Donna Clemy di Biondelli, il neonato brut rosè Franciacorta dal promettente futuro


Il rose' accompagnato dal classico brut della casa bresciana

Il rose’ accompagnato dal classico brut della casa bresciana

di Marco Bellentani

L’ultra centennale storia della famiglia Biondelli, incrocia il territorio della Franciacorta negli ultimi anni del XIX secolo dove l’ambasciatore d’Italia Giuseppe Biondelli si innamora di Clementina dei conti Maggi di Gradella, che invita quest’ultimo ad acquistare a Bornato la villa e l’annessa proprietà agricola che erano in precedenza state di proprietà dei conti Fè d’Ostiani. Il frutto di questo matrimonio, Carlottavio, da sempre impegnato in prima persona nel settore agricolo, svilupperà le conoscenze, la cantina e la passione per il vino. Ancor oggi, Carlottavio, aiutato dalla moglie Mariella e dai figli Francesco e Joska, gestisce l’attività vitivinicola.
Oggi gli antichi ambienti della cascina, ristrutturati e ampliati, vedono brillare la nuova cantina sotterranea, ambiente eccelso e puro per la vinificazione delle diverse uve. Connubio tra modernità e tecnologia e uno spirito marcatamente bio, improntato al benessere e al gusto vero delle cose guidano la famiglia Biondelli.

Biondelli, il rose' tra i calici

Biondelli, il rose’ tra i calici

Nascono da questa filosofia, un brut, un saten e il vino di punta, denominato Premiere Dame (Chardonnay 100% affinato 40 mesi in bottiglia) che incontrammo con piacevole interesse all’ultima edizione del Vinitaly. Il focus, tuttavia, di questa degustazione punta sul nuovo arrivato in casa Biondelli, un brut rosé, che completa la gamma dei vini aziendali. Il Donna Clemy 2013 così appellato in onore proprio di donna Clementina. Lanciato da pochissimo e presentato al VinoVip di Cortina, si risolve da un Pinot Nero 100% affinato in acciaio e poi sui lieviti per 38 mesi. Non dosato.

Ciò che colpisce maggiormente della novità di Biondelli sono i profumi, caratteristica che si rispecchia su tutta la linea della casa bresciana. Il lavoro di estrazione è mostruoso e ci dona sensazioni di gran piacere al naso: dalla spiccata nuance di delicato profumo di rosa antica (che riverbera anche nel palato), fino all’espressione di frutti rossi da sottobosco, mirtillo, fragola. Davvero una sorpresa che seduce. Raffinata la bollicina, in bocca spicca la mineralità marcata che spinge il Brut Rosè ad essere abbinato con un parco ampio di portate dove permangono i sentori di frutti rossi.

L’esordio in rosa di Biondelli quindi è più che accattivante, dai tratti sensuali: fa, insomma quello che una bollicina deve fare. Registrando la resa al palato – dopo un naso di tal spessore – si può profetizzare un futuro da top player per un vino che fa, già da questa sua prima apparizione, della freschezza e di una certa biodiversità produttiva/gustativa, il suo valore.

Nel ghiaccio

Nel ghiaccio

Ben arrivata o forse, meglio dire, ben tornata Donna Clemy, nella sua prima versione, 2013. Un nuovo valore per la Franciacorta.

Prezzo medio in enoteca: 29,50 euro.

 

Cantine Biondelli
Via Basso Castello, 2

Bornato di Cazzago San Martino
25046 – Brescia
Telefono: 030-7759896
E-Mail: [email protected]

 

2 Commenti

  1. Accattivante anche l’esordio in rosa di Bellentani che, as usual, si legge con gusto

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