Da Zerottantuno Bella Napoli a Caserta pizza e fritti della tradizione partenopea
Da Zerottantuno Bella Napoli , Caserta
Via S. Carlo, 57
Telefono: 0823 412567
Aperto pranzo e cena. Chiuso il lunedì
di Antonella Amodio
Storia, arte, tradizione e profumi si intrecciano nel nuovo menù di degustazione: “Napoli-Caserta”, realizzato dai pizzaioli Vincenzo ed Emanuele Balbi. Otto portate, tra pizze e fritti, che fanno da ponte a 38 km, cioè la distanza tra il capoluogo e la città vanvitelliana, sede della pizzeria Zerottantuno Bella Napoli. Due gastronomie che si somigliano ma che esprimono personalità diverse e che in comune hanno le radici che affondano nella notte dei tempi.
La pizza, simbolo della cultura gastronomica italiana, che ha origini nel cuore di Napoli, la città che non solo l’ha vista nascere, ma che l’ha elevata a forma d’arte culinaria, trova in Caserta il palcoscenico di questa straordinaria preparazione. I fratelli Enzo ed Emanuele mixano culture e territori in un menù degustazione che prevede l’accompagnamento con vini e cocktail targati made in Caserta. Il richiamo alla città di Terra di Lavoro è la cornucopia presente nello stemma del comune di Caserta e che da Zerottantuno diventa il contenitore per il ragù di nero casertano e conciato romano. Una portata servita con il drink “Casertano”, che rievoca il cocktail “Americano”, preparato in questo caso con il vino casavecchia Argilla Madre di Laboris, prodotto sulle colline caiatine. Mentre, il “pagnuttiello”, il tipico panino napoletano in versione mignon, è farcito di salumi di maiale e provolone del monaco. Visto la stagione, la mela annurca è la regina della pizza “Annurca”, che i fratelli Balbi propongono condita con la mousse di guanciale, la provola dei monti, la mostarda di mele, le chips di mela annurca e il guanciale croccante.
Tra le pizze del percorso di degustazione: la “Carabiniera”, un omaggio a Francesco Pagliaro, proposta in doppia cottura (fritta e al forno) e condita con ricotta di capra aromatizzata alla ‘nduja, pomodorino confit, spianata calabra, caciocavallo cilentano, miele di melata e crumble di olive nere di Gaeta; la “Carrettiera”, un must nelle pizzerie della Campania, è presentata con una vellutata di friarielli, friarielli essiccati, salsiccia di nero casertano e provola dei monti, ed infine l’immancabile pizza “Marinara”.
Il pre-dessert è una divertente rivisitazione della limonata “a cosce aperte”, mentre la “pera e ricotta secondo Emanuele” chiude in dolcezza.
Il menù degustazione compreso di pairing costa 50,00 € e in abbinamento sono serviti il Casavecchia Argilla Madre e il Pallagrello Nero Fiore Clastico della cantina Laboris, Catrame e il Pallagrè Bianco dell’azienda Quercete. In sala, la sommelier Maria Grazia Di Maio, offre un servizio curato, mentre in cucina Sara Tessitore collabora con fritti e topping.