Coniglio all’uva


Coniglio all’uva @credit Domenico Catapano

Di Carmen Autuori

Il consumo della carne di coniglio appartiene prevalentemente alla cultura contadina in quanto per molto tempo considerata una carne di seconda scelta, forse perché molto magra, tanto che in passato il coniglio non veniva venduto, ma regalato – al pari delle frattaglie – a chi acquistava tagli più pregiati.

Fortunatamente c’è un’inversione di tendenza in tal senso, complice la maggiore attenzione ad evitare il consumo di alimenti particolarmente grassi.

Tante sono le ricette regionali che vedono protagonista questo animale soprattutto in Liguria, nell’entroterra toscano e nelle zone montuose della Sicilia.

In Campania celebre e gustosissimo è quello all’ischitana che ha come protagonista il coniglio di fossa, Presidio Slow Food. Si tratta, sostanzialmente, di conigli allevati allo stato semibrado in delle buche (fosse) che si nutrono esclusivamente di erbe spontanee.

In genere è una carne che va cucinata in umido, proprio per la quasi assenza di parti grasse, e arricchita di aromi siano essi quelli delle erbe mediterranee come timo e maggiorana nel caso del celeberrimo coniglio dell’Isola Verde oppure da spezie.

La ricetta che segue vede la presenza dell’uva da tavola, sia bianca che nera, che contribuisce ad arricchire il gusto del piatto esaltandone, senza prevaricazione alcuna, il gusto delicato.

 

Ricetta di Carmen Autuori

  • Tempo di preparazione 1 ora e 20 minuti
  • Tempo di cottura 59 minuti
  • 0.0/5Vota questa ricetta

Ingredienti per 4 persone

  • 1 coniglio da circa 1,5 kg tagliato a pezzi non troppo piccoli
  • 2 bicchieri di vino bianco
  • ½ cipolla
  • Amido di mais
  • 80 g di burro
  • 1 cucchiaio di olio d’oliva
  • Brodo vegetale
  • 2 grappoli medi di uva da tavola (bianca e nera)
  • Sale
  • Pepe
  • 1 pizzico di noce moscata (se gradita)

Preparazione

Marinare il coniglio in pezzi in una soluzione composta da un bicchiere di vino bianco ed uno di acqua per almeno 2 ore.
Nel frattempo, rosolare a fuoco dolce la cipolla tagliata a velo con il burro ed il cucchiaio d’olio.
Asciugare bene con la carta assorbente i pezzi di carne, passarli nell’amido di mais e lasciarli rosolare nel condimento.
Sfumare con il restante vino bianco, salare, pepare, aggiungere la noce moscata (facoltativa) coprire e lasciar andare per circa un’ora o, almeno, fino a quando la carne risulterà tenera.
Qualora ce ne fosse bisogno, aggiungere qualche cucchiaio di brodo. A questo punto unire alla preparazione i chicchi d’uva, amalgamare il tutto delicatamente e servire il piatto caldissimo.