Dom Pérignon: i nuovi Millesimati presentati dallo Chef de Cave Vincent Chaperon a Milano

Dom Pérignon Vintage 2015. Dom Pérignon Vintage 2006 – Plénitude 2. Dom Pérignon Rosé 2009
di Antonella Amodio
Incontro annuale di Dom Pérignon, focalizzato sul processo creativo che conduce alla realizzazione dei vini. È stata un’esperienza “sensoriale” completa per svelare i segreti dello champagne di lusso e prestigio. All’Hangar Bicocca di Milano, in collaborazione con lo Chef de Cave Vincent Chaperon, sono stati presentati i nuovi Millesimati: Dom Pérignon Vintage 2015 e Dom Pérignon Vintage 2006 – Plénitude 2.In presenza di giornalisti, chef e sommelier, la Dom Pérignon Society ha offerto un momento di conoscenza del vino che ha toccato le corde della percezione e dell’emozione, con una degustazione solitaria atta a stabilire la connessione tra il vino e la persona. Attimi di pura emozione, che hanno ricordato la storia di Dom Pérignon avvolta tra leggenda e realtà.

Degustazione sensoriale Dom Pérignon al Hangar Bicocca di Milano
“La ricerca dell’armonia che racchiude stile e carattere della Maison è l’essenza di Dom Pérignon”, come racconta lo Chef de Cave Vincent Chaperon, che dal 2019 ha preso il testimone per perpetuare l’eredità di Dom Pèrignon (marchio di proprietà di LVMH) e inaugurare un nuovo ciclo della Maison di Champagne più celebre al mondo con nuove prospettive per ogni annata, garantendo che ogni bottiglia sia un capolavoro di eleganza e complessità. La Maison Dom Pérignon gioca col tempo, come strumento che forma le caratteristiche estetiche e sensoriali dei millesimi, conta sulla longevità, sulla precisione, sull’intensità, sulla parte minerale, sulla complessità, sulla completezza e sulla sensazione tattile come codici sensoriali, che, uniti al principio di fedeltà alla singola annata di ciascun Vintage, definiscono l’espressione di Dom Pérignon. “È necessario conoscere e prendersi cura delle vigne e occorre amare i vini per poterli assemblare e puntare al fattore armonia”.

Chef de Cave Vincent Chaperon Maison Dom Pérignon
Champagne Dom Pérignon, ottenuto da puzzle di vigneti di uve Chardonnay e Pinot Nero, è prodotto solo come millesimato e sono necessari almeno otto anni di riposo nelle cantine per raggiungere una sinergia tra l’annata e l’anima, l’humus di Dom Pérignon, e il lungo periodo di maturazione sui lieviti in cantina consente a ogni Vintage di rivelare nuove sfumature, dove la freschezza è onnipresente e la classe è il tratto distintivo. Ogni Millesimato è un assemblaggio che riflette principi senza tempo, rispettando l’annata e, talvolta, scegliendo di non dichiarare un Millesimato quando le condizioni non sono ottimali. Qualità all’estremo, con la sensazione tattile come strumento per apprezzare appieno i vini: “Senza il tatto, il gusto non potrebbe evolvere durante la degustazione, una sinergia che riflette anche il processo di creazione del vino”, afferma Vincent Chaperon.

Dom Pérignon
I due Millesimi Dom Pèrignon
Dom Pérignon Vintage 2015

Dom Pérignon Vintage 2015
Il Dom Pérignon Vintage 2015 nasce da una vendemmia particolarmente contrastata, ma si presenta costante e palpabile, che progredisce nel tempo con una sensazione tattile che caratterizza i Dom Pérignon. Il carattere del 2015 ne sottolinea l’indole naturale, sviluppandosi in un profilo ampio e lineare, “rettilineare”, come definito dallo Chef de Cave. Questo Champagne ha richiesto circa dieci anni di attesa, e oggi si concede con un’apertura e una generosità che offrono ampiezza e freschezza, giocando inizialmente su toni scuri per poi virare su nuance di agrumi, manifestando la sua marcata complessità.
Dom Pérignon Vintage 2006 Plénitude 2

