Daniele Cernilli – Mondadori, accordo firmato. Nasce la Guida Essenziale ai Vini d’Italia
Sarà in libreria il 7 ottobre la nuova guida firmata da Daniele Cernilli. L’accordo è stato siglato a Segrate con la Mondadori pochi minuti fa
Sarà la Guida Essenziale ai Vini d’Italia, non più di 800 aziende con massimo tre vini a testa
I testi delle schede saranno lunghi come un tweet, seguiti dal punteggio espresso in centesimi.
Oltre al cartaceo, prevista anche una app con i link che rimandano alle aziende.
Lo staff sarà composto dai collaboratori di Doctor Wine
C’è bisogno di una nuova guida dei vini in Italia?
“Faremo una guida essenziale, senza ansia di mettere tutti ma solo quelli che a nostro giudizio sono i migliori. I vini devono essere soprattutto buoni, poi se sono anche puliti e giusti meglio – spiega Daniele – In giro si sente il bisogno di una guida assolutamente laica, non schierata. Questa è la scommessa che faremo con la Mondadori, un editore che per le sue dimensioni non può che aratrici la assoluta autonomia”.
12 Commenti
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Mah! Una nuova guida di vini… Oddio, Cernilli e’ ovviamente un nome autorevole ma questo ,secondo me, non e’ sufficiente a garantire il successo dell’iniziativa .
Ho collaborato con gambero Rosso e le sue guide, oggi lo faccio con Slow wine… Stiamo parlando delle guide piu’autorevoli , senza nulla togliere alla guida dell’Espresso di cui pure so parecchio, e vedo che le cantine che giro per lavoro, dalle Marche in giu’ isole escluse, non ne possono piu’ di richieste a pagamento. Ieri parlavo con una piccola realta’ Campana che ha ricevuto l’invito al Merano Wine Festival e non sapeva se andarci!! Questo solo a testimoniare lo stato di confusione generato dalle centinaia di richieste di adesioni, partecipazioni, affiliazioni a consorzi, fiere, manifestazioni Road tours , World tours…no, la mia opinione e’ che non si sente la necessita’ di una nuova guida ai vini Italiani. Piuttosto una serie di guide regionali , ma di quelle che spacchino l’acino in otto , divulgative ma con note che accontentino anche gli addetti ai lavori, non troppo costose e ben distribuite.
Stiamo facendo proprio quello che lei dice. Non chiediamo nulla alle aziende, le degustazioni le abbiamo fatte partecipando alle anteprime o a manifestazioni simili, io mi sono fidato dell’esperienza dei miei collaboratori e di quanto ho personalmente fatto. La guida non conterrà pubblicità di aziende, per la presentazione verrà chi vorrà e sarà solo una grande festa. Non organizzeremo “roadshow” non chiederemo bottiglie se non in casi particolari, e in ogni caso mai più di una per vino, non sei come fa qualcuno incrementando poi un mercato ilegale dove soldi “in nero” scorrono senza alcun controllo. Sto già assistendo alle reazioni sorprese di molti produttori quando dico loro che i vini li abbiamo già assaggiati a loro insaputa.
Preciso meglio. Nelle zone dove non esistono consorzi o strutture analoghe, qualche collaboratore ha richiesto campioni. Una bottiglia per un massimo di cinque vini. La questione riguarda un cdentinaio di cantine per un totale di 350/400 bottiglie che sono state tute aperte e utilizzate per le degustazioni. Nulla di fronte alle centinaia di migliaia di bottiglie che girano per l’Italia e che spesso sono utilizzate in ben altri modi.
E basta,ancooora una guida sui vini? Nun z n po kiu’. Povero vino ognuno dice la sua. A tutti i seguaci, comprate, comprate la guida tanto per capire ancora un poco. Poi comprate il vino con la bocca e il gusto di cernilli, così. … lo fate guadagnare e voi vi passate come esperti. Assaggiate personalmente il vino per capire qualcosa, fate due cose buone, la prima siete padroni del vostro palato, la seconda fate svuotare le cantine…. la cosa migliore. Saluti Peppe
Concordo in toto con Peppe! Bastaaaaaa guideeeeee. Degustate i vini cari amici e fatevi una vostra opinione. È sufficiente un bel corso di degustazione per rimanere affascinati dal mondo del vino che é immenso e fatto di gente laboriosa che ne ha le scatole piene di farsi prosciugare i conti per poter andare a questa o quella manifestazione o galá, o premiazione! Io penso che certi giornalisti e le tante vecchie volpi che girano loro intorno, con le guide cerchino solo di ritrovare il potere smarrito nel tempo. Comunque venendo invece nello specifico della Guida essenziale non ho ancora capito quale sia il criterio della recensione ovvero i vini li sceglie Cernilli e li fa poi degustare dai suoi collaboratori? Eppoi quante copie ne faranno? Do per scontato che uscirá tradotta anche all’estero per cui sarei curiosa di sapere anche dove esattamente. Per il resto certamente non la comprerò così non verranno tagliati altri alberi per eventuali ristampe. Siamo nel 2.0 e qui si parla ancora di cose cartacee! Mah!
