Ed ecco tutti i premi della Guida del Mattino Campania Mangia&Bevi: il meglio da mangiare del 2018!
Ogni anno il Mattino assegna i premi nell’ambito della Guida Campania Mangia&Bevi giuna alla quinta edizione. I belissimi piatti in ceramica vietrese dell’artigiano Enzo Santoriello saranno consegnati domani mattina alle 10 nell’ambito di Gustus alla Mostra d’Oltremare..
Oggi il Matitno ha pubblicato l’elenco dei vincitori. Eccolo.
Il locale dell’anno
George dell’Hotel Parkers’
La straordinaria ristrutturazione esalta al meglio uno dei luoghi più belli di Napoli ribadendo l’importanza di una eleganza raffinata che tenga conto delle novità gastronomiche. Sicuramente la più bella cucina a vista di tutta la Regione
Il piatto dell’anno
Insalatina di fagiolini, zucchine, cedro, pomodori verdi ed emulsione di pistacchi di Cristian Torsiello
Un piatto semplice, fatto di orto e di passione che esprime una cultura vegetariana moderna, emblema di una dieta mediterranea passata dalla necessità alla completa consapevolezza che combina salute, gusto e ambiente.
La cucina del cuore
La Chioccia d’Oro
Un luogo dove ti senti a casa, capace di esprimere i veri sapori, a volte dimenticati del Cilento Un’audace e coerente modo di offrire il meglio dove sarebbe facile adagiarsi alla banalità portando a tavola da oltre 40 anni prodotti di alta qualità e ricette della tradizione
La cucina di Mare
Terrazza Calabritto
Un esempio costante negli anni di fedeltà alla materia prima attraverso esecuzioni semplici ma efficaci, mai velleitarie, nel solco della tradizione di autentici sapori della gastronomia napoletana.
Il cuoco dell’anno
Luciano Villani di Aquapetra a Telese
Lontano da ogni esibizionismo mediatico, serietà professionale, continua attenzione al benessere del cliente. Questa è la cifra dello stellato di Telese che esprime una cucina pulita, di territorio, con materia prima di qualità non omologata nel solco di una tradizione sempre garbatamente rivisitata.
Lo chef emergente
Francesco Fusco Moera
Del percorso dalla terra alla tavola questo giovane chef ha fatto un modello di vita, che si manifesta in tutti i suoi piatti. Un limpido esempio di integrazione tra orto e cucina, culminata nella produzione artigianale del pregiato pesto di aglio orsino.
La novità dell’anno
Masseria Guida
Una tenuta modello nata dalla passione di una famiglia di imprenditori per il suo territorio. Ristorante gourmet, trattoria di tradizione, maneggio, spa, una vigna e un piccolo relais. Un’oasi serena e inaspettata in un contesto di eccezionale valore archeologico che non aveva finora espresso una ospitalità d’élite.
Premio alla Carriera
Tonino Mellino di Quattro Passi
Il paradiso si costruisce a piccoli passi, ma con le scarpe buone si conquista il mondo. Antonio Mellino ce l’ha fatta restando con il cuore sempre a Nerano, nel suo relais che diventa più bello a ogni stagione, a misura della miglior clientela internazionale. Sempre con un sorriso, sempre con una professionalità straordinaria.
L’accoglienza più bella
Buco di Sorrento
Se i sorrentini sono maestri dell’accoglienza, Peppe Aversa è il più sorrentino di tutti. Il suo Buco è un classico che non delude mai, anzi riesce ogni volta a sorprendere per intelligenza, conoscenza e sapienza del vivere. Aversa vince puntando su un team che ha la stessa fisionomia dei suoi piatti: eleganza e semplicità.
Il pizzaiolo dell’anno
Diego Vitagliano
Espressione della nuova generazione di pizzaioli, attenta ai contenuti, veloce sui social, pignola sull’uso delle materie prime. Nonostante la sua giovane età Diego Vitagliano si è ben presto imposto come modello da seguire perché capace di adeguare la tradizione napoletana alla modernità
La pizzeria dell’anno
Fratelli Salvo
Il nuovo locale aperto nel cuore di Napoli ribalta i canoni tradizionali della pizzeria adeguando alla modernità e alle nuove esigenze della clientela l’arte del pizzaiolo napoletano riconosciuta patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.
La pizza più originale
La pizza fritta di Isabella De Cham
Isabella è la regiona del Rione Sanità rimasta fedele a se stessa e al suo quartiere. Un sapore tipico napoletano in una pizza fritta: baccalà con pomodorini capperi e olive dentro un pasta leggera come una piuma, ben lievitata e ben fritta. Una pizza di nuova generazione che si aggancia al passato.
La trattoria dell’anno
Da Umberto
Un locale centenario in cui l’alternarsi delle generazioni ha mantenuto atmosfere e ricordi, cucina e passione come se il tempo non fosse passato. Oltre che magnifica pizzeria, Umberto è “trattoria” nel più nobile significato: perché, oltre alla professionalità, ha saputo conservare il cuore.
La cantina dell’anno
L’Ebbrezza di Noé, Napoli
Storico riferimento per chi ama il vino a Napoli. Un locale dove la cultura enologica è valorizzata al massimo dalla competenza e dalla passione del servizio che offre un ventaglio di proposte complete e ricche di curiosità per tutte le tasche e tutti i gusti.
Il maitre dell’anno
Bonny Ferrara del Faro di Capo d’Orso, Maiori
Erede di una tradizione familiare in sala e in cucina, ha saputo rinnovare con impegno, competenza e passione il proprio ruolo dimostrando sicurezza al lavoro e grande equilibrio anche nella giusta gestione dei social.
Il sommelier dell’anno
Mario Vitiello del Comandante dell’Hotel Romeo, Napoli.
Esperienza e competenza consentono di gestire una delle più importanti cantine del Sud con passione e precisione. L’entusiasmo della giovane età si traduce in un impegno pignolo, professionale e preciso per ogni tavolo, senza alcuna distinzione per alcuno
Il miglior produttore di vino
Raffaele Moccia, Agnanum di Napoli
Esempio di resistenza della cultura rurale in una metropoli antica dove spesso i verde ha dovuto cedere alla bruttura della speculazione. In questo contesto Raffaele Moccia produce vini raffinati, eleganti e di assoluto valore grazie ad una viticoltura appassionata e di precisione.
Il produttore d’olio
Maria Provenza, La Torretta di Battipaglia
Un impegno costante nel tempo sia in azienda che sul piano associativo, sempre a sostegno della cultura dell’olio iniziato in tempi non sospetti e confermato ogni anno da una qualità sempre eccellente.
Un commento
I commenti sono chiusi.
La Cucina Del Cuore per il Cilentano Giovanni Positano “praticamente un premio alla carriera”non può che far piacere ma non vorrei che dal dispiacere venisse un colpo al cuore quando il suo famoso vicino saprà l’esatto numero di persone che dovrà ospitare e naturalmente per tutti pagare come pegno per le bottiglie che con quotidiana frequenza continua a stappare.Caro Baffetto non ti contrariare tanto sai bene che alla Chioccia D’oro a confronto della qualità hanno prezzi di estrema onestà e la tua tredicesima non ne soffrirà.FM.