Donna prosciutto a Capri, I ham Ghirardi di Langhirano non è il massimo del buon gusto
Non sappiamo se la Ghirardi Prosciutti di Langhirano abbia autorizzato questa pubblicità da caserma o se sia stato qualche concorrente ad averlo fatto per danneggiare l'immagine.
Certo, vedere la donna come un prosciutto è la degna appendice di vent'anni di berlusconismo e la volgarità ci sta tutta.
Piazzare poi il cartellone all'ingresso del porto turistico di Capri spiega perché ormai quando noi italiani andiamo all'estero invece di chiederci del Papa e di Leonardo da Vinci ci spingono a parlare di Bunga Bunga.
Certo, poi, se la donna è solo un prosciutto, perché poi pensare ad una legge sul femminicidio?
Un commento
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Un altro caso di “gastrosessualità”! Particolarmente
offensivo perché si vede soltanto una parte della donna, scelta per il suo
erotismo, di identità neanche l’ombra. Non deve avere un’identità infatti, deve
porsi come oggetto del desiderio di un uomo al pari di quello alimentare,
essere intercambiabile col prosciutto. Di più, risponde al sogno erotico di
mangiare quelle fette di prosciutto proprio sul suo corpo, uuuh, perché non ci
facciamo l’inizio di una bella storiella porno? Questa è pubblicità invece, la
vedono grandi e piccini. Questa immagine contribuisce a dare della donna la
solita versione, quella riduttiva. Dal mio gruppo FB di donne e uomini “La
pubblicità sessista offende tutti”
http://www.facebook.com/groups/139046259478883/
stanno partendo varie segnalazioni allo Iap,
che sono sicura emetterà ingiunzione di desistenza. Dopo che la ditta sarà
costretta a ritirare i cartelloni il danno economico che ne deriverà la
indurrà, si spera, a mettere in conto il rispetto della dignità della donna nelle
progettazioni future. Per segnalare allo Iap ecco il modulo http://www.iap.it/it/modulo.htm