Don Bosco 2008 Barbera Beneventano igt
ANNA BOSCO
Uva: 100% barbera del Sannio
Fascia di prezzo: da 5 a 10 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio
Quanto più si parla di un vino meno se ne scrive. Anche per il fatto che diventa più difficile.
Forse è anche per questo che del piacevole calice prodotto da uve barbera a maturazione spinta raccolte nei vigneti della famiglia Venditti in quel di Castelvenere non abbiamo scritto ne con la riuscitissima vendemmia del 2006 e nemmeno in quella, con qualche punto in meno, 2007. Diventa impossibile, però, frenare la voglia di trasmettere le sensazioni provate nel corso di una degustazione in anteprima della chicca rappresentata dalla vendemmia 2008: solo 666 bottiglie che certamente non riusciranno ad accontentare gli estimatori di questa bottiglia.
La grande difficoltà per produrre questa etichetta è legata proprio alla maturazione: non sempre è possibile mantenere le uve barbera (già pronte intorno alla metà di settembre) fino alla seconda, terza decade di ottobre. Nelle annate caratterizzate da nebbie settembrine la particolare buccia è soggetta a consistenti attacchi di muffe ne causano un veloce marcire, con i viticoltori chiamati ad una urgente raccolta. Il tempo, non particolarmente stressante nell’autunno 2008, ha giocato non poco a favore in questo caso.
L’occasione per la degustazione è stata data dal secondo incontro a Fabbrica dei Sapori voluto da Luciano per un costruttivo scambio di idee ed opinioni lungo il percorso di preparazione della guida Slow Food. Ed ecco dopo dieci greco di Tufo apparire le bottiglie consegnate in veste anonima dagli amici Venditti.
Poche sorprese per chi conosceva le edizioni precedenti dell’Igt Beneventano Don Bosco. Il mistero è stato presto svelato grazie alle tipicità del vitigno ed in particolare di questo vino. Bella vivacità del rosso, quasi violaceo.
Trama fitta e viscosità sulle pareti del calice. La cosa che ha colpito anche noi è la notevole carica di zuccheri (sicuramente più alta rispetto alle ultime vendemmie) e soprattutto il considerevole piacere della beva resa addirittura cresca dalla carica di acidità che lavora per l’equilibrio.
L’annata 2008, infatti, non presenta minimamente lati stucchevoli, pur superando di oltre un grado alcolico le annate precedenti (tanto da sfiorare il 16% di contenuto alcolico). Tutto nasce, questo non ci stancheremo mai di ripeterlo, esclusivamente dalla grande esperienza di questa famiglia di vignerons castelveneresi.
Nessun enologo a condurre il lavoro in cantina, dove si segue esclusivamente la tradizione e nei momenti complessi si fa leva sulla memoria enologica dei fratelli Salvatore e Mario (con tante vendemmie sulle spalle).
Questa bella riuscita si apre a nuovi esperimenti per l’abbinamento, privilegiando accoppiate con diverse famiglie di formaggi.
Questa scheda è di Pasquale Carlo
Sede a Castelvenere, Via San Tommaso, 34 – Tel. 0824.940483 Fax 0824.940881 – [email protected] – Bottiglie prodotte: 10.000 – Ettari: 3 di proprietà – Vitigni: barbera e falanghina
5 Commenti
I commenti sono chiusi.
caro pasquale, mi hai fatto conoscere tu questo sorso dal carattere forte, e ti ringrazio.
la mia idea è che questa barbera abbia un corredo olfattivo paragonabile ad un uva aromatica, ma non ne ho mai avuta conferma.
schietta e originale, amici, provate questa barbera, e poi ditemi la vostra sul suo impianto olfattivo!
Ti dirò, davvero un bel bere. Dolce ma non stucchevole, molto adatta a tutti i cibi che non sono figli della separazione tra dolce e salato
L’azienda rimane una piccola perla dell’areale, però Carlo diciamolo pure che la 2007 non era proprio all’altezza della situazione, pur riconoscendo i limiti all’interno dei quali opera la piccola azienda Bosco. Sempre eccezionale invece l’Armonico 2007, bevuto ad agosto di due anni fa per la prima volta e costantemente migliorato negli assaggi successivi tanto da entrare nella mia speciale classifica dell’anno 2008…
Quella eccezionale persona in foto è di un garbo e di una signorilità straodinari…
l’ho bevuto ieri sera e davvero mi è piaciuto. sapore e profumo da vino fresco pur assaggiando l’annata andata
Per me: un bicchiere simpatico e senza pretese che dà conforto con la sua dolcezza. Da conoscere e rispettare per la sua unicità.