Cuore e pancia….in provincia di Catania si può
di Marco Contursi
Chi mi conosce sa quanto io ritenga insopportabile che nel 2025, in Italia, ci siano tantissimi, sia italiani che stranieri, che hanno difficoltà a procurarsi tutti i giorni il cibo che necessita per la sopravvivenza. Basta passare nei pressi dei cassonetti dell’immondizia situati nei paraggi di un supermercato per vedere la sera quanti bisognosi, giovani ed anziani, rovistino alla ricerca di qualcosa di commestibile ed è inaccettabile che un essere umano debba cercare tra i rifiuti di che sfamarsi.
In questi casi, quando c’è la fame, quella Vera, tanti discorsi che facciamo noi addetti al settore sulla provenienza e qualità
del cibo diventano solo masturbazioni mentali da fighetti.
Il cibo, come le cure sanitarie, dovrebbero essere garantiti, sempre, a tutti, A TUTTI!!!!.
Nel mio piccolo quando ero responsabile di una condotta slow food ho cercato sempre di coniugare promozione delle produzioni tipiche e beneficenza, con raccolte di generi di prima necessità quando organizzavo cene ed eventi gastronomici, prodotti che andavano alla mensa locale della parrocchia.
E il pensiero di quanto cibo si butti ogni giorno, in ristoranti, paninoteche, pizzerie non mi fa dormire la notte, cibo buono, pensiamo ai fritti di una rosticceria che però non possono essere venduti il giorno dopo e finiscono nel bidone.
Ma qualcosa si può fare, ed una bella storia in tal senso viene da Motta Santa Anastasia, e l’ho scoperta da un post su facebook, capitato per caso sotto i miei occhi e che ho subito approfondito, contattando, i diretti interessati, Marco e Francesca. Qui, in provincia di Catania, due ragazzi, da poco genitori di due splendidi bimbi, hanno aperto una paninoteca mobile su un furgone. Uno di quelli che spesso vediamo per strada che sfamano i clienti, soprattutto giovani, fino a tardi. Ma Marco e Francesca hanno il cuore grande e hanno pensato ai meno fortunati, con un annuncio su facebook che ha attirato la mia attenzione. Preciso subito che non mi hanno voluto mandare foto del furgone perché non vogliono che un gesto di disinteressata generosità si tramuti in una trovata pubblicitaria, e pure per averne una loro ho dovuto insistere.
In pratica, ogni giorno a fine serata, regalano tutto quello che è avanzato delle loro preparazioni e che invece sarebbe finito nel bidone o riutilizzato il giorno dopo, come fanno tanti.
Ci racconta Francesca: “Abbiamo aperto il nostro camion dei panini poche settimane fa, investendo tutto quello che avevamo, come tanti altri anche noi abbiamo avuto momenti difficili e sappiamo che vuol dire la fame senza vergogna e quindi sappiamo bene cosa significa avere bisogno. Come si sa qui a Catania siamo pieni di camion dei panini ma quasi tutto quello che resta viene gettato e noi invece abbiamo pensato di aiutare il prossimo con quello che rimane la sera, il tutto sempre fatto in giornata e anche un po’ di pane fresco come si dice a Catania il pane non si nega a nessuno e perciò abbiamo preso l’iniziativa di donarlo a chi ne ha bisogno senza chiedere nulla in cambio, il nostro intento non era farci pubblicità come alcuni hanno scritto, ma è un gesto fatto col cuore, in realtà non avremmo mai immaginato di ricevere tanti complimenti e che il nostro post fosse visto da così tante persone, questo ci ha scaldato il cuore e l’anima, spero che anche altri come noi possano fare questa iniziativa così da esserci meno spreco possibile e di aiutare chi ha bisogno”.
Già, le belle iniziative vanno raccontate, sperando che qualcuno le emuli a sua volta, e se tutti coloro a cui avanza del cibo (ristoranti e pizzerie in primis, supermercati, rosticcerie a seguire), invece di buttarlo lo donasseroai meno fortunati, sarebbe una cosa bellissima, si eviterebbero sprechi e si aiuterebbe concretamente chi la vita ha buttato a terra.
Basta poco, che ce vo?
Basta fare come Marco e Francesca e se è vero quello che mi disse un amico imprenditore che le persone buone di cuore sono anche brave nel loro lavoro, allora i panini di Marco e Francesca devono essere super e appena scendo di nuovo a Catania per lavoro, passo a mangiarmene uno in via Giubileo 2000 (piazza mercato) a Motta Santa Anastasia, e dovrebbero farlo tutti quelli di Catania e dintorni, perché chi fa del bene, disinteressato, merita un premio, anche perché sono giovani e stanno costruendo il loro futuro con tanti sacrifici.
Per ora, cari Marco e Francesca, accontentatevi del mio plauso: BRAVI BRAVI BRAVI!!!
Avremmo bisogno di migliaia di persone come loro.
Già, un piccolo gesto fatto da tanti e il mondo sarebbe migliore davvero