D’Amico acquisisce Robo e porta i valori di un’azienda del Sud nel food service
di Lura Guerra
Dalle tavole casalinghe alle tavole dell’alta ristorazione. L’azienda D’Amico, presente da 50 anni sugli scaffali dei supermercati con le sue linee di sottolii, olive, cereali, legumi e verdure conservate al naturale, ha acquisito di recente Robo, storico marchio leader nella distribuzione food service. Scelta di ampliamento aziendale certo, ma anche un passo simbolico che la famiglia D’Amico ha compiuto per entrare nel secondo mezzo secolo di attività e nelle sale del fine dining. Ci spiega le ragioni di questa scelta, Maria D’Amico marketing manager della ditta.
“Un’azienda ha nella sua mission la volontà di ampliare i volumi d’affari, il portfolio di compratori, il fatturato annuale è vero; ma un’azienda come la nostra è anche portatrice dei valori che la caratterizzano e la rappresentano: la famiglia, l’abnegazione al lavoro, il senso di appartenenza al marchio dei nostri dipendenti, la tradizione nei sapori che riproponiamo con tecnologie avanzate, c’è tutto questo nei nostri barattoli che ci fanno entrare nelle case dei consumatori. Ora, acquisendo questo marchio specializzato in food service entriamo nella ristorazione dove porteremo più di 400 prodotti ed ingredienti in ristoranti, hotel, bar, paninoteche, pizzerie”.
- Un impegno che vi porta dall’abitudine di mangiare a casa alla scelta di consumare pasti fuori casa, come affronterete questo nuovo settore?
“Con l’impegno che richiede la consapevolezza di aver raccolto una sfida che ha molti significati: il passaggio da un consumer domestico ad acquirenti che si confrontano con la dimensione pubblica della trasformazione del cibo; misurarci con un contesto territorialmente diverso dal nostro, lo stabilimento si trova a Stradella nell’Oltrepò pavese in Lombardia, siamo già al lavoro con attenzione, cura, meticolosità, senza quei pregiudizi che tante volte condizionano i rapporti imprenditoriali fra Nord e Sud. In questa fase stiamo investendo nella formazione del personale, nel posizionamento strategico, nella messa a punto di un listino di referenze di qualità. Vogliamo insomma portare nel nuovo settore tutte le caratteristiche che ci contraddistinguono da 50 anni”.
- Il primo progetto in cantiere?
“Riorganizzare e promuovere la Robo Academy e farlo diventare un luogo di incontro e confronto aperto a tutti i professionisti, gli amanti e gli appassionati del patrimonio culinario italiano”.