Ester 2010 Greco di Tufo 2010 Esterina Centrella
ESTERINA CENTRELLA
Uva: greco di Tufo
Fascia di prezzo: 10-15 euro in enoteca
Fermentazione e maturazione acciaio
Siamo all’Osteria Monteverde, uno dei numerosi locali romani dove ti puoi divertire ad aprire bottiglie senza percorrere strade già battute da altri. La carta dei vini è curiosa, colta, non seduta coveniente. Tra le tante curiosità, anche questa bottiglia di Ester Centrella (da non confondere con i vicini Carlo Centrella) che è emblematica delle storie del Sud per almeno due motivi. Il primo è che si tratta di ex conferitori che nel 2006, di fronte al calo del prezzo delle vue, decidono di imbottigliare in proprio. La seconda è perché Ester Centrella, sesta di sette figli, segue il marito in Belgio (ricordate Antoine e Diamante), emigrante per necessità per poi tornare a Roma. Spinti dai figli, i nostri Deucalione e Pirra rientrano nel luogo di origine dove si prendono cura del vigneto.
Una storia emblematica, insomma, delle trasformazioni rurali dell’Irpinia dove il frazionamento dei terreni è stata una delle cause delle difficoltà di gestione ma anche motivo di difesa delle tradizioni.
Ester, appena 4000 bottiglie, 36 mesi di affinamento si iscrive al partito dei Greco di Tufo Rustici, ossia che fanno pochissima concessione alla frutta lasciando spazio al naso alle note sulfuree e al palato alla incredibile vitalità dovuta alle note sapide, amare, fumé e alla freschezza.
Più che da abbinamento, è uno di quei vini che ripulisce la bocca e la rimette in sesto. Una bella bevuta che occupa subito il centro della tavola e lascia ampiamente soddisfatti.
Naturalmente, sul piano politico, non possiamo e non dobbiamo più aspettarci da queste realtà la “vera interpretazione” del territorio, quanto piuttosto, il completamento interpretativo di un territorio dove grandi e piccole aziende difendono la viticoltura di qualità. Tesi, antitesi, sintesi. Hegel è sempre Hegel:-)
Sede a Torrioni, via Guardie 115. Ettari: 3,5. www.esterinacentrella.com. Tel.0825.997282. Vitigni: greco di Tufo.
Un commento
I commenti sono chiusi.
….leggo sempre con molta attenzione e “referenza” gli scritti di Luciano Pignataro: quando poi parla dei vini (quei pochi…) che conosco, capisco quanta cultura vera e passione animano il suo lavoro; una zona dalla viticoltura manuale e quasi eroica se paragonata a terre fertili, più facili e pianeggianti per un vino che da il suo massimo a quasi 10 anni dalla fermentazione !! (ieri sera a campitello matese ho aperto una bttgl del 2007…strepitoso); il Greco è uva difficile, che da vini da subito poco profumati ma che sprigionano la loro potenza (aromatica e gustativa) nel tempo; uva bianca tannica per eccellenza, rustica ma sincera come la Gente che la coltiva
un saluto referenziato,
Cris. Pastore (pugliese in cammino)