Estate 2017, dieci cose da non perdere al Sud per scoprire il futuro
Arriva l’estate, ci sono dieci cose da fare nel nosto Sud, vino escluso, che non potete permettervi di perdere fuori dal folklore e per restare aggiornati. Ma, bando alle teorizzazioni, seguiteci e non vi pentirete.
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1-Una cena dai Bros a Lecce
Il vero locale di tendenza dove si sprigiona una energia incredibile. Siete nel Tacco dell’Italia, ma vi sentirete al centro del mondo, gastronomicamente parlando. L’ultima nostra esperienza dai Bros è stata indimenticabie.
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2-La pizza da Ciccio Vitiello e Francesco Martucci a Caserta
E’ Caserta città la nuova patria della pizza napoletana? Il fermento è incredibile, questi sono due fuoriclasse dell’impasto e del topping e li avete a dieci minuti dall’uscita dell’autostrada. Imperdibili. Ciccio e Francesco sono sicuramente le due novità, entrambi con due nuovi sede, quella di Ciccio gà inaugurata, l’altra pronta a settembre.
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3-Mangiare i dolci da Scutellà in Aspromonte
Pasticceria storica, in realtà a venti minuti di auto dall’uscita di Rosarno se scendete o salite dalla Sicilia.
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4-Mangiare a Catania da QQucina
Un locale giusto, colto e di grande qualità. Divertente e divertito. Una scoperta che vi lascerà soddisfatti.
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5-Vivere una giornata a Paestum tra Barlotti, Vannulo, la Dispensa di San Salvatore
A due passi dai templi imprenditori lungimiranti smentiscono Dante e portano il girone dei Golosi in Paradiso. Mangerete benissimo, a poco prezzo, comprerete prodotti tipici. Mozzarella da mangiare e da comprare.
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6-Una giornata sul Pollino lucano da Federico Valicenti e Peppe a Rotonda
Ambiente alpino, biodiversità a tavola, tecnica e tanta passione. Due osterie di terra da non perdere.
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7-Bere un litro di Falanghina al giorno
Hai voglia a dire e fare, ma è il bianco più diffuso al Sud, dal Molise al Sannio, da Napoli a Caserta e al Salernitano, dalla Puglia al Vulture. Snobbato dagli enostrippati come lo erano i film di Totò dalla critica ufficiale, è un vino allegro, poliedrico, indispensabile a tavola, economico, popolare, tipico e longevo. Ma che vuoi di più?
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8- La brioche del bar Salvo al Vomero
Un vero e proprio cult fuori da ogni rotta turistica, imperdibile. Da 60 anni la colazione del quartiere.
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9-L’olio di Muraglia
Come riqualificare una antica tradizione di famiglia e riconvertire una commodity in grande prodotto artigianale. E’ il lavoro fatto in questi anni da Savino Muraglia ad Andria.
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10- Dormire a due passi dalla Reggia di Caserta e fare il breakfast dei sogni
Un riferimento nel centro storico di Caserta per chi vuole fare tappa. Fuori dall’incubo delle colazioni imbustate e senza sapore.
E voi, avete qualcosa da aggiungere?