che esegue fermentazione sia acciaio che in barrique. Uno stile intricante composto in entrata da un frutto giallo maturo e polposo con delicati soffi speziati di zafferano, pepe bianco, prontamente ravvivato da erbe aromatiche e fresche note citrine. Palato con volume e struttura da cui sgorgano rivoli di acidità intenso e persistente. Sul finale si avvertono freschi ritorni alle erbe in mezzo da una chiusura sapida. Un vino da evoluzione che regalarà emozioni con qualche anno di bottiglia.
Aglianico 2017 Fattoria la Rivolta
Olfatto espressivo e legato al territorio palpitante tra toni di frutti rossi, erbe spontanee, liquirizia. Il palato è profondo, composto da strati di toni fruttati con l’immediatezza data da dinamismo e tannini giovanili e serrati. L’allungo finale rimane con la dolcezza del frutto.
Simbiosi 2017 85% Aglianico 15% Piedirosso Fattoria la Rivolta
I profumi aprono con un consueto tratto del frutto pieno e maturo arricchito da spezie piccanti, pepe rosso, liquirizia,menta fresca sciroppo di tamarindo. Il palato ha sviluppo saldo sostenuto da tannini giovanili integrati nella succosità del frutto ed una vitale chiusura rinfrescante.
“Terra di Rivolta” Aglianico del Taburno Riserva 2015
Il vitigno conferma la sua proverbiale esuberanza con confetture di frutti neri e rossi tratto tostato è innestato da toni varietali mentolati con cacao, caffè. Palato con volume e calore contrastato da ampie dosi di freschezza incalzata da trama tannica fitta, avvolgente il finale lunghissimo e saporito chiude con richiami di visciole e tocchi salmastri.
2 Commenti
I commenti sono chiusi.
Grandi vini davvero quello del duo Paolo Cotroneo-Vincenzo Mercurio.
Anche se le mie preferenze vanno al rosato Mongolfiere a San Bruno e allo strepitoso Terra di Rivolta con cui fu amore al primo assaggio qui dove stappi stappi comunque caschi bene perché grazie ad una virtuosa sinergia tra proprietà terroir maestranze ed enologo è tutta l’azienda di Paolo Controneo che merita un plauso a trecento sessanta gradi.Ad maiora semper da FM