Corrado Scaglione ospita la pala romana del Maestro Simone Calore, il Maestro di fassona Sergio Motta e l’anteprima nazionale di Chimay Barrique
di Marco Galetti
Come si piazzerà quest’anno a 50TOPPIZZA Corrado Scaglione, quarantaseiesimo nella precedente edizione… io che sono di parte e non faccio testo non mi pronuncio, nella sala capitolare il profumo di zolfo e d’incenso lascia il posto a quello altrettanto inconfondibile e un po’ meno sacrale di marinara e margherita, chi ha voce in capitolo estrarrà il numerino magico che assegna la posizione d’arrivo dopo un anno di fatica tra le fiamme, dell’Inferno non voglio dire e se il Paradiso può attendere, attenderemo anche noi la classifica aggiornata, intanto qualche immagine in didascalico di recenti incontri ravvicinati del terzo tipo con le creazioni di questo tipo qua sotto che spero trovi spunto, coraggio in staccata e aderenza al disciplinare per mangiarsi qualche avversario:
Corrado Scaglione, città della pizza, come si evince il calore del forno è motivo di sfida, il caldo gli fa un baffo, saranno le birre trappiste di Chimay…
Calabrese, pomodoro San Marzano DOP, fior di latte di Agerola, nduja, grana padano, basilico, olio evo italiano
Meeeee, passata di pomodoro giallo da serbo, pomodorino rosso confit, capperi, alici di Cetara, olive taggiasche, basilico, origano, olio EVO italiano
Lipen, dettaglio della mia marinara
Base soffice di grano duro con fave fresche, pecorino a lamelle e limoni canditi, abbinamento Chimay Doreé
La Chimay Doré, La Chimay è un’autentica birra trappista, nel mondo sono solo 12 i birrifici trappisti autorizzati a sfoggiare il logo esagonale che garantisce al consumatore tre cose essenziali: la birra è prodotta all’interno di un’Abbazia Trappista, l’intero processo produttivo si svolge sotto il diretto controllo dei monaci, i ricavi di questa attività devono essere utilizzati dall’Ordine per le necessità della comunità monastica e per opere di bene e fini caritatevoli.
Partenope, la nuova ricetta di pizza napoletana con solo verdure di stagione, abbinamento Chimay Doreé
Ci fossero dubbi
Lipen, uno scorcio del locale di Corrado
Tramonti brianzoli dal Lipen
Una parte dello Staff dell’Enosteria Lipen
Il Maestro Simone Calore e la sua compagna, a loro il merito delle sottoelencate pizze in pala romana preparate, in collaborazione con lo staff del Lipen, per i pochi fortunati di una serata da ricordare che ha beneficiato anche della sanguigna presenza di Sergio Motta
Il carpaccio di fassona (della pregiata macelleria di Sergio Motta) marinato nella Chimay Triple, crescenza montata, bruscandoli e nocciole tostate, sulla pizza in pala romana classica, abbinamento Chimay Premiere
La Chimay Premiere
Pizza in pala romana, bufala campana DOP, asparagi bianchi e verdi a julienne appena scottati, guanciale di maiale stagionato da Sergio Motta, punte d’asparagi a lamelle crude, uovo di quaglia, salsa di Grana Padano e grué di cacao, abbinamento Chimay Premiere
La ciccia di Sergio Motta
Sergio Motta che non ha bisogno di presentazioni
Corrado in versione io mi abbronzo così…
Corrado in versione: gradite un assaggino…
Il mio primo assaggino, se dico primo un motivo ci sarà…
Pizza in pala romana, fiordilatte, crema di piselli alla mentuccia, zeste di limone su tagliatelle di seppia cotte a bassa temperatura, caviale di nero di seppia e germogli di pisello, abbinamento Chimay Triple
La Chimay Triple
Pastiera tre punto zero, gelato di pane con notevolissima mousse di ricotta e fiori d’arancio, canditi d’arancia e streusel al grué di cioccolato e mandorle, abbinamento Chimay Barrique
La Chimay Barrique, in anteprima nazionale esclusiva al Lipen
Le due casse da sei dopo il viaggio Belgio-Brianza solo andata, in secondo piano un collaboratore di Corrado che dovrebbe stare in primo piano insieme alle birre, Ivan Bellardita, ora capisco perché oltre alle pizze c’è di più, quando il personale è di livello, il livello qualitativo di una serata si alza, non dobbiamo stupirci quindi se l’affluenza alle urne, pardon, al locale sulle colline brianzole è sempre massima, allerta dunque se vedete un’insegna come quella qui sotto, fermatevi senza ombra di dubbio, ombre ce ne sono ben poche
Lipen insegna, cosa ci insegna questa parabola:
essenzialmente una cosa, che posizionarsi ai vertici non è da tutti, rimanerci migliorandosi, chiedendo l’aiuto da casa a impegno, passione, forza interiore e spirito di gruppo è cosa per pochi, al Lipen lo stanno facendo, Corrado, dall’ultima volta ha cambiato lenti e montatura, eppure ci vede ancora lungo, dove per lungo intendo di persona che guarda avanti senza fermarsi ad uno sguardo rassicurante e condominiale, uno comodo sguardo dal balcone pago del primo cornicione alveolato che gli ha dato successo, insomma si sta facendo il mazzo, di margherite…
LIPEN
Via Paolo Taverna Conte 114
Canonica MB
www.lipen.it/