Cruna DeLago 2012 Falanghina dei Campi Flegrei doc
LA SIBILLA
Uva: falanghina
Fascia di prezzo: da 5 a 10 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio
Se dovessi dire qual è stata la cosa più bella delle bevute campane risponderei subito le emozioni che mi hanno regalato le bottiglie dimenticate. La scoperta della evoluzione è l’elemento dirimente sulle potenzialità inespresse di gran parte del territorio campano proprio alla luce di quello che accade nei distretti vitivinicoli mondiali più importanti dove il tempo di attesa vale quanto, se non più la materia prima. O, meglio, la grande materia prima rende possibile una attesa fruttuosa.
Un po’ come quando conosci una persona, all’inizio vedi quello che lei ti vuol far vedere e per quello a cui è preparata. Poi il tempo regala la sua misura vera, il suo valore, e ti procura soddisfazioni o, anche, delusioni. Nessuno, infatti, per quanto in gamba, riesce a tenere una maschera per sempre, è solo questione di pazienza, di tempo di attesa.
Esattamente lo stesso succede con il vino. Se lo sai aspettare ti può deludere o esaltare. Questa 2012, ricca, idrocarburica, minerale, con frutta a polpa bianca austera e ficcante, è stata una vera consolazione l’altra sera da 13 Salumeria dove l’ho portata per berla su due nuovi primi piatti, un mischiato potente alla Nerano con battuto di gambero e un riso di pasta alla rapa rossa.
La Falanghina di Vincenzo si è comportata perfettamente e la bottiglia, primo serio indizio, è finita rapidamente. L’ennesimo esempio delle buone potenzialità di questo vino bianco napoletano che nasce nella terra frullata dai suoi cento vulcani, dove la vite coltivata a ridosso delle mura romane è il simbolo di una dignità territoriale offesa dall’abusivismo ma ancora ferma e forte.
Un piccolo grande vino. Di più: imperdibile.
Sede a Bacoli, via Ottaviano Augusto, 19. Tel. 081.8688778. www.sibillavini.it. Ettari: 9,5 di proprietà. Bottiglie prodotte: 65mila. Vitigni: piedirosso e falanghina.