E’ mezzogiorno di cuoco, sparo altri 20 risotti a salve: siamo mantecati a dovere per il vostro piacere, vi aspettiamo
di Marco Galetti
Non sento più il fiato sul collo.
Dopo la pubblicazione dell’ELLEPI con la raccolta di cento risotti c’è stata una diaspora degli altri risottari seriali, c’è chi è passato al sushi, chi col sorriso amaro ha puntato sull’agrodolce, chi si è iscritto ad un corso on line per l’abilitazione in chirurgia estetica specializzazione in occhi a mandorla, chi non sapendo più che chicchi pigliare ha ottenuto il riconoscimento di imbucato seriale ai matrimoni per poter restituire al suolo qualche manciata di chicchi residui ormai inutilizzabili… dopo essere stati asfaltati cercano strade meno battute o campi in terra battuta pensando che in fondo anche il tennis è una bella passione…certo non mancano i competitors, ma se ne stanno nascosti nell’ombra, per la sfida all’ultimo chicco sapete dove trovarmi…
Comunque, per non rischiare, dopo i primi cento, ne ho mandati altri dieci e oggi apro il fuoco con un’altra ventina di risotti che dovrebbero garantirmi un certo margine, di trattativa non ne faccio, finché il giro vita me lo consente continuerò a dettare legge, chi mi legge sa che metto ’u pepe ma in fondo scherzo, fino ad un certo punto però, il riso è una cosa seria, ossimoro permettendo…
Antica Trattoria del Gallo, Gaggiano, dettaglio risotto alla milanese, qui fanno cucina lombarda dal 1870, seriamente
Chef Alessandro Feo, risotto ai gamberi bianchi di Acciaroli al profumo di limone cilentano e polvere di ostrica, recentemente degustato in Cilento terra d’origine dello chef
Antica Osteria Magenes, Barate di Gaggiano, risotto ai porri, liquirizia e pasta di salame, nel luogo dove il risotto alla milanese è una vera istituzione
Ristorante al Vigneto, Grumello del Monte, risotto con gamberi, carciofi e gambero rosso di Mazara
La Piazzetta, Montevecchia, risotto alla milanese e lo strudel più buono di sempre osservando Milano da un luogo magico
Casa privata brianzola, carnaroli con curcuma, piselli freschi, pepe e cacioricotta di capra cilentana
La Rava e la Fava, Cascina Campiello, Biassono, risotto pistilli di zafferano e funghi porcini secchi, la trattoria alternativa alle cene eleganti di Villa San Martino
Le Macine, Ascea Marina, la versione 2018 del risotto alla pescatora che il gentile Luciano Ferolla ha fatto preparare in omaggio al risottaro milanese
Ristorante Collina, Almenno San Bartolomeo, risotto di riso venere, spinaci e cremoso di missoltini, in Collina è tutta discesa, il buon Serse non morde e si morde con piacere tutto quel che Mario Cornali, uno fuori dagli schemi, sa offrire oltre il quattro quattro due
La Rava e la Fava, Cascina Campiello, Biassono, risotto con ossobuco
Ristorante dei Mille, Riccione, risotto alla marinara 2018 in versione pro condivisione, mille grazie a Massimo, il massimo del cameriere
Trattoria Visconti, Ambivere, riso in cagnone con filetti di pesce persico
Trattoria Masuelli, Milano, risotto alla milanese con pistilli di zafferano iraniano, assaggiarlo è d’obbligo in questa Trattoria che esiste dal 1921…
Trattoria Risorgimento, Pioltello, ossobuco con risotto
Risotto casalingo al pomodoro e borlotti, una vecchia ricetta brianzola
Trattoria Risorgimento, Pioltello, risotto alla milanese, portate con voi 13 euro in più per uno stinco da urlo
Trattoria Visconti, Ambivere, risotto ai funghi, in uno dei miei luoghi preferiti, puntate ad occhi chiusi sull’accoppiata che Daniele, il figlio di Fiorella Visconti, saprà proporvi con competenza, passione e grande savoir-faire
Ristorante al Vigneto, Grumello del Monte, carnaroli con zucca e mazzancolle, a disposizione e per il godimento assoluto del cliente anche scampi e bollicine
Antica Trattoria del Gallo, Gaggiano, riso al salto, fonduta di parmigiano reggiano e ragù bianco di vitello, cercasi risotto al salto per scontro diretto dall’esito scontato, ma mai dire mai…
Osteria della Buona Condotta, Ornago, risotto con asparagi rosa di Mezzago (questo asparago è unico), cucina lombarda con pennellate pugliesi da Nicoletta e Matteo, il talento di Bari vecchia, talvolta incompreso, io credo di averlo capito e ne traggo conoscenza e beneficio.
Un commento
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La legge è legge ma chi legge un fuorilegge che non fa prigionieri o è sgasato o è nato ieri,ma torniamo seri:il primo è il primo,ma una venere in collina mi andrebbe bene in tarda mattina mentre per il buco nello stomaco in tarda serata uno con l’ossobuco della fava senza la rava(non so assolutamente cosa sia) me lo godrei con un Cava.Borlotto e pomodori prima di fare un salto a Gaggiano per essere sommerso da una fonduta di parmigiano convinto che a questo punto non ci fermiamo ma verso vette più alte proseguiamo.FM.