Dieci Fiano di Avellino da comprare adesso e bere nei prossimi 20 anni


Laura de Vito, produttrice di Fiano a Lapio

 

1-Elle Fiano di Avellino riserva docg
Laura De Vito
Questo straordinario Fiano è il risultato dell’incontro fra Laura De Vito e Vincenzo Mercurio a Lapio, le vigne di Contrada Saudoni carezzate dal vento del Terminio a quota 570, il progetto della nuova cantina. I sogni non finiscono mai se si decide di viverli nella realtà. Un progetto serio, che prevede la nascita del Fiano Elle, come Lapio, due anni dopo la vendemmia. Dalla buona agricoltura e dalla conoscenza del fiano da parte di Mercurio nasce un vino memorabile, che ci accompagnerà per tutta la vita.
www.lauradevito.it

2-Tognano Fiano di Avellino 2019 Riserva docg
Rocca del Principe
Un piccolo grande capolavoro, perfomance a cui la piccola azienda di Ercole Zarrella è abituata. L’attesa premia ancora una volta e lancia questo bianco nell’Olimpo dei grandi vini di sempre: pieno e complesso al naso, con sentori che vanno dalla frutta bianca ben matura alle note balsamiche, alla macchia mediterranea con un rilancio al palato senza eguali. Acidità vibrante, sapidità, lunghezza e chiusura autorevole, imponente. Un equilibrio che promette la crescita continua a chi avrà l’intelligenza di non stappare subito.
www.roccadelprincipe.it

3-Fiano di Avellino 2020  docg
Guido Marsella
Sì, aspettare almeno due anni fa ancora meglio al Fiano e questo è sicuramente un bellissimo vino, giocato di potenza. Anzitutto all’olfatto, con le tipiche note fumé e di fungo che fanno da corredo alla mela ben matura. Poi al palato, dove la freschezza detta i tempi di una beva imponente, materica, che alle prime battute sembra abbia difficoltà a distendersi ma che subito dopo si rivela in tutta la sua complessità. Toni sapidi, austeri in un finale esaltante che continua a far salivare a lungo.
www.guidomarsella.com

4-Stilema 2018 Fiano di Avellino 2018 docg
Mastroberardino
L’annata 2019 è quasi finita e dobbiamo aspettare un po’ per capirne l’evoluzione. Nel frattempo ci consoliamo con questo piccolo grande capolavoro a lungo atteso dopo la prima uscita del 2012. La conferma di quello che sosteniamo da tempo: più passa il tempo e più è possibile dare valore al Fiano e al territorio. Il vino adesso sta per entrare nella sua piena maturità, il naso è complesso, lontano dalle note monocordi agrumate dei primi sorsi. Non è difficile prevedere una grande evoluzione, uno di quei sorsi che ci accompagneranno con piacere nei prossimi dieci anni.
www.mastroberadino.com

5-Fiano di Avellino 2020 docg
Tenuta Scuotto
Qui torniamo a Lapio dove Tenuta Scuotto sta ben lavorando con Angelo Valentino. Proprio la sua chiave interpretativa che tende ad aver vini ricchi e opulenti ha giocato bene le sue carte in questo millesimo che non esce a caso, ma dopo una lunga serie di annate ben eseguite. Qui abbiamo un bianco ampio, floreale ma anche già fruttato al naso, un palato gratificante, materico ma sostenuto da una buona acidità. Molto elegante e gradevole il finale. Consigliamo vivamente questa annata anche da conservare per i prossimi anni
www.tenutascuotto.it

6-Fiano di Avellino 2020 Numero Primo docg
Ventitrè Filari
Una nuova realtà ormai consolidata a Montefredane: è quella dei fratelli Rosa e Alfonso Puorro che hanno rilevato la piccola azienda di famiglia di appena due ettari e mezzo coltivati a fiano.  Poco più di 3500 bottiglie in questa uscita che disegna un bianco di carattere, come sempre avviene in quelli ottenuti su questa collina che sorveglia Avellino. Grande naso, fruttato e minerale, buona acidità e sapidità al palato, nessuna concessione a toni dolci e ruffiani. Una bella esecuzione insomma, che lascia ben sperare per il futuro, soprattutto se viene mantenuta la specializzazione solo nel fiano.
www.ventitrefilari.com

6-Clelia Fiano di Avellino 2020  docg
Colli di Lapio
Sempre ai massimi livelli la storia azienda di Lapio che ha dato nome e cognome all’areale. Il segreto è quello della affidabilità basata su un protocollo ormai collaudato e da una buona agricoltura artigianale nella contrada Arianello. Questo millesimo di non facile gestione si presenta con un naso dai tipici sentori di mela, erbe, agrumi e, al palato, con un sorso spigliato, sottile, elegante, decisamente interessante e per certi versi già in equilibrio- Una buona prova, insomma di un bicchiere che è da sempre riferimento per gli appassionati del Fiano di Avellino.
www.collidilapio.it

7-Emme Fiano di Avellino 2020  docg
Tenuta Sarno 1860
Decisamente interessante e proficuo il rapporto tra Vincenzo Mercurio e Maura Sarno: un vino, sempre ad alto livello, che nelle verticali esprime le differenze tra le diverse annate. Questa 2016 muove ancora timidamente i primi passi, un pelo sotto le 2015 ma ugualmente molto interessante, al punto di entrare facile in questa classifica. Un vino che si colloca a metà tra Lapio e Montefredane, ossia buona frutta al naso e tanta fresca mineralità al palato con un acidità spiccata e ancora scissa. Non ci resta che attendere con pazienza, come è avvenuto con i precedenti.
www.tenutasarno1860.it

8-Fiano di Avellino 2013 Alessandra docg
Di Meo
Applausi e ancora applausi per questa storica azienda che da tempo insiste con i bianchi di lungo invecchiamento. Siamo ormai a cinque anni con questa che è ormai una sorta di riserva che ci regala ogni anno piacevoli sentori di un Fiano maturo, finalmente uscito dalle fasce ed in grado di esprimere quella complessità così ben spiegate dalle ricerche scientifiche sui precursori di aroma. Quasi un bianco da meditazione, in perfetto equilibrio, da sorseggiare come amiamo fare  con nocciole e noci davanti al camino d’inverno. Da stappare adesso o quando volete nel futuro remoto.
www.dimeo.it

9-Paladino Fiano di Avellino 2020 Riserva docg
Colli di Castelfranci
Questa ormai storica azienda fondata da Luciano Gregorio e Gerardo Colucci si conferma essere un punto di riferimento per chi ama la tipicità irpina sia dei rossi che dei bianchi. Il Fiano in particolare non ha mai deluso e questa versione riserva del Paladino lo conferma ancora una volta. Naso complesso, profondo, ricco e balsamico, palato agile e scattante, con una chiusura precisa e sicura da non perdere. Veramente Un grande vino di una azienda adesso ben attrezzata per l’accoglienza.
www.collidicastelfranci.it

10-Fiano di Avellino  2021 docg
Tenuta del Meriggio
Questa nuova azienda di Montemiletto inizia a farsi notare per delle esecuzioni corrette, classiche, delle tre docg. La vocazione naturale è costituita dal Fiano e si vede in questa annata interpretata con perizia. Si tratta infatti di una bottiglia dai classici sentori di mela e di macchia mediterranea, in ottimo equilibrio al palato tra i toni sapidi, la freschezza e il piacevole amaro che accompagna la chiusura precisa, molto efficace. Un vino gastronomico, come si dice adesso, proprio per queste sue piacevoli caratteristiche anche se la qualificata materia prima consiglia tempi lunghi.
www.tenutadelmeriggio.it

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