Falanghina 2006 Taburno doc Fattoria La Rivolta


Uva: falanghina
Fascia di prezzo: da 5 a 10 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio

L’azienda di Paolo Cotroneo è una delle mie preferite al Sud: i suoi vigneti sono mollemente adagiati in uno dei terroir più forti della Campania, alle falde del massiccio del Taburno che divide la valle Caudina dalla valle Telesina, le due principali vie di accesso che dal Tirreno portavano all’Adriatico, da qui avrebbe dovuto passare l’autostrada Napoli-Bari ma all’epoca della decisione Mastella aveva ancora i calzoni corti e nella Campania interna il leader era Fiorentino Sullo, finissimo politico Irpino che la deviò un po’ più giù, atraverso l’inaccessibile Valle di Lauro per collegare la sua Avellino al capoluogo campano. Meglio così, perdinci, perché la zona della Taburno è una delle più belle, con colline dolci inzeppate d’argilla da cui nascono, raro a vedersi, grandi rossi e grandi bianchi: spero che i produttori si mettano d’accordo per lanciare la docg che io farei di Falanghina più che di Aglianico sul piano comunicativo. E della Falanghina di Paolo fatta da Angelo Pizzi voglio oggi parlarvi dove averla premiata al concorso Enohobby nel quale si è presentata coperta come tutti gli altri concorrenti. Si conferma un’annata positiva, di grande spicco, buoni profumi, necessita l’elevamento in bottiglia per altri tre o quattro mesi almeno per riequilibrare il vino spinto dalla possente acidità che ne annuncia vita lunga e fortunata, ma i fondamentali ci sono tutti: struttura,  alcol, frutta: per certi tratti si ricorda l’annata 2001 anche se rispetto a cinque anni fa c’è più nervosismo dovuto all’andamento climatico settembrino. Per fortuna la falanghina si vendemmia da queste parti a ottobre: possiamo anche dire che gestita diversamente l’immagine commerciale, questo bianco potrebbe apprezzarsi quanto il Fiano e il Greco ai quali non ha nulla da invidare, parlo ovviamente del tipo Beneventano diffuso anche in provincia di Avellino e a Caserta. L’abbiniamo convinti alla cucina di mare di tutte le regioni e di tutti gli stili. Fattoria La Rivolta si presenta pimpante sui rossi e sui bianchi, prosegue dritta senza tentennamenti sulla valorizzazione dei vitigni autoctoni campani senza cedere a inutili tentazioni, così come del resto tutto il terroir estremamente concentrato su Aglianico e Falanghina anche se non mancano belle espressioni di Fiano, Greco e Coda di Volpe. Il solco tracciato da Ocone ha trovato una ventina di buone interpretazioni ed è così che è nata la tradizione.

Sede a Torrecuso, Contrada Rivolta. Tel. 0824.872921, fax 0824.884907. www.larivolta.it. Enologo: Angelo Pizzi. Ettari: 25 di proprietà. Bottiglie prodotte: 130.000. Vitigni: aglianico, piedirosso, falanghina, fiano, greco , coda di volpe.