Esteban Valle a Torre del Greco
di Marco Contursi
Esteban Valle, maitre spagnolo di fama internazionale, attualmente a Ginevra, per la sua prima volta in Italia Meridionale ha scelto la convention Master Maitre, organizzata dal maitre Agostino Coppola, presso il ristorante Lo Sbarazzino di Torre del Greco.
Numerose le dimostrazioni tecniche per il personale di sala che il Maitre Valle ha mostrato ai presenti: flambè, sia dolce che salato, sporzionamento del pesce e del pollo, servizio dell’astice e dei crostacei. Lezioni interessantissime sia per i maitre e camerieri presenti, sia per i ragazzi della scuola alberghiera, che hanno avuto l’occasione di confrontarsi con un vero Maestro del settore, che ha lavorato in ristoranti prestigiosi in tutto il mondo, per poi stabilirsi a Ginevra al Domaine de Chateauvieux. L’evento è continuato il giorno successivo con un incontro con lo chef tristellato Heinz Beck e una tavola rotonda sul futuro della professione di chi lavora in sala. Agostino Coppola ha quindi dichiarato:” Quelle del Maitre e del cameriere sono professionalità che non vanno perse.
Oggi assistiamo a una fuga da questi mestieri, complice anche la crisi dei ristoranti dovuta alla pandemia ma dobbiamo riprenderci. La soluzione? Una maggiore professionalità, il cameriere non è solo un porta piatti ma un ambasciatore della cucina.
Deve imparare a raccontare le pietanze e allo stesso tempo saper fare un servizio perfetto, anche di pietanze come il pesce al sale o i volatili. Con l’associazione che ho fondato, per riunire tanti colleghi, periodicamente organizziamo queste sedute di aggiornamento per essere sempre al passo coi tempi.
Mi ha fatto molto piacere incontrare i ragazzi degli istituti alberghieri per trasmettere loro la nostra passione”. Nella due giorni il maestro Valle ha degustato diverse pietanze napoletane, tra cui la pizza che ha gradito moltissimo.
Un commento
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La sala nel suo complesso è un problema ancora non risolto in Italia pur avendo i migliori maître in giro per il mondo.Problema certamente culturale(mentre cuoco è ormai assurto a rango di dignitario regale cameriere rimane sempre un termine al limite del dispregiativo) che si può facilmente toccare con mano propio negli istituti alberghieri dove,ad un numero sempre crescente di cuochi corrisponde quello molto più esiguo degli specializzandi in sala.Problema inoltre oggi aggravato dalla crisi delle “vocazioni”in parte (secondo il mio modesto parere)causato da stipendi che al netto sono molto spesso inferiori al reddito di cittadinanza.FM