Dall’aperitivo all’apericena
di Carmen Autuori
In origine fu l’aperitivo. Nacque circa due secoli fa a Torino, il nome deriva dal latino aperitivus (che apre) il pranzo o la cena, si trattava sostanzialmente di una bevanda amara, in genere vermouth, molto gradito allo stesso Vittorio Emanuele. Presto questo rito travalicò i confini regionali e già all’inizio del Diciannovesimo secolo Ausano Ramazzotti creò l’Amaro Ramazzotti, il primo aperitivo senza vino a base di 33 erbe, mentre in Piemonte Martini e Rossi diedero vita al Martini Bianco, Novara invece fu la patria del celeberrimo Campari, comunemente chiamato bitter. La bevanda veniva servita nei Caffè ed accompagnata da olive e salatini, ma da allora ne ha fatta di strada. Andiamo per gradi.

Apericena-decorazioni giardino
Già alla fine degli anni Ottanta il capoluogo lombardo lanciò lo slogan ‘Milano da bere’, e così tra paninari e yuppies fu tutto un proliferare di happy hour, abitudine questa che diffusasi prima tra i più giovani, presto conquistò anche gli adulti. L’happy hour consisteva oltre che nei canonici drinks, anche nell’accompagnamento ad essi di stuzzichini da mangiare rigorosamente con le mani: vola au vent, tramezzini, piccole tartine ma anche salumi e formaggi sotto forma di bocconi facevano da cornice alle bevande alcoliche ed analcoliche.
Negli ultimi anni si è assistita ad una vera rivoluzione dell’aperitivo che ha assunto le caratteristiche proprie di un pasto completo diventando, tout court, apericena, un’ occasione d’incontro informale con amici e conoscenti che può diventare anche un modo simpatico e leggero per festeggiare una ricorrenza quale potrebbe essere un compleanno, una festa di laurea e simili. Tanti sono i locali che organizzano questo tipo di evento che però assume un fascino più intimo ed elegante se, soprattutto nella bella stagione, viene organizzato a casa propria, magari in giardino se si ha la fortuna di possederne uno, ma va bene anche il terrazzo, a patto che si pianifichino gli spazi con un tavolo lungo dove verrà posizionato tutto l’occorrente, dalle bevande al cibo, e sedute sufficienti al numero degli invitati.

Apericena- centrotavola
Nel caso di un giardino andranno bene anche delle pedane in legno dotate di cuscini. Il tavolo verrà vestito con una tovaglia in stile preferibilmente rustico, cotone e canapa sono i tessuti più indicati. No alle coperture di carta o peggio di plastica. Non dovranno mancare i centrotavola di fiori freschi, magari gli stessi potranno essere usati per decorare delle gabbiette in ferro battuto o delle sportine di paglia da legare agli alberi oppure al tetto del terrazzo.

Apericena crostone con melanzane
Il buffet è l’anima dell’apericena e per questo motivo è di fondamentale importanza curarne la composizione. La prima regola da tener presente che, trattandosi di un pasto da consumare in piedi, è necessario bandire tutto ciò che richiede un tavolo e quindi tutti gli alimenti che vanno tagliati, a cominciare dalla carne.

Apericena mozzarella in carrozza
Poco adatte anche pietanze particolarmente elaborate e poco digeribili: se volete fare sfoggio della vostra arte culinaria con un sontuoso ragù, una genovese oppure un timballo organizzate un pranzo domenicale o al limite una cena.

Apericena- montanarine
Spazio dunque a taglieri assortiti di salumi e formaggi, magari impreziositi da miele o marmellate servite a parte in abbinamento con un calice di rosso fermo.

Apericena- montanare, cupola di bocconcini, brioche rustica
Molto adatti sono anche i latticini, ad esempio spiedini di mozzarelle ciliegine intervallate da pomodorini e basilico, scaglie di parmigiano o di caciocavallo, montanarine e fette di brioche rustiche, in questo caso in abbinamento con uno spumante metodo classico.

Apericena- panini al latte

Apericena- tagliere
Lasciamoci tentare anche dai sapori dell’orto, ed allora via libera a panini farciti con melanzane a funghetto, peperoni o zucchine, ma anche a verdure ripiene o bruschette di pane casereccio.

Apericena-panino con ciambotta

Apericena-scaglie di caciocavallo
Anche le insalate di cereali come orzo, grano o farro, preferibilmente servite in monoporzione, ben si prestano ad arricchire il buffet dell’ apericena, così come delle verdure in foglia ripassate in padella suddivise in piccoli vasi di vetro; insomma la scelta è ampia, basta solo mettere in moto la fantasia (e un po’ di buona volontà).

Apericena analcolico alla frutta
Gli apericena oltre che a vini e bollicine si accompagnano sempre a bevande alcoliche e analcoliche. L’offerta, quindi, deve essere varia ma è bene non esagerare, la convivialità ed il divertimento non sono direttamente proporzionali agli eccessi.

Apericena- bollicine
I cocktails più in voga per quest’occasione sono lo Spritz, il Negroni, il Mojto, il Bellini, il Daiquiri e tanti altri. Non dimenticate gli analcolici per gli astemi o per chi non gradisce l’alcol. Molto indicate sono anche le bevande a base di frutta talvolta mixate con estratti di verdura.
Scegliete una bella colonna sonora e che apericena sia.
Un commento
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Articolo stringato, ben scritto, efficace ed esaustivo.