Cuvée Annamaria Clementi Cà del Bosco verticale 2004-1999-1995-1989-1985


Nicoletta Gargiulo con Maurizio Zanella

Una eccezionale prova di forza: organizzata dall’Ais Campania a Sorrento nel corso della quale Maurizio Zanella, affiancato dall’enologo Stefano Capelli ha presentato una bella verticale di Annamaria Clementi.
E’ passato più di un mese, frenetico, e improvvisamente spuntano gli appunti presi. Le note non sono mie, ma rubate alla splendida e professionale degustazione fatta da Nicoletta Gargiulo.
Belle bollicine, grande azienda e il solito messaggio: verso ci possono essere scorciatoie, ma per fare la storia ci vuole impegno quotidiano e dedicazione alla qualità. Qualsiasi cosa si faccia.

Annamaria Clementi 2004
Note citriche molto pronunciate, gradevoli. Floreale di ginestra. Dopo spunta lo speziato del legno molto elegante, lungo e piacevole. Chiusura minerale. Ingresso in bocca molto secco, alcol presente ma non invasivo. La morbidezza è solo accennata. La fa da padrone la freschezza, la vivace acidità e la sapidità. Un vino lungo, di grande piacevolezza. Da uve Chardonnay (la metà)e due quarti di Pinot Bianco e Pinot Nero.

Annamaria Clementi 1999
Predomina il fruttato bianco, mela e pera con una nota di arancia candita, segue albicocca. Presente anche il floreale (giglio), poi fragranza (note vaghe di pasticceria e croissant) con inizio di vaniglia. Seguono altre due note, quella erbacee (aneto e salvia) con finale minerale di pietra focaia. Ingresso secco e asciutto, con percezione maggiore di alcol. Grande freschezza, lunga e piacevole, fusa alla sapidità. Un vino di grande equilibrio. Grande personalità. Nessun dosaggio.

 

La verticale di Annamaria Clementi

Annamaria Clementi 1995
Annata calda, a differenza del 1999 che è stata fresca, le viti hanno rallentato il processo vegetativo. I temporali di agosto hanno rinfrescato la stagione. Il giallo paglierino comincia a diventare un po’ più carico. Fruttato esotico, ben fuso con sentori tostati, nocciola. Fiori bianchi (gelsomino, biancospino, di arancio), note erbacea di tiglio con una presenza di spezia più dolce. Nota più marcata di pasticceria, frutta candita. In bocca è secco e più potente. Sicuramente è più morbidezza con ritorno di cioccolato bianco e burro di cacao. Un vino cremoso e speziato anche in bocca. Ritorno del fruttato e della spezia. Buona freschezza, lungo, preciso.

Annamaria Clementi 1989
In questa annata il vino adotta il nome della madre di Maurizio Zanella. Annata particolare, con luglio e agosto molto piovosi, con molte difficoltà. Cambia la percentuale delle uve: 35% chardonnay, 35% pinot bianco e 30% pinot nero. Notevole la cremosità della spuma e delle bollicine persistenti. Colore dorato molto vivo. Entriamo nella frutta candida, limone e albicocca. Presente anche una nota di frutta secca, arachide. Poi speziatura dolce (vaniglia e zafferano), c’è burro di cacao. Nota minerale iodata, salmastra più che di pietrafocaia. In chiusura la sensazione di macchia mediterranea. Ingresso secco, grande pulizia in bocca, molto equilibrato. Caldo, fresco, morbido, intenso, persistente e fine. Un vino in cui si fondono intensità e potenza con la delicatezza.

 

Il gran finale della degustazione di Annamaria Clementi

Annamaria Clementi 1985
Annata del grande freddo in inverno, seguito dalla piovosità e poi la stagione è stata calda e siccitosa che ha stressato le piante. Qui il taglio per un terzo classico. Questo fatto dal francese André Dubois. Colore dorato, note cannella, torta di mela, cioccolato bianco. Torna il floreale del giglio accompagnata dalla nota fresca di felce e finocchietto. Si chiude con un minerale di grafite. In bocca tornano le note di pasticceria, lungo e piacevole. Vanno a braccetto il secco, il caldo, morbido, sapido, abbastanza fresco. Ancora  una note di eleganza molto affascinante.