Enoteca Campi Taurasini a Nusco
di Francesca Faratro
Nel centro di Nusco, fra i borghi più d’italia sito a ben 914 m.s.l.d.m, fra slarghi antichi, muri in pietra, portoni e porte d’un tempo, sorge in pieno centro l’Enoteca Campi Taurasini.
Facile di ricerca, la si trova sulla passeggiata storica e la si riconosce da tavoli apparecchiati e frasi riguardati il mondo del vino che lasciano ben capire chi qui la fa da padrone.
In un locale storico dove prima sorgeva un bar da qualche mese vive il locale frutto della collaborazione di Vito Brandi e Carmelo Sichinolfi, entrambi amanti di Irpinia, vogliosi di promuoverla e valorizzarla.
Luogo perfetto dove concedersi un aperitivo di giorno o di sera, con le luci soffuse, qui ci si lascia andare attraverso il nettare che sposa i prodotti per un connubio tutto in stile irpino.
Qui il vino è protagonista, racconta il territorio, lo valorizza e lo salvaguardia. C’è infatti una buona selezione di locali alla mescita, anche con qualche referenza nazionale ma la selezione abbraccia la provincia rendono onore a questa terra.
Insieme hanno pensato di “costruire diversamente”, ripristinando la storia del loro paese di origine, riproponendola senza eccessi, senza sfumature ma intatta, nuda all’ospite che arriva in modo da essere percepita lasciando un ricordo attraverso un sorso o un boccone.
Simpatica l’area interna dedicata alla lettura con tavoli sui quali posano libri da sfogliare per meditare in compagnia di un bicchiere e qualche tapas ed eventualmente pagare il conto! Eh si, perché qui viene il bello: si può pagare il conto anche cedendo un proprio libro o offrendo un vinile tenuto con cura.
Enoteca Campi Taurasini non è allora soltanto un’attività dove lasciar scoprire i sapori del posto ma anche un fulcro che attraverso questi accoglie e coccola, una sorta di centro di idee e pensieri condivisi in compagnia di vino e cibo, sia in estate godendo delle frescure che Nusco regalo che in inverno, rintanandosi al caldo per affrontare la stagione più rigida.
Contraddistinti dall’hashtag #meglioportaredaberecheportarerancore, in enoteca si potranno abbandonare tutti gli asti, lasciando fuori da questo luogo “divino” il male che lega alla vita di ogni giorno e sentendosi dentro un po’ “slow”. Un po’ come il borgo di sé già lo è, contraddistinto da una lentezza nobile che lo ha preservato nel tempo lasciando percepire a fondo la profondità delle cose, il calore umano ed i cuori.
Corso Umberto I°, 18, 83051 Nusco AV
2 Commenti
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Bravo Carmelo, il tuo e vostro futuro sia sempre di…vino!!!!
Grazie Alberto