Come fare il torrone al cioccolato: la ricetta perfetta
Come fare il torrone al cioccolato?
di Marta Raffone
La nostra nuova condizione ci sta costringendo a fare i conti con qualcosa di nuovo e di inatteso, direi quasi sorprendente: la voglia di autenticità. Abbiamo notato tutti, su ogni piattaforma possibile, lo spopolare di video e foto di pani deliziosi, torte goduriose e preparazioni tra le più ardite. Questo ritorno alla materia è un bisogno di operosità che appartiene all’uomo più di quanto egli non abbia voluto ammettere fino a ora e che emerge con una potenza dirompente attraverso meravigliose alchimie culinarie. L’Italia, ridestatasi dal torpore digitale, ha iniziato a non rinviare quei progetti culinari che “scrollava” stancamente tra i contenuti dei social network. Quella modalità di visione passiva che ci si illudeva potesse compensare la mancanza della pratica, in questo momento, non basta più perché ci si trova a disporre, nuovamente, del tempo. Certo, a nessuno piace rimanere barricati in casa, terrorizzati da un virus insidioso, ma la positività che caratterizza la nostra gente sta creando consapevolezze meravigliose. Si scoprono competenze nuove e talenti fino questo momento sopiti. All’improvviso, è come se tutti avessero smesso di dire “vorrei fare” e avessero effettivamente iniziato a fare.
I più pignoli tra noi, quelli che seguono le rigorose linee guida delle scuole ufficiali, sanno che è proibito abbinare il vino al cioccolato. Ma esistono delle eccezioni. Una vellutata eccezione che raccomanderei per questo corposo e voluttuoso dessert è il Recioto della Valpolicella. A un esame visivo, la trasparenza è davvero ridotta al minimo e il colore varia dal rosso rubino intenso, fino al granato, per poi arrivare all’apice della maturazione con un tono più decisamente aranciato. Il Recioto della Valpolicella ha un bouquet aromatico complesso, con sentori floreali e fruttati come viola appassita e frutta matura, quasi confettura, a bacca nera e rossa e sentori speziati, con note di vaniglia, cioccolato e tabacco. Al palato, oltre a una straordinaria morbidezza, si percepisce una certa astringenza che però, nel complesso, viene molto mitigata creando un contrasto armonico e piacevolissimo.
François de La Rochefoucault diceva: “Amate il cioccolato fino in fondo, senza complessi né falsa vergogna perché, ricordate: senza un pizzico di follia non esiste uomo giudizioso”.
Ricetta di Marta Raffone
Ingredienti per 4 persone
- 400 g di crema Gianduia
- 350 g di cioccolato fondente
- 150 g di nocciole
- 125 g di cioccolato fondente (per copertura)
Preparazione
Spezzettare il cioccolato fondente da utilizzare per la copertura esterna in una ciotola e scioglierlo a bagnomaria. Versare metà del cioccolato sciolto in uno stampo, tenendo l’altra metà ancora a bagnomaria a fiamma bassissima. Stendere in maniera uniforme il cioccolato su tutte le pareti dello stampo, e farlo a riposare in frigo per 10 minuti. A questo punto, versare nello stampo l’altra metà del cioccolato sciolto, sempre in maniera uniforme, e porre nuovamente lo stampo in frigo, a riposare per 30 minuti così da far indurire le pareti esterne di cioccolato.
Sciogliere in un’altra ciotola il cioccolato fondente da utilizzare per il ripieno. Farlo raffreddare per qualche minuto, poi unire la crema gianduia e le nocciole (rigorosamente intere), mescolando per bene fino ad amalgamare il tutto. Versare la crema nello stampo e lasciar riposare in frigo per 4 ore, per consentire al torrone di solidificarsi. Togliere il torrone dal frigo e capovolgerlo su un piatto da portata. Attendere qualche minuto e servire.
Vini abbinati: Recioto della Valpolicella