“Eccopinò” le declinazioni del Pinot Nero sull’Appennino Toscano
di Monica Bianciardi
Quattro valli appenniniche con spiccate diversità e nomi geografici propri della Toscana: Lunigiana, Garfagnana, Mugello e Casentino, unite da un vitigno conosciuto in tutto il mondo come vitigno principe della Borgogna detto anche per il suo carattere nobile, ma capriccioso e difficile da coltivare,”enfant terrible”. Del resto non è la prima volta in Toscana che accogliendo vitigni internazionali grazie alle similitudini con i luoghi di elezione, nel tempo si sono sviluppati grandi vini con caratteristiche proprie del vitigno ma anche del territorio; basta pensare infatti pensare alle pregiate produzioni della zona di Bolgheri nella storia recente, ma anche del Chianti Classico, ed andando indietro nel tempo alla zona di Carmignano dove il trascorso dei Cabernet è ancora più datata e non meno famosa.
Una storia molto più recente quella Pinot Nero in Toscana che inizia a dare i suoi frutti ed a raccogliere risultati soddisfacenti, con una produzione partita solo da qualche decennio. Un progetto, che non intende conformarsi con la Borgogna ma creare uno stile proprio che con il tempo porti all’esprimersi di quelle caratteristiche che sono intrinseche del vitigno ma arricchite di territorio, dove lo svantaggio di non avere un trascorso storico lungo possa alla fine trasformarsi in una opportunità di avere un’unicità da sviluppare.
La manifestazione di Eccopinò giunta alla sesta edizione si è svolta martedì 3 Dicembre 2019, nel Comune di Borgo a Mozzano. L’introduzione fatta da Armando Castagno uno dei massimi esperti di Borgogna e di Pinot Nero a livello nazionale, parla di una collettività umana la cui la stratificazione di memoria plasma il paesaggio, per cui è il vignaiolo stesso a darne le connotazioni. Non si può parlare di un vino senza capirne il contesto di dove viene coltivato. Le persone con la loro memoria storica, danno vita ad un paesaggio nel quale con il lavoro plasmano l’ambiente che rimane in bilico tra la natura e la sua espressione rurale. Il Pinot Nero quindi è visto come una declinazione che trae il proprio carattere da questo insieme diventando “il racconto liquido di un ambiente” .
“Se vogliamo che le foglie del nostro albero possano toccare il cielo, dobbiamo consentire alle nostre radici di scendere fino all’inferno” Jung
Una manifestazione chiusa dall’intervento di un’ altro grande conoscitore di Pinot Nero nella persona di Giampaolo Gravina, giornalista nonché autore di una guida sulla Borgogna :
“Sappiamo ancora poco della vocazione vitivinicola dell’Appennino toscano ma siamo colpiti da questo laboratorio che mette al centro la ricerca di diverse espressioni di questo difficile vitigno”
Tasting Notes
Frascole Pinot Nero 2016 (Dicomano)
Colore luminoso e trasparente ha un esordio olfattivo con floreale di lavanda e fiori viola a cui seguono frutti rossi piccoli croccanti, spezie soffuse ben dosate. Al gusto la morbidezza esalta la parte succosa, snella e ricca di sfumature, grande bevibilità giusto nerbo ed acidità. Finale pulito e delicato.
Podere della Civettaja 2016 (Casentino)
Profumi dai toni maturi di amarena, frutti neri ed erbe officinali, cola, chinotto. Entrata rotonda, il palato è dotato di buon sostegno polposo, sviluppo intenso e fine spinto da vibrante di acidità, chiusura corrispondente con tannini risolti.
Casteldelpiano Melampo 2016 (Lunigiana)
Colore sostenuto e brillante rubino. Olfatto aperto da un’espressività spontanea data da fiori viola, erbe selvatiche, frutto maturo dolce con spunti agrumati di mandarancio. Palato reattivo sciolto, aereo che sfiora ed accarezza con vivace propulsione data dalla freschezza, grana tannica sottilissima, finale sapido e pulito.
Terre di Giotto Gattaia Pinot Nero 2016 (Mugello)
Intenso e concentrato ha esordio di frutto maturo quasi nero, sfumature di felce e sottobosco, palato carnoso e spesso, tannini decisi e finale con scia sapida.
Macea Pinot Nero 2017 (Borgo a Mozzano)
Colore trasparente e luminoso. Il carattere olfattivo esce con nitidezza ricco di piccoli frutti rossi e fiori rossi, erbe aromatiche e delicati toni speziati completano un bouquet pulito e corrispondente. Ingresso gustoso con materia tonica e ritorno al frutto, finale lievemente amarognolo.
Podere Il Rio Ventisei 2016 (Mugello a Vicchio)
Carico di energia visiva e olfattiva data da spezie piccanti orientali, pepe rosa, timo, frutto rosso e richiami di china. Gusto in grande tensione data da vibrazioni di una straripante energia, tutto muove su un nerbo aspro e sapido che conduce in un finale scorbutico ma dal grande allungo.
Podere il Lago Pinot Nero 2016 . Dicomano (Mugello – Valdisieve)
Tratti olfattivi accattivanti dati da frutto dolce nero e maturo, spezie orientali, rabarbaro. Palato rotondo avvolgente con acidità e tannini fitti.
Bravi Garfagnino Pinot Nero 2017
Tratti olfattivi che si esprimono ossigenando il bicchiere per qualche secondo, sottobosco, humus, funghi, foglie macerate, la maturità del frutto si evince in note dolci quasi in confettura di fragola e ciliegia nera, tamarindo; il gusto è morbido e corrispondente, finale con scia sapida.