E’ nata l’Associazione Birra della Campania


NASCE L’ASSOCIAZIONE BIRRA DELLA CAMPANIA

CHE PRODURRÀ BIRRA CON MATERIE PRIME REGIONALI

Il palcoscenico del Salone del Gusto ha tenuto a battesimo giovedì 25 ottobre, presso lo stand della Regione Campania, A.BI Campania – Associazione Birra della Campania, organismo che promuoverà e sosterrà la produzione di birra della regione, riunendo i propri associati in un progetto che ha l’obiettivo di rafforzare la filiera della birra e valorizzare la promozione del territorio campano.

All’Associazione, presieduta da Giuseppe Schisano (Birrificio Sorrento), hanno già aderito 7 microbirrifici (Aeffe, Birra Maneba, Birrificio dell’Aspide, Birrificio Irpino, Birrificio Sorrento, Karma, Maltovivo) e 1 malteria (Agroalimentare Sud, che ha sede a Potenza ma lavora malto prodotto in Campania).

La creazione di A.BI Campania è stata promossa e resa possibile grazie al sostegno e all’impegno di AssoBirra, Associazione degli Industriali della birra e del Malto, Assessorato all’agricoltura della Regione Campania, Coldiretti Campania, e Slow Food Campania, realtà che hanno messo a disposizione di questo progetto il proprio know how associativo e di promozione del territorio.

Gli associati di A.BI Campania, prima associazione campana a riunire i microbirrifici della della regione, si impegnano a produrre birra che utilizzi prevalentemente malto italiano e cereali destinati alla maltazione di origine campana.

Per creare un dialogo diretto tra birrificio e agricoltore che porti alla realizzazione di birre a forte valenza territoriale, all’Associazione possono aderire, oltre ai birrifici campani e alle malterie italiane, anche gli imprenditori agricoli e le cooperative della regione che producano orzo da birra, frumento e altri cereali utilizzabili per la produzione di questa bevanda dalla storia millenaria che in Italia sta, negli ultimi anni, riscuotendo sempre più consensi.

Filippo Terzaghi, Direttore AssoBirra: “La nascita di A.BI Campania segue di qualche mese quella di A.BI Lazio e siamo convinti che, anche in questo caso, potrà essere un volano per lo sviluppo agroalimentare della regione. Come casa italiana della birra, abbiamo a cuore gli interessi di tutti coloro che con passione producono e vendono birra nel nostro Paese. I microbirrifici artigianali campani, tutti aderenti ad AssoBirra, costituiscono una pagina recente della centenaria storia della birra in Italia ma stanno facendo molto per promuovere la conoscenza del prodotto e far scoprire le sue potenzialità gastronomiche in abbinamento alle tante specialità del territorio. Con questa iniziativa, l’Associazione conferma il suo ruolo di precursore nello sviluppo di un consumo responsabile e di una corretta comunicazione ai consumatori”

Giuseppe Schisano, presidente di A.BI Campania: “Erano almeno due anni e mezzo che i microbirrifici campani stavano cercando di riunirsi in un’associazione per favorire la  costruzione di una filiera della birra tutta campana. L’apporto di AssoBirra ha dato un impulso decisivo per la concretizzazione di questo progetto, come anche il sostegno dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione Campania e di altre realtà presenti sul territorio, come Coldiretti Campania e Slow Food Campania. Abbiamo un obiettivo ambizioso: rafforzare la cultura della birra nella nostra regione realizzando birre intimamente legate al territorio. Per questo, il prossimo progetto dell’associazione sarà la realizzazione di una birra ‘made in Campania’, prodotta in collaborazione con tutti i soci e realizzata solo con materie prime di origine regionale.”

La prossima occasione per scoprire la vitalità dei micobirrifici campani sarà lunedì 29 ottobre: alle ore 13, presso lo stand della Regione Campania al Salone del Gusto di Torino, si svolgerà, infatti, una degustazione guidata con protagoniste le birre prodotte dagli associati ad A.BI Campania.

5 Commenti

  1. ci sono riferimenti tipo indirizzo internet e quant’altro?
    sono previste attività di divulgazione/formazione in campania?
    mooolto interessato…
    grazie

  2. Sono sempre più convinto che il gap di comunicazione e di territorio è molto superiore a a quello della qualità delle birre. Fra quelle presenti al salone ce n’erano 3 o 4 che non avevano nulla da invidiare alla altre. Sembra un luogo comune ed io personalmente li odio…invece è un’affermazione tecnica e non politica la mia.
    Un grande in bocca al lupo!!!

  3. […] Come si può leggere sul blog di Luciano Pignataro, i membri dell’associazione si impegneranno a produrre birra che utilizzi prevalentemente malto italiano e cereali destinati alla maltazione di origine campana. Inoltre, al consorzio possono aderire non solo birrifici locali e malterie italiane, ma anche imprenditori agricoltori e cooperative regionali che producano orzo da birra, frumento e altri cereali utilizzabili per la produzione della bevanda. Mi sembra evidente che l’obiettivo è di creare un network tra operatori del settore brassicolo e agricolo, presumibilmente al fine di sfruttare i vantaggi legati alla produzione di birra agricola. […]

  4. Se si impegnano ad usare solo malti campani, col ventaglio di scelte che offre l’agroalimentare sud, stanno apposto allora….

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