Per fortuna un sacco di gente non la pensa come voi. E per fortuna il diritto all’informazione non sarà messo in discussione da opinioni banali, populiste e superficiali come queste. Basta con queste prese di posizione scontate, frutto solo di livore e di invidia. Io, noi, faremo una cosa utile per molti lettori, voi continuerete ad ululare al vento. Vedremo alla fine chi vincerà.
Peraltro, non stiamo chiedendo un euro a nessuno. I conti dei produttori con noi non corrono alcun rischio.
Invidia? Livore? E perché mai? Lei giudica i nostri commenti come populisti e ancor peggio come banali dando l’impressione di ritenersi il depositario della veritá assoluta. Ma mi scusi lei chi pensa di essere? Io ho semplicemente espresso un’opinione ovvero che le guide oramai sono anacronistiche! E poi mi scusi lei ora scrive ed asserisce che non chiedete un euro ai produttori come se ciò fosse un pregio ma perché ci dica prima li chiedavate? Guardi che il diritto di informazione passa anche attraverso opinioni diverse dalle sue per cui impari a rispettarle perché proprio perché diverse dalle sue hanno ragion d’essere. Personalmente rispetto il suo ben noto curriculum ma lei impari a fare altrettanto con le idee degli altri. In bocca al lupo a lei, anzi alla Mondadori, per la guida anticipandovi che in alternativa mi comprerò un bell’ebook sull’arte degli origami. Anzi glielo consiglio come cura per la sua acredine! Le anticipo giá che non risponderò ad eventuale sua replica perchè proprio questo é il bello del web! Bye bye n good luck!
Ma chi si crede di essere lei per sentenziare in questo modo, dietro una tastiera e in modo anonimo. Io non ho mai chiesto un euro a un produttore, e poi facciamola finita con quasta storia del povero produttore tiranneggiato ed oggetto di estorsioni. Chi ha voluto partecipare a manifestazioni o a roadshow lo ha fatto senza che nessuno gli abbia messo un revolver alla tempia, sa? Magari a molti certe cose sono risultate utili. Non ha idea di quanti hanno trovato importatori e possibilità di vendita proprio grazie alle famigerate manifestazioni fatte all’estero. In ogni caso, soldi per essere in guida finché sono stato al Gambero non sono mai stati chiesti, e sfido chiunque a provare il contrario. Il resto sono calunnie e infamità scritte da chi non sa un accidente. La guida Mondadori, poi, sarà anche un ebook e un app, non la comprerà lo stesso? Fati suoi. Me ne farò una ragione.
Beh se fa una app salvando alberi allora forse la comprerò ma proprio perché sono curiosa di vedere cosa avrà di innovativo.
Io di Daniele Cernilli mi fido.
Non concordo sul fatto che le Guide siano troppe. E’ proprio la pluralità di voci a garantire che il produttore non possa essere ostaggio di uno o pochi pareri.
Spesso, peraltro, i pareri coincidono abbastanza tra diverse guide.
L’unica perplessità è sulla metodologia di reperimento basata su degustazioni ed eventi. Come si farà per quelle piccole cantine che non hanno la forza di evidenziarsi attraverso questi mezzi?
Caro Catalano, alle anteprime ci sono anche, direi soprattutto piccole aziende. Poi ogni metodo ha pregi e difetti. Se scelgo di non chiedere campioni poi devo arrangiarmi in altro modo. Non impedisco, però, di mandarmi qualche bottiglia se un produttore vuole farlo. Solo che non posso garantire la pubblicazione. L’unica cosa sulla quale mi raccomando è di non inviarmi più di una bottiglia per tipo con un massimo di tre campioni.