Dal Foro dei Baroni a Franco Pepe, la lettera di addio del maitre Vincenzo Esposito


Vincenzo Esposito

Vincenzo Esposito

Vincenzo Esposito è un professionista che sta sempre sotto le righe. Non è protagonista su Facebook, è sempre molto concentrato sul suo lavoro. Lo abbiamo conosciuto e stimato in un locale a noi molto caro, il Foro dei Baroni di Puglianello di Raffaele Daddio. Un luogo del Sannio dove si sta sempre bene e dove tutti pensano ai clienti e a fare buon numeri con il locale. 
La prima e unica telefonata che mi ha fatto Vincenzo in dieci anni è stata per chiedermi se poteva pubblicare questa lettera. Come dire di no ad un gesto di signorilità, passione, eleganza d’altri tempi ormai quasi sconosciuta? Per Vincenzo si apre una fase nuova e importante, va da Franco Pepe e davvero non possiamo adesso immaginare quale sarà il destino di questo ragazzo ammaliato dal Bue Apis. Ogni orizzonte è possibile ormai.
Gli auguriamo ogni bene, a lui che non frequenta salotti ma solo sale da pranzo.

di Vincenzo Esposito

“Era l’oramai lontano 2006, vigeva ancora il cartaceo e i viaggiatori gourmet si riconoscevano per quella o l’altra famosa guida che portavano sotto al braccio… un po’ come i parigini con la baguette!
Da qualche anno avevo stappato quella famosa bottiglia di riserva di Aglianico del Taburno, che conservo ancora vuota in cameretta, a casa di mia madre, che mi ha fatto innamorare del succo d’uva,  diventato, in seguito, un pezzo importante del mio lavoro e della mia vita.
Un giorno mi fu concesso l’onore di gestire un servizio di sala con l’allora maître Pasquale Marzano e fu in quel momento che mi innamorai di un lavoro che  è diventato, definitivamente, anche la mia più grande passione.
Dopo qualche anno, le chiavi de “Il foro dei baroni” furono consegnate dal maître a questo giovane con tante ambizioni.
Certamente, senza l’aiuto di Mario e Raffaele D’Addio, non avrei potuto gestire una situazione così complessa, ma la loro caparbietà mi ha dato la forza di prendere il possesso delle mie capacità tecniche e comunicative, al punto tale da diventare un  riferimento per clienti, amici, parenti e giornalisti che si affacciano nella  piazza del paesino di provincia che io, da sempre, adoro.
Dopo tanti anni, però, è giunto il momento di affrontare una nuova avventura.
Nel 2017, sentii la necessità e mostrai di avere bisogno di nuovi stimoli che  mi avrebbero portato, ho scoperto in seguito, alla mia attuale occupazione.
Oggi ho restituito  quelle simboliche  chiavi a persone che ho fatto crescere a suon di briefing pre e post servizio. Esse hanno un valore e un peso nel mio cuore che non si può spiegare.
Auguro, quindi, al team che si è formato di ricevere  da quel ristorante in piazza  tutte le soddisfazioni che ha dato a me, nonché una costante crescita personale e professionale. Io sono, comunque, qui, pronto a dare ai ragazzi qualsiasi suggerimento e consiglio.
Ma, come dicevo, oggi ho intrapreso una nuova strada che mi riempie di orgoglio e di gioia. Dovrò, per percorrerla al meglio, affrontare un nuovo ambiente e rapportarmi ad  un gruppo di lavoro numeroso e professionale.
È un posto di cui molti di voi avranno sentito parlare, quello che si trova in una stradina affollata, vicolo S. Giovanni Battista, 3, in cui, sono sicuro, tutti siete almeno una volta(ma anche più di una) passati.
Oggi, c’è stata la telefonata con la persona che tutti, a Caiazzo, conoscono e chiamano semplicemente Franco, artigiano da tre generazioni, a cui ho detto di voler comunicare  questa notizia.
Era contento ed era d’accordo. Franco ha visto il mio entusiasmo e la voglia di portare anche il mio contributo e la mia esperienza a uno staff già molto preparato. Il mio sarà un ulteriore apporto, un valore aggiunto.
Sto già seguendo il lavoro dei ragazzi in pizzeria e mi stimola il confronto  con un gruppo numeroso che si dedica ad un servizio già ben inquadrato. Non manca nulla, si può solo aggiungere.
I nuovi obiettivi devono condurre a piacevoli sorprese e sarà la clientela a vederle e a goderne.
Non ho ancora fatto  nomi perché avrete già capito che l’artigiano di Caiazzo è Franco Pepe e io sono, finalmente, parte integrante del progetto  Pepe in Grani.
La struttura, il servizio e la pizza rendono questo posto unico. E poi c’è lui, Franco, che crede nel suo lavoro, segue il suo personale e ama la sua terra.
Da oggi,  ci sono anch’io.

Saluto e ringrazio Mario, Raffaele e tutti quelli che mi hanno supportato/sopportato in questi anni.
Lascio un pezzo del mio cuore a Puglianello e sposto la mia passione a pochi chilometri di distanza, in quel vicoletto affollato da cui arriveranno tante soddisfazioni per il futuro e io sono più che pronto  a viverle!!!”

 

Un commento

  1. Ci manco da diversi anni, ci sarò stato 4 o 5 volte e ho un ricordo di Vincenzo molto bello, cordiale, amichevole e professionale, in bocca al lupo

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