Dattilo Rosso Val di Neto Igt 2018 Ceraudo


Dattilo Rosso Val di Neto Igt 2018 Ceraudo

Dattilo Rosso Val di Neto Igt 2018 Ceraudo

di Enrico Malgi

Esclusa la Campania che rappresenta sicuramente una sorta di enclave a sé stante di un territorio ricco di vitigni autoctoni a bacca bianca più che a bacca rossa, le altre regioni meridionali, comprese le due grandi isole, seguono in percorso inverso che va in direzione opposta in cui a prevalere è certamente la matrice rossista. Senza trascurare poi che a livello locale insiste sempre una varietà di punta (qualche volta anche più di una) che prende il sopravvento sulle altre, elevandosi così a protagonista assoluta.

Controetichetta Dattilo Rosso Val di Nweto Igt 2018 Cerauso

Controetichetta Dattilo Rosso Val di Nweto Igt 2018 Cerauso

In Calabria, per esempio, la specie più famosa e coltivata è senz’altro quella del Gaglioppo, che ha trovato terreno fertile nella zona a cavallo tra le province di Cosenza e di Catanzaro, ma soprattutto in quella nord-orientale di Crotone che guarda il mare Ionio, la quale è diventata la sua vera area di elezione.

Semplici riflessioni queste scaturite da una magnifica bottiglia denominata Dattilo Rosso Val di Neto Igt 2018 che ho assaggiato durante questo lungo periodo di feste. Vino biologico pluripremiato dell’azienda Ceraudo di Strongoli (Kr), attiva fin dal 1973, prodotto soltanto con Gaglioppo. Maturazione in legno per due anni e poi affinamento in vetro per un altro anno. Tasso alcolico di quattordici gradi. Prezzo finale intorno ai 25,00 euro.

Nel bicchiere risalta un solare colore rubineggiante, attraversato da limpide venature purpuree. Dal coreografico e gioioso crogiolo si sprigionano eterei e sospirosi profumi, che come incipit esprimono voluttuose percezioni fruttate di ciliegia, prugna, ribes, mirtilli, more, agrumi calabresi e mandorle. In appresso ecco farsi avanti multiple effusioni di viola, rosa, geranio, peonia, macchia mediterranea, noce moscata, chiodi di garofano, pepe nero ed umori prettamente terziari. Brezze puramente mediterranee. In bocca fa il suo spavaldo ingresso un sorso sicuro di sé, fresco, ampio, tonico, solido, sapido, rotondo, balsamico, glicerico, fine, elegante e polposo, il che vuol dire che il palato si riempie di una suggestione tattile piacevolmente densa di una polpa fruttata così tenera e golosa. Sorso poi che nella sua dinamica evoluzione riesce a trasmettere pregevoli stimoli espansivi, plastici, contrastati, vitali, fondenti, incisivi, avviluppanti, armonici, seducenti e reattivi, frutto di un preciso carattere territoriale e di un rigore stilistico fedelmente legato alla propria tipologia. Tessitura tannica ottimamente ordita. Potenziale di longevità a lunghissima scadenza. Affondo finale decisamente appagante e persistente. Compagno ideale di una grigliata di carne e formaggi stagionati. Sarà comunque sempre un successo.

 

Sede a Marina di Strongoli (Kr) – Contrada Dattilo

Tel. 0962 865613 – Fax 0962 865613 – [email protected]www.dattilo.it

Enologo: Fabrizio Ciufoli con la collaborazione di Caterina Ceraudo

Ettari di proprietà: 60, di cui 20 vitati

Bottiglie prodotte: 70.000

Vitigni: Gaglioppo, Magliocco, Greco nero e bianco, Cabernet Sauvignon, Pecorello, Mantonico e Chardonnay.