Colle Santa Mustiola: uno straordinario Sangiovese toscano fuori dalle denominazioni
di Maurizio Valeriani
Fabio Cenni, medico di professione e personaggio eclettico, decide negli anni ’90 di dedicarsi alla viticoltura nei possedimenti di famiglia a Chiusi, e si mette all’opera per cercare le soluzioni migliori.
Accortosi della presenza di una tomba etrusca nella sua proprietà, gli viene la straordinaria idea di riportarla alla luce scavando all’interno di essa per realizzare la sua cantina, in modo da ottenere una temperatura ideale per i processi di vinificazione.
Gli studi realizzati, portano poi alla luce la presenza tra le vigne di 28 cloni diversi di sangiovese diversi, di cui 5 pre-fillossera.
Da qui si parte per una fantastica esperienza, che porta oggi l’azienda ad essere conosciuta per il suo straordinario sangiovese, uno dei pochi ad essersi affermato fuori dalle zone storiche delle denominazioni toscane.
5 ettari vitati su terreni pleocenici, fondali marini con depositi alluvionali e medio impasto ciottoloso e circa 18 mila bottiglie sono i numeri di Colle Santa Mustiola, che si serve della consulenza enologica di Emiliano Falsini.
Le parole d’ordine nell’assaggio dei vini sono eleganza e complessità.
Così partendo dal sorprendente rosato IGT Toscana Kernos 2014 (sangiovese 100%) ci si rende subito conto della stoffa della gamma aziendale: sapido avvolgente, strutturato, minerale, ricco e speziato, di grande materia.
Il Vigna Flavia 2010 – (IGT Toscana sangiovese;97% sangiovese 3% colorino), che rimane 24 mesi in botti di rovere di Slavonia da 20/30 HL e affina 12 mesi in bottiglia, è già un piccolo gioiello di equlibrio, finezza e bevibilità, con note speziate, e finale floreale e di piccoli frutti di bosco.
Il Poggio ai Chiari (IGT Toscana Sangiovese;100% Sangiovese) è il top di gamma dell’azienda ed il motivo è evidente.
Partiamo dalla Vinificazione: 40 giorni di macerazione di cui 25 a cappello sommerso e fermentazione malolattica spontanea 48 mesi in barrique e parte in botti di rovere di Slavonia da 20HL + Successivo affinamento in bottiglia per 24 mesi.
Vi raccontiamo della verticale di Poggio ai Chiari, che Fabio Cenni ci ha generosamente proposto:
Poggio ai Chiari 2008: nonostante la evidente gioventù, la qualità del tannino, la sapidità, l’ampiezza e la ricchezza mettono in risalto un vero e proprio fuoriclasse di sangiovese, che tra qualche tempo darà il meglio di sé;
Poggio ai Chiari 2007: in un’annata calda mantiene eleganza e freschezza, con note di frutti rossi e fiori (viola) e chiusura di tabacco ed ucalipto; complesso e a tutto tondo;
Poggio ai Chiari 2006: meno strutturato del precedente, ma di grande finezza, con tannino levigato e toni di macchia mediterranea e lampone, lascia una bellissima scia sapida;
Poggio ai Chiari 2005: una grande olfattiva, che va da sensazioni di mora a toni di rabarbaro, da pepe bianco a erbe aromatiche, fa da preludio ad una beva profonda, fresca e di lunghissima persistenza. Un grandissimo sangiovese;
Poggio ai Chiari 2004: note scure e toni eterei introducono una gustativa caratterizzata da precisione e rigorosità. Un vino da aspettare con pazienza e fiducia.
Azienda Agricola Colle Santa Mustiola è in via delle Torri, 86/a Chiusi (Si) Tel. 0578.20525 www.poggioaichiari.it – [email protected]