Don Pietro e Schietto Merlot il passato e il futuro dei Principi di Spadafora
di Marina Betto
Due etichette Don Pietro 2016 e Schietto Merlot selezione limitata 2016 per comprendere il significato dei vini di Spadafora perché l’uno è il passato e l’altro rappresenta il futuro. L’azienda siciliana che nasce nel 1993 è familiare, biologica, nessun uso di prodotti chimici, la raccolta è manuale, niente solforosa e nessun lievito esterno per le vinificazioni, utilizzano per le bottiglie vetri sempre più leggeri e tappi bio ottenuti con polimeri della carta da zucchero. La tenuta di Virzì si trova nell’entroterra di Alcamo a Monreale (PA) vicino il Golfo di Castellammare un’area collinare deputata da sempre alla vite ma principalmente a bacca bianca Inzolia e Catarratto.
Sono 100 ettari di vigna divisi tra diverse colline, con varie esposizioni, coltivate come un giardino, tante piccole parcelle con diversi microclimi e qualità del terreno adatti ai vari vitigni che vi albergano. Il Don Pietro Di Spadafora è stato il primo vino ad essere prodotto nel 1993, si tratta di un taglio bordolese che vede oltre al Merlot e al Cabernet Sauvignon il siciliano Nero d’Avola mescolati nell’uvaggio. Si tratta del primo taglio bordolese fatto in Sicilia su indicazione del grande enologo Giacomo Tachis che pioniere sperimentava e micro-vinificava quasi trenta anni fa in questa regione. I cloni che compongono il Don Pietro sono due, uno francese e l’altro è R12 coltivati uno più a nord e l’altro più ad ovest nella tenuta di Virzì. “In Sicilia è difficile ottenere una maturazione fenolica ottimale per il Merlot che è notoriamente precoce, si rischia poi di fare vini troppo alcolici senza freschezza e nello stesso tempo tirare fuori quelle durezze che disturbano. L’attenzione è massima in vigna dove i grappoli sono privati della parte spargola, seguiti e controllati ogni giorno perché possano dare eleganza e struttura, senza essere irrigati mai; il terreno è infatti molto ben drenato e lavorando la superfice che rimane soffice si permette di accumulare umidità sufficiente per la pianta” racconta Francesco Spadafora, mentre rilegge da un quadernino, dove appunta minuziosamente tutto ciò che avviene nelle sue vigne, il periodo di raccolta, i dati della vendemmia 2016 terminata per il Merlot del Don Pietro il 27 agosto “ Ho un rapporto molto intenso con la terra più che con la cantina, giornalmente sono tra i filari.” Se vi aspettate note mature, grande alcolicità dai suoi vini sarete delusi, è ora di sfatare certi pregiudizi sui vini siciliani dipinti sempre come di grande corpo, alcolici e dai sentori surmaturi.
Don Pietro rosso Terre Siciliane IGP 2016 14% da uve Nero d’Avola, Cabernet Sauvignon e Merlot ha un’anima fresca, tannino vellutato, colore rubino intenso. Il profumo di erbe aromatiche, santoreggia, mentuccia, acetosella è vivido e pungente, quel melange di profumi tipici del sottobosco mediterraneo si uniscono alle ciliegie esprimendo al naso grande eleganza. Il sorso è dinamico e scalpitante, è in sostanza un vino che si finisce con goduria.
La linea Schietto è l’evoluzione della linea Don Pietro, costituita da vini monovitigno più concentrati. Il profilo di Schietto Merlot Sicilia IGP 2016 13,5% riscrive ancora una volta la scuola dei vini di questa parte della Sicilia. Possiede una grande naturalezza espressiva sia al naso che al palato, senza forzature. Merlot profumatissimo di ciliegia, more e fragole rilascia morbidezza istantanea in bocca con note cipriate, lunga freschezza e persistenza che lo fanno vino piacevole e goloso. In questo sorso alberga tutta la frescura di Virzì dove l’escursione termica è importante e significativa tutto l’anno. Il corpo è strutturato e di grande intensità, ben delineato con tannini presenti ed equilibrati. La vinificazione e l’affinamento avviene in cemento, dopo un anno di vasca di cemento passa un altro anno in acciaio. Lo Schietto Merlot 2016 è una selezione limitata, se ne producono circa 7 mila bottiglie. L’abbinamento per il Merlot suggerito da Enrica Spadafora è con Spaghettoni di grano Mat al sugo di salsiccia ed erbe aromatiche, pomodori freschi e qualche pomodoro secco, cipolla rossa con un goccio di olio evo a crudo. Si consiglia di sorseggiare il Merlot prima di dare la prima forchettata.
Sui canali social dei Principi di Spadafora dal 1 marzo al 7 marzo 2021 vi aspetta la Merlot Week con approfondimenti giornalieri, riflessioni, abbinamenti per conoscere ancora meglio questo Merlot siciliano.