Degustazione 00 di Ricci Curbastro: Gualberto e Sebino
di Marina Betto
Due bottiglie di Ricci Curbastro il Franciacorta Dosaggio Zero Gualberto 2010 e Sebino IGT Zero Trattamenti e Zero Residui 2019 degustate, una bollicina della tradizione franciacortina e l’altra qualcosa di innovativo.
E’ Riccardo Ricci Curbastro, Presidente di Feder DOC e due dei suoi figli, Gualberto e Filippo che rappresentano la diciottesima generazione, che tramite una degustazione virtuale invita con queste due etichette all’assaggio che possiamo definire doppio zero. Partiamo dal Dosaggio Zero Gualberto 2010 la Riserva del Fondatore composta da un 60/70 % di Pinot Nero e un 30/40 % di Chardonnay con affinamento in bottiglia di 7 lunghi anni che fa esprimere a questa bollicina un’eccezionale morbidezza, pienamente tradizionale, sontuosa con una spuma abbondante e voluminosa, perlage molto persistente, un bouquet ricco di sfumature fruttate di arancia e melone delicate note di brioches un incedere in bocca cremoso e ben strutturato di grande persistenza gustativa.
Con questo Franciacorta millesimato siamo dinanzi alla tradizione più pura e quella ricerca di armonia e raffinatezza che ha da sempre caratterizzato la Franciacorta fin dal 1967, anno di nascita della DOC, l’ azienda Ricci Curbastro è tra gli 11 produttori fondatori . Una lunga storia nel campo agricolo e vitivinicolo distingue la famiglia Ricci Curbastro originaria di Firenze poi trasferitasi a Ravenna e poi approdata in Lombardia nel XIII sec. Nel 1895 si colloca la cantina storica a Capriolo in provincia di Brescia, nella parte ovest della Franciacorta a sud del lago d’Iseo, caratterizzata da colline di ciottoli, limo e sabbia, con clima temperato.
Franciacorta Dosaggio Zero Gualberto 2010 ha tanta ricerca alle spalle, il 15% del vino non è del 2010 ma di dieci anni prima, conservato in bottiglie magnum. In Gualberto si trovano infatti echi profondi, un fondale di sensazioni setose in bocca di crema pasticcera e frutta candita, note di agrume e frutti rossi dovute al Pinot Nero che dona struttura ma che in questo vino si trova in equilibrio con l’acidità. Difficile dargli dieci anni tale è la freschezza, un’interpretazione di dosaggio zero distintiva dove struttura e complessità sono apprezzabili ancora di più se esaltate dal cibo come frutti di mare, crostacei.
Se la tradizione è rappresentata da Gualberto l’innovazione che è nel DNA dell’azienda la troviamo nel Sebino IGT Bianco Zero trattamenti e residui sulle uve, vino fermo a denominazione Curtefranca. Qui entrano in gioco le uve Piwi, acronimo della parola tedesca pilzwiderstandfahig ovvero resistente ai funghi, derivate dalle ricerche fatte negli anni “30 in Germania per risolvere l’uso del rame in vigna. Queste uve frutto di incroci Riccardo Ricci Curbastro ama definirle dei muli perchè forti, resistenti ma forse con meno eleganza. Sebino IGT Bianco 2019 è un vino con zero trattamenti e zero residui che nasce in un vigneto esemplare in mezzo all’abitato insieme a siepi ed alberi che ricostruiscono un paesaggio tipico, luogo creato per la didattica naturale ed ambientale per insegnare ai bambini le varietà di piante e viti, riassunto dell’attenzione che l’azienda dedica all’ambiente e alla sostenibilità.
Di pronta beva con note di sambuco e di frutta matura marcate e quasi di macerazione e lievi idrocarburi Sebino IGT Bianco Zero trattamenti e residui sulle uve è un sorso ben disegnato, già molto preciso, fresco, sapido, lungo e lievemente aromatico, minerale, questa nota dovuta alla parentela con il Riesling e alla natura del suolo. Prezzo sullo scaffale del Franciacorta Dosaggio Zero Gualberto 35 euro, Sebino IGT Bianco Zero trattamenti e residui sulle uve lo trovate a 15 euro.
Azienda Agricola Gualberto Ricci Curbastro& Figli
Villa Evelina – via Adro 37 25031 Capriolo ( BS) – Italy
www.riccicurbastro.it [email protected]