Dom Pérignon Vintage 2006 – Plénitude 2
Il Dom Pérignon Vintage 2006, arrivato alla Plénitude 2, si distingue per una salinità maggiore e una tensione più evidente, rivelando una freschezza che arricchisce la sua ampiezza. Ha impiegato quasi quindici anni per raggiungere la sua Plénitude: pienezza, generosità, completezza, perfezione. Un vino emblematico, riconoscibile come firma della Maison nel suo raffinato carattere, composto da rigore e perfezione. Intenso, avvolgente e vibrante nella presenza della freschezza. Un vino che rappresenta la meticolosa “vision” di Dom Pérignon e che più di tutti incarna il rapporto con la natura e con il tempo.

Lo chef Niko Romito e lo Chef de Cave Vincent Chaperon Maison Dom Pérignon
Dom Pèrignon ha un legame importante con il mondo della gastronomia. Questo Champagne Millesimato è un vino e, in quanto tale, merita di essere celebrato durante i pasti. “La verticalità, l’orizzontalità, lo spazio, il tempo, la luce, il movimento, la sensazione e l’emozione tattile, sono elementi che ci permettono di sperimentare il mondo, in particolare attraverso gli occhi, la vista, mentre il tocco, il gesto di toccare, diventa più intimo e bisogna correre il rischio di toccare da vicino il vino, la natura, e farla entrare nella nostra intimità. Ho chiesto allo chef Niko Romito di realizzare una cena che sia appunto un incontro, una percezione tattile”, racconta Vincent Chaperon.

Presentazione dei Millesimi Dom Pérignon Hangar Bicocca di Milano

Cena a cura di Niko Romito Dom Pèrignon
Il Tempo e il Tatto sono stati gli elementi del focus sulla dimensione tattile di entrambi i Millesimi, protagonisti della cena evento tenutasi sotto i Sette Palazzi Celesti, l’installazione di Anselm Kiefer presso l’Hangar Bicocca di Milano, con la sorpresa a tavola del Dom Pérignon Rosé 2009 dall’equilibrio magistrale. A guidare la degustazione è stato lo chef tre stelle Michelin Niko Romito, del Ristorante Reale, che ha collaborato con Vincent Chaperon in un dialogo creativo volto a esplorare le caratteristiche distintive di Dom Pérignon Vintage 2015 e Dom Pérignon Vintage 2006 – Plénitude 2. Il menù ha svelato aspetti inediti degli ingredienti, fungendo da collegamento per creare l’armonia che rappresenta il processo di assemblaggio dei vini Dom Pérignon.

ostrica e cicoria Niko Romito – Dom Pèrignon
Il Dom Pérignon Vintage 2015 è stato abbinato con ostrica e cicoria, evidenziando le consistenze sorprendenti del Millesimato. Gli gnocchetti di bieta e limone hanno messo in risalto la delicatezza avvolgente del Vintage 2006 – Plénitude 2, mentre il cavolfiore gratinato ha esaltato la precisione del Dom Pérignon Rosé 2009, il terzo Millesimato della serata. Il percorso si è concluso con un gel di vitello, porcini, mandorle e tartufo nero.

gnocchetti di bieta e limone Niko Romito – Dom Pèrignon

cavolfiore gratinato che Niko Romito

Dom Pérignon Rosé 2009
“Il legame tra Vincent Chaperon e Niko Romito si basa su una connessione intellettuale oltre che professionale,” spiega Carlo Vallarino Gancia, Senior Brand Manager di Dom Pérignon in Italia.
Fa piacere che si cominci a parlare anche di sensazione tattile ma una descrizione di maggior precisione sarebbe stata molto gradita.Lunga vita al Dom che come tutti i vini migliori può raggiungere vette inesplorate non solo nelle grandi annate.FRANCESCO
Grazie Francesco
per l’opportunità che mi da di ricalcare il concetto di percezione tattile, intesa come tocco e contatto, un’esperienza del tutto personale. Inoltre, la descrizione di questa “sensazione”, insieme alle peculiarità delle due annate, è dettagliatamente riportata nella disamina della degustazione.