Da Pizza alla Brace a Livorno: e il fuoco è protagonista
di Laura Guerra
Per avere cose mai avute, occorre fare cose mai viste.
E in effetti, la pizza di Pizza alla Brace a Livorno è un unicum. Nel sapore, nella consistenza e aromaticità dell’impasto ricorda la napoletana, eppure non lo è. E’ rettangolare ma non è una pizza in teglia. La differenza comincia quando si ordina al tavolo: si può scegliere fra la brace intera o la mezza brace farcita in due gusti o massimo quattro che arriveranno già tagliati e pronti per essere condivisi.
La formula è divertente: tutti gustano vari sapori e si confrontano abbinamenti e preferenze; non è una degustazione ingessata, piuttosto un’allegra social table. I topping , oltre ai classici margherita e marinara sono una ventina e potrebbero fare un salto di qualità se si puntasse su una selezione più accurata degli ingredienti e su abbinamenti più bilanciati. Molto giusto e lodevole l’uso del pomodoro San Marzano. Sul ventaglio delle pizze proposte spiccano la Salmonata con filetti di salmone, avocado e straccetti di burrata su base bianca, la Bottarga e Patate con bottarga di Cabras, patate e bufala dop, la Parma e Grana.
Ma veniamo alla cottura davvero differente: il panetto di pasta – lievitato 48 ore – di 1 kilo e 200 grammi o 600 grammi viene steso e condito su griglie fatte di una fitta maglia di ferro, va in forno a legna per 90 secondi e poi passata su una griglia larga per un’ultima asciugatura sui carboni ardenti.
Tutto il procedimento è stato messo a punto e registrato Emilio Di Nardo di Mondragone provincia di Caserta; il format lo ha portato qui, a due passi dalla Terrazza Mascagni di Livorno, Domenico Piazza che ha in mente prossime aperture all’estero.
Il servizio è smart senza perdere niente in attenzione, gentilezza e cortesia ed è adeguato alla clientela che spazia fra giovani, famiglie e comitive.
Molto apprezzabile e al passo con i tempi la dichiarazione antispreco e l’invito in menu a portare a casa la pizza avanzata.
Il locale al primo piano di una palazzina affacciata sul lungomare livornese, pur conservando le tinte marinare del bianco e dell’azzurro, ha interni progettati e arredati in stile urban contemporaneo che richiama colori, scritte e materiali metropolitani e soluzioni creative sorprendenti come il pezzo unico del tavolo da biliardo trasformato in appoggio per i lavabi per le mani.
La cura degli interni in chiave moderna danno personalità ad un locale che propone un cibo tradizionale in un’interpretazione sorprendentemente diversa e divertente.
Pizza alla Brace Livorno
Viale Italia, 191
Aperto la sera
Tel. 0586 321204
Un commento
I commenti sono chiusi.
“nella consistenza e aromaticità dell’impasto ricorda la napoletana” (Laura Guerra)
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La pizza è croccante. È importante dirlo per far capire a chi legge quali sono le caratteristiche essenziali di questa pizza.
Si può leggere sui disegni che spiegano il procedimento di cottura.
E poi anche nei commenti su Tripadvisor dove si possono integrare altre informazioni su questa pizzeria. Sul fatto di portare a casa la pizza non mangiata su Tripadvisor c’è un’opinione diversa dall’articolo.
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Su questo blog sono l’unico a dare molta importanza alla cottura della pizza e a ribadirlo spesso.
Quindi vedo con curiosità da appassionato questa innovazione nella cottura.
Vedete di innovazioni se ne possono immaginare tante, in ogni settore: il problema è poi verificare se i risultati ottenuti sono migliori di quelli già affermati.
ALAJMO E LA PIZZA AL VAPORE.
Quando fu presentato, qui su questo blog, prima dell’apertura, il nuovo metodo di cottura A VAPORE inventato da Alajmo, espressi subito delle forti perplessità.
Poi abbiamo visto le recensioni che stroncavano la “NUOVA PIZZA DI ALAJMO”.
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Invece su questa nuova tecnica di cottura penso che potrebbe dare alla pizza degli aromi in più derivanti dal passaggio, anche se veloce, sulla brace. Ma va assaggiata.
Queste sono le prime impressioni a caldo rispetto a un’innovazione che non respingo. Ma va verificato, degustandola, se questa pizza ha qualcosa di veramente diverso e migliore (io penso sul lato aromatico) delle tantissime tipologie di pizze già presenti.
Il fatto che sia croccante non è un difetto:
non è una napoletana classica, che è la mia pizza preferità. M’incazzo se molte pizze che non sono vere napoletane vengono spacciate per esse.
E questo fenomeno è rilevante.