Costa d’Amalfi Furore Bianco Fiorduva Doc 2016 Marisa Cuomo
di Enrico Malgi
Per un evento familiare molto speciale festeggiato al Ristorante Il Ghiottone di Maria Rina a Policastro con un sontuoso pranzo a base di pesce ho pensato bene di abbinare due eccellenti bottiglie di vino bianco campano prelevate dalla mia cantina: Fiorduva 2016 di Marisa Cuomo ed Andrea Ferraioli e Pietraincatenata 2013 di Maffini.
Cominciamo col Fiorduva, che è composto da un blend di Ripoli al 40% e poi Fenile e Ginestra in parti uguali, tipici e rari vitigni della Costiera Amalfitana. Maturazione in vetro e legno per alcuni mesi e poi elevazione in vetro. Tasso alcolico di quattordici gradi. Prezzo in enoteca intorno ai 50,00 euro.
Alla vista si presenta un colore giallo paglierino luminosamente giovane. Il sensitivo bouquet si apre al naso come una rosa in sboccio, rilasciando subito fecondi, ampi, eterogenei e spaziali profumi. L’incipit è oggetto di estasiate fragranze fruttate indigene ed esotiche, che salgono su fino alla soglia del cervello. Credenziali floreali e vegetali dei Monti Lattari, insieme ad afflati speziati, terziari ed idrocarburici pervadono ancor di più le narici. In bocca esordisce un sorso etereo come un rosso di vaglia, straordinariamente voluminoso, complesso, esplosivo e seducente e che sa esprimere poi una cadenza oltremodo morbida, acida, elegante e godibile. Longevità ancora tutta da scoprire. Finale imperiale. Su piatti di mare, naturalmente, ma anche di terra senza pomodoro va sempre bene.
Scheda del 13.09.2018
Eccolo qui il vino mitico, emozionante e straordinario ricercato in tutto l’universo, inseguito da ogni amatore, esaltato dagli esperti ed oggetto di desiderio di tanti anonimi bevitori. Vino unico e famoso, ricco di premi e di riconoscimenti.
Vediamo allora come si presenta questo millesimo 2016, confezionato come al solito con uve surmature. Il colore è sintomatico: vivace, allegro e giallo splendidamente camomilloso. Il naso aspira un bouquet estremamente affascinante, ricco di una concentrazione di profumi eterogenei e di traboccante personalità aromatica. Nuances agrumate della Divina Costiera fanno da apripista alle evoluzioni odorose di albicocca, di mandorla e di fragranze tropicali. Fittezze floreali di gelsomino e di ginestra. Pervasivi aromi di frutta candita, di capperi selvatici, di rosmarino, di salvia e di timo. Pregnanze mielose, minerali, sapide e speziate. Lievi sentori di idrocarburi. Sorso espansivo, morbidamente carico, polposo, masticabile, grasso ed opulento. Appeal seducente. Slancio finale stilisticamente perfetto e lungo. Da conservare ancora per altri 10-15 anni se ci si riesce a resistere! Con che cosa lo abbiniamo? Fate voi. Per me, a parte i piatti di carne rossa, si può associare con tutto, compresa la pasticceria secca. Oppure si può centellinare piano piano come un rosso invecchiato, ascoltando musica classica in sottofondo!
Sede a Furore (Sa) – Via G.B. Lama 16/18
Tel. 089 830348 – Fax 089 8304014 – Cell. 333 4313667
[email protected] – www.marisacomo.com
Enologo: Andrea Ferraioli con i consigli di Luigi Moio
Ettari vitati: 30 – Bottiglie prodotte: 120.000
Vitigni: Aglianico, Piedirosso, Falanghina, Biancolella, Ripoli, Fenile e Ginestra.