Falanghina Campi Flegrei 2023 Azienda Agricola Mario Portolano. Dai guanti di lusso al vino


Mara e Stefano Portolano

Mara e Stefano Portolano

di Giulia Cannada Bartoli

I Campi Flegrei profumano di vigne e salsedine. Appena raggiunta l’uscita che dalla tangenziale di Napoli conduce al Lago d’Averno, si entra in una terra dove mito e realtà s’intrecciano e si alimentano, l’uno con l’altra, fin dai tempi di Omero e Virgilio. I terreni vulcanici, il tufo giallo, gli specchi d’acqua che dai laghi conducono al mare, disegnano un profilo unico al mondo, tra riserve naturali e angoli di paradiso che resistono all’urbanizzazione selvaggia.

L’azienda agricola Mario Portolano è di proprietà della famiglia Portolano, imprenditori napoletani, produttori di guanti di lusso e abbigliamento dal 1895. Il 5 marzo sono stata a trovare Mara e suo fratello Stefano che, dall’inizio anni 2000, si occupano con grande passione della cantina. Una manciata di ettari di vigneto nascosti nel Rione Toiano, densamente abitato a Pozzuoli. Abbiamo camminato insieme tra i tipici terrazzamenti di matrice vulcanica, dove ho ammirato vecchie vigne di falanghina e piedirosso. Vigneti lavorati esclusivamente a mano, l’acqua viene raccolta con il tipico sistema flegreo delle “catene”, le fosse comunicanti scavate accanto ai filari.

Il casolare di famiglia

Il casolare di famiglia

Il padre Mario, da cui l’azienda ha preso il nome, era innamorato dei Campi Flegrei e, appena capitava l’occasione, comprava piccoli appezzamenti curati da coloni e acquistò anche il bel casale del ‘700 oggi sede della cantina, che divenne la casa di vacanza di Mara e Stefano da bambini.

La valle di Toiano, chiusa a nord dalla sella che collega il Monte Sant’Angelo e il Monte Barbaro, in età augustea ospitava il praedio (villa rustica, podere) di Marcio Filippo, patrigno di Ottaviano. Qui sostò il futuro imperatore, al rientro dall’Oriente, che, per eredità ne divenne il proprietario. Infatti, Toiano deriverebbe da Ottaviano (in dialetto troncato in Taiano).

Nato per dare una risposta abitativa ai cittadini di Pozzuoli, sfrattati dal Rione Terra e dal centro storico dopo il bradisismo del 1970, il rione Toiano rappresenta la prima frattura, il primo strappo nella storia di Pozzuoli: è l’inizio dell’azzeramento della storia di una comunità che è proseguita in maniera inarrestabile fino ai nostri giorni, passando per la forte accelerazione dell’emergenza bradisismica del 1983/84 e di quella attuale. Il rione Toiano è posto al centro tra l’antica Pozzuoli e il “contemporaneo” mega quartiere di Monteruscello.

Mara e Stefano, da buoni imprenditori da oltre quattro generazioni, hanno applicato la loro esperienza alla conduzione dell’azienda agricola: il sito della cantina riporta in prima evidenza i contatti telefonici e mail! Si può accedere facilmente allo shop online e alla prenotazione delle esperienze enoturistiche in cantina.

Vigneti nascosti di Rione Toiano

Vigneti nascosti di Rione Toiano

L’azienda possiede 5 ettari e mezzo di cui 4 a corpo unico in via Toiano, proprio all’ingresso del rione che nasconde, sparse, piccole enclave di verde dove affiorano le origini rurali di queste zone.

Fave tra i filari

Fave tra i filari

Tra i filari si alternano coltivazioni ortive tipiche flegree, fave e piselli e alberi da frutto, soprattutto agrumi.

Mara si occupa della conduzione commerciale e amministrativa, mentre Stefano segue la campagna e la cantina.

Vigne vecchie

Vigne vecchie

Nelle vigne, escluso qualche filare di Aglianico Taurasi messo a dimora dai coloni negli anni ’90, troviamo solo i due vitigni principe della viticoltura flegrea: Piedirosso e Falanghina. Vecchie vigne di almeno 60 anni, naturalmente a piede franco.

Nel 2017, oltre al corpo di Toiano, è entrata in produzione una piccola parcella di un ettaro e mezzo di Falanghina in via Montenuovo Licola Patria, sul fianco costiero di Cuma. La conduzione enologica è da sempre di Gianluca Tommaselli, allievo esemplare di Maurizio De Simone, che ha acquisito grande dimestichezza con la lavorazione di Falanghina e Piedirosso. Si lavora in regime di lotta integrata con pochissimi e tardivi trattamenti di zolfo: grazie alla ventilazione e alla vicinanza del mare, le patologie fungine sono quasi del tutto assenti.

Falanghina Campi Flegrei Dop 2023

Falanghina Campi Flegrei Dop 2023

Con Mara e Stefano, ho assaggiato la Falanghina 2023. A un anno e mezzo dalla vendemmia, ritrovo un calice giallo paglierino luminoso, con qualche pagliuzza dorata.

Al naso si percepisce un corredo di profumi tipico e varietale: floreale di ginestra e fruttato di pesca gialla. La regia – come sempre nei Campi Flegrei – è della nota salmastra e della mineralità di fondo dovute al terreno vulcanico di tufo giallo, pomici e lapilli.

Alternanza di rocce risultanti da diverse ere eruttive

Alternanza di rocce risultanti da diverse ere eruttive

Il sorso è delicato e fine. Acidità e sapidità restituiscono buona progressione gustativa, bella persistenza e coerenza gusto – olfattiva. Il grado alcolico contenuto (12,5%) e la piacevolezza di beva ne fanno un vino contemporaneo, adatto alle richieste del mercato.

L’azienda agricola di Mara e Stefano partecipa alle maggiori manifestazioni di settore, Mara fa parte da anni delle Donne del Vino della Campania, non mi spiego perciò, come mai i vini di questa piccola stella del firmamento enologico flegreo, non siano ancora assurti all’interesse della critica enologica. Ho assaggiato anche le altre etichette di Portolano, ve ne dirò presto…

Una realtà simile in pieno centro urbano…Pozzuoli, il Comune più grande dei Campi Flegrei, conta più di 80mila abitanti. “Non è facile – dice Mara mentre risale verso i vigneti di Piedirosso – in un certo senso siamo dei guardiani del territorio. Lo difendiamo, cerchiamo di valorizzarlo e di proteggerlo dalla speculazione edilizia più aggressiva”. Produrre vino nei Campi Flegrei non è una semplice operazione enologica: è una narrazione del territorio, una vera e propria attività di archeologia vitivinicola.

Adesso, godetevi questa bella espressione di falanghina, da abbinare con la cucina di mare e, grazie alla sua freschezza e sapidità, anche con le minestre di legumi. Posizionamento a scaffale € 16,00.

Azienda Agricola Mario Portolano S.r.l.
Via Toiano, 12 80078 Pozzuoli, Na
Tel.
335.46.06.37 – 349.14.59.728
Gianluca Tommaselli. Ettari 5,5. Bottiglie: circa 15.000 Vitigni: Falanghina, Piedirosso, Aglianico.

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