Consorzio Mozzarella di Bufala, Domenico Raimondo nuovo presidente


Domenico Raimondo

VOTATO ALL’UNANIMITÁ DAL CDA

La scelta nella riunione di insediamento del nuovo board

 Caserta, 22 luglio 2011 – Domenico Raimondo è il nuovo presidente del Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop.

Quarant’anni, salernitano, quarta generazione di “mastro casaro” e titolare del caseificio Mail di Bellizzi, Raimondo è stato eletto all’unanimità nel corso della riunione di insediamento del nuovo Consiglio di amministrazione, costituito l’8 luglio scorso, e resterà in carica per il prossimo triennio. È il più giovane presidente nei trent’anni di storia del Consorzio di Tutela.

Due i vicepresidenti, come previsto dallo Statuto: Antonio Petrella per la componente degli allevatori e Vito Rubino per quella dei trasformatori.

Sposato con una figlia, Domenico Raimondo ha una passione per la politica e l’equitazione. Nell’ultimo decennio ha ricoperto ininterrottamente l’incarico di vicepresidente del Consorzio.

“Continueremo il lavoro avviato dal mio predecessore, Luigi Chianese, e insisteremo sulla strada del cambiamento per rendere il Consorzio più efficiente e autorevole. Sono il presidente di tutti e ringrazio i componenti del cda per il voto unanime che mi hanno accordato. Mi auguro che la mia elezione serva a chiudere definitivamente le pagine del passato, fatte di divisioni e debolezza”, commenta Raimondo.

“Nell’ultimo anno – aggiunge – abbiamo compiuto scelte storiche, innanzitutto garantendo la rappresentanza dell’intera filiera all’interno del nostro organismo, con l’ingresso per la prima volta degli allevatori. Siamo così riusciti a gettare le basi per poter affrontare tutte le sfide che ci attendono.

La mia presidenza intende caratterizzarsi per il massimo impegno nella tutela della qualità ed eccellenza della mozzarella di bufala campana Dop e per una più incisiva collaborazione con le istituzioni. Il Consorzio deve essere riferimento imprescindibile per tutti i soggetti del settore, capace di dare risposte immediate e di riservare il massimo rigore contro frodi, imitazioni e ogni forma di illegalità e di attacco che frena le straordinarie potenzialità del prodotto che tuteliamo”.

“Il messaggio che oggi lanciamo alle istituzioni – fa sapere Raimondo – deve essere chiaro: il Consorzio vuole giocare un ruolo da protagonista nell’ambito della politica agricola del Paese, perché rappresenta un territorio vasto e un settore ben saldo dell’agricoltura nazionale”.

Per il neo-presidente quella dei controlli e della sicurezza del prodotto rappresenta la sfida numero uno da vincere, “perché – sottolinea – tocca il cuore della nostra missione: la tutela dei consumatori e la qualità del prodotto. I controlli non solo si stanno già moltiplicando, ma ci vedono fare da battistrada in Italia in una politica nuova su questo fronte, fatta di sinergia, come dimostra l’intesa raggiunta con il Consorzio dell’Asiago relativa alla possibilità di effettuare controlli sui rispettivi prodotti”.

Al termine della riunione del Cda, si è insediato anche il Comitato Paritetico, composto da Giancarlo Francia, Pasquale Colangelo e Antonio Sorrentino per i caseifici (supplenti Marco Di Bari e Alfonso Cutillo), Letizia Gallipoli, Guido Coppola e Giuseppe Polito per gli allevatori (supplenti Giuseppe Antico e Raffaele Romano).
Il Comitato Paritetico è guidato dal direttore del Consorzio, Antonio Lucisano, ed è l’unico soggetto abilitato a presentare proposte di modifica allo Statuto e al Disciplinare di produzione, tema fondamentale per tenere nella giusta considerazione le mutate esigenze del mercato e per dotare il Consorzio dei regolamenti necessari ad operare con maggior efficacia su diversi temi strategici per il futuro di questo importante prodotto.

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Il Consorzio di Tutela – Costituito nel 1981, ha reso possibile l’ottenimento e la registrazione della denominazione di origine, necessaria alla tutela del prodotto. È il solo organismo riconosciuto dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali per la tutela, vigilanza, valorizzazione e promozione della DOP Mozzarella di Bufala Campana.

DOP – È l’unica mozzarella in commercio ad aver ottenuto il riconoscimento europeo della DOP. Il disciplinare di produzione – approvato sia dal Ministero Italiano dell’Agricoltura sia dall’Unione Europea – prevede l’utilizzo di solo latte intero di bufala – oltre al caglio e sale – proveniente da allevamenti presenti nella tradizionale zona di origine (centro-Sud Italia: Campania – province di Caserta e Salerno, parte della provincia di Napoli e Benevento -; Lazio – comuni delle province di Latina, Frosinone e Roma -; Puglia -piccola parte della provincia di Foggia; Molise -il Comune di Venafro-). Nel 2010 sono state prodotte circa 36.000 tonnellate di Mozzarella di Bufala Campana, di cui il 20% esportato. Le province di Caserta e Salerno rappresentano circa il 90% della produzione certificata nell’intera area DOP. I numeri della DOP (dati 2010): Caseifici certificati 127, Produzione DOP ca. 36.000 t., fatturato alla produzione ca. 300 milioni di euro, fatturato al consumo ca. 500 milioni di euro, addetti compreso indotto 20.000 unità.