Fatalone Primitivo Gioia del Colle Doc 2011


di Enrico Malgi

Come capita sempre nelle festività, sia invernali e sia estive, è d’uopo dare libero sfogo alle mie esigenze di bere vini eccellenti e datati per accompagnare pranzo e cena, per poter scoprire l’evoluzione temporale e valutare così la loro tenuta a distanza di anni.

Bene questa volta mi è capitato di assaggiare nell’ordine il Colle dei Cerri Fiano di Avellino Docg 2007 di Di Meo, il Vigna Camarato Dop 2011 di Villa Matilde ed il Fatalone Primitivo Gioia del Colle Dop 2011 di Pasquale Petrera, insieme al Fiano Valentina Paestum Igp 2019 di Alfonso Rotolo.

Tralasciando il Fiano Colle dei Cerri di Di Meo 2007 e il Vigna Camarato 2011 più volte recensiti e, naturalmente, l’inedito Fiano Valentina 2019 che sarà oggetto prossimamente di una valutazione globale a livello aziendale, parliamo del  Fatalone Primitivo Gioia del Colle Doc 2011 di Petrera.

Fatalone Primitivo Gioia del Colle Doc 2011 Pasquale Petrera

Fatalone Primitivo Gioia del Colle Doc 2011 Pasquale Petrera

Bene, a distanza di circa cinque anni dall’ultima mia analisi, devo affermare che il Primitivo Fatalone non solo ha mantenuto inalterate le sue specifiche proprietà organolettiche, maè migliorato confermando così la previsione un vino molto longevo ed ancora in piena fase di spinta.

Controetichetta Fatalone Primitivo Gioia del Colle Doc 2011 Pasquale Petrera

Controetichetta Fatalone Primitivo Gioia del Colle Doc 2011 Pasquale Petrera

Fatalone Primitivo Gioia del Colle Doc 2011Petrera

Scheda del 5 ottobre 2015

Come si può definire un vino che si colloca costantemente ai vertici dell’enologia regionale e nazionale e che è apprezzato sia dai critici e sia dai consumatori, cosa non sempre facile da mettere insieme? Diciamo che si tratta sicuramente di un vino vincente ed eccellente. Ed allora ecco qui tracciato l’identikit dell’etichetta Fatalone Primitivo Gioia del Colle Doc di Filippo e Pasquale Petrera, rispettivamente padre e figlio.

Tralasciando altri riconoscimenti ricevuti nel corso degli anni, nella fattispecie mi limito ad evidenziare i premi conseguiti durante le ultime edizioni di Radici del Sud. Primo posto assoluto nel 2013 da parte della giuria internazionale; ancora primo posto assoluto conseguito nella categoria dei Vini Biologici nel 2014 da parte dei giudici internazionali e seconda posizione ex aequo decretata da quelli nazionali; sempre prima posizione assoluta nel 2015 nella categoria dei Vini Biologici, così come espresso dalla giuria nazionale e seconda piazza conseguita nella specifica categoria del primitivo da parte della giuria nazionale per il millesimo 2011, che mi accingo a valutare.

Due anni e mezzo di maturazione tra acciaio, legno grande e vetro. Tasso alcolico di quindici gradi e mezzo.

Controetichetta Fatalone Primitivo Gioia del Colle Doc 2011 Petrera

Controetichetta Fatalone Primitivo Gioia del Colle Doc 2011 Petrera

Tipico colore varietale di un rubino concentrato nel bicchiere. Al naso profumi di frutta rossa come lamponi, ciliegie, more e prugne, che intercettano effluvi floreali ed un coté speziato e balsamico. In bocca il sorso è  decisamente caldo sulla lingua, cui fa da contraltare l’acidità.
Il vino è strutturato, corposo, sapido, minerale, persistente e connotato da una trama tannica serrata ma in parte già evoluta. Finale lungo, tonico ed ammandorlato. Vino longevo, segnato da un prezzo interessante e da abbinare a primi piatti sostanziosi della terragna cucina pugliese. Prosit!

Questa scheda è di Enrico Malgi

Sede a Gioia del Colle (Ba) – Contrada Spiromarino, 291
Tel. e Fax 080 3448037
[email protected]www.fatalone.it – Vitigni: primitivo e greco
Enologi: Carmine Arena e Benedetto Lorusso
Ettari vitati di proprietà: 8,5 – Bottiglie prodotte: 45.000