De Luca scatenato precede Conte nella Campania prima per contagi: pesante giro di vite sulla Movida, ecco le misure in vigore da oggi…


«Con decorrenza immediata e fino al 7 ottobre – recita l’ordinanza – l’esercizio e la fruizione delle attività connesse a cinema, teatri e spettacoli dal vivo, ristorazione e bar, wedding e cerimonie, sono subordinati alla stretta osservanza dei protocolli; lo svolgimento di feste e di ricevimenti è consentito esclusivamente nel rispetto del limite massimo di venti partecipanti
per ciascun evento e nell’osservanza delle ulteriori misure previste dai protocolli; a tutti gli esercizi commerciali (ivi compresi bar, chioschi, pizzerie, ristoranti, pub, vinerie, supermercati),
dalle 22 è fatto divieto di vendita con asporto di bevande alcoliche, di qualsiasi gradazione, nonché di tenere in funzione distributori automatici. Resta consentita la somministrazione al banco, nel rispetto del distanziamento obbligatorio, nonché ai tavoli, purché nel rispetto dei protocolli vigenti. Agli esercizi che non possano garantire dette misure è fatto obbligo di chiusura alle 2;
dalle 22 alle 6 è fatto divieto di consumo di bevande alcoliche, di qualsiasi gradazione, nelle aree pubbliche e aperte al pubblico, ivi comprese le ville e i parchi comunali, nonché nelle aree prospicienti bar ed altri locali pubblici; resta sospesa l’attività di sagre e fiere e, in generale, ogni attività o evento il cui svolgimento o fruizione non si svolga in forma statica e con postazioni fisse».

4 Commenti

  1. Ci è andata ancora bene….anche se col limite di 20 persone per feste ed eventi uccide quel settore

  2. Purtroppo proprio il settore della ristorazione paga lo scotto di comportamenti gravi altrui..

    1. Si ma non è nemmeno la movida o la gente sul lungomare il problema.cose che c’erano anche a maggio,giugno e luglio con 0 contagi.il problema principale è stata assenza di vigilanza attiva.trovati i positivi si sono messi nelle case coi familiari (contagiandoli) ed i tamponi per chi tornava dall’estero si dovevano ripetere una seconda volta anche ai negativi (come il caso Genoa ci ha insegnato) perché fotografano un determinato momento non andamento di una possibile infezione

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