Codice Vino con Riccardo Cotarella


Codice Vino

Codice Vino

di Marina Betto

Il Montepulciano d’Abruzzo Torrepasso, il Solante Rosé da uve  Cerasuolo d’Abruzzo, la Passerina Coda D’Oro, il Tegèo Pecorino questa la scacchiera di bottiglie di Codice Vino nate per far emergere nella loro purezza questi vitigni in terra d’Abruzzo. Dalla collaborazione di Valentino di Campli Amministratore Delegato di Codice Vino Azienda Agricola con l’Enologo Riccardo Cotarella e il Prof. Attilio Scienza si è voluto così  dare risalto alla viticoltura della regione che da sempre crocevia di genti porta con se una miscellanea di anime e d’identità. Lo stesso paesaggio abruzzese è sia marino che montano, collinare, freddo e nevoso e risplendente di sole. Queste sfaccettature climatiche e territoriali se sono una ricchezza non aiutano a identificare in un solo prodotto ciò che esprime la regione dal punto di vista vitivinicolo cosa che crea una difficoltà. I vitigni coltivati in Abruzzo sono anche quelli delle regioni confinanti la Toscana con i suoi Trebbiano e Sangiovese e Montepulciano, le Marche con la Passerina e il Pecorino, la Puglia che ha fatto conoscere il Bombino Bianco e la Cococciola. La zonazione del territorio e la viticoltura di precisione così come  la grande esperienza enologica padroneggiata dai protagonisti di questo progetto ha permesso di fare un primo grande passo avanti per i vini abruzzesi aggiungendo la capacità di interpretare l’annata e  le caratteristiche delle singole vigne di Codice Vino, cento ettari di territorio in provincia di Chieti. I vitigni scelti per dare vita a tutto questo sono nobili ed espressivi e vogliono instradare il consumatore verso la conoscenza del territorio che dal mare porta alle vigne fino alle pendici della Majella. “Nei vini –  racconta Riccardo Cotarella – ho messo tutta la mia esperienza cercando di sottolineare sempre l’equilibrio, l’eleganza, mettendo in risalto la freschezza con la giusta struttura e concentrazione orientandoli tutti verso l’invecchiamento. Della linea Codice Oro  Tegeo 2018 DOP Pecorino Superiore ha un carattere impetuoso, grande colore definito e splendente profuma di cedro dolce e maturo e frutta tropicale, la bocca è golosa, profonda e saporita con grande persistenza. Coda D’ Oro 2018  Passerina Superiore 13%vol. offre al naso sensazioni di frutta tropicale e spiga di grano maturo, cedro, camomilla. Il sorso è sorretto da ottima acidità che fa salivare un vino che comunque è complesso e non semplice  ma dalla piacevolezza immediata. Solante 2019 Rosé DOP è un Cerasuolo d’Abruzzo soave e delicato propone ciliegia, fragola, litchi,  rosa, pepe rosa, lampone, fiori boschivi come il ciclamino.

Solante 2019 Rose' DOP da uve Cerasuolo d’Abruzzo

Solante 2019 Rose’ DOP da uve Cerasuolo d’Abruzzo

Questo bouquet  olfattivo è molto preponderante e fa parte della sua piacevolezza unita alla pulizia e nitore nel sorso. Torrepasso 2017 è un Montepulciano d’Abruzzo con profumi netti di ciliegia e spezie, nota balsamica e di cioccolato. Il vitigno è stato utilizzato come correttore di altri vini per tanti anni e l’evoluzione e il tempo ha portato a scoprire le potenzialità di quest’uva generosa un po’ come è stato per il Sangiovese. Ancora poca profondità in questa bottiglia che probabilmente soffre l’annata ma che comunque sa essere coinvolgente proprio nelle sue piccole defaillances risultando infine un vino vellutato che profuma di rosa, sottobosco e di resina.

Torrepasso 2017 Montepulciano d’Abruzzo

Torrepasso 2017 Montepulciano d’Abruzzo

Le bottiglie destinate al canale HORECA  rappresentano una piccola rivoluzione anche dal punto di vista del costo; portano sull’etichetta un sigillo la Presentosa che è un antico gioiello, un sigillo sentimentale che si scambiavano gli innamorati, un simbolo antico che diventa moderno a confermare l’eterno amore per la terra d’Abruzzo.

Codice Vino Srl
Località Caldari Stazione S.N.C. 66026 Ortona, Chieti, Italia
Tel.085 9031342    [email protected]

Un commento

  1. Sinceramente non sapevo che il Montepulciano d’Abruzzo vinificato in rosa diventasse un’uva a se.Scherzi di questa estate canicolare arrivata senza preavviso e senza il classico acclimamento primaverile purtroppo negato e ciò ,come si dice a Roma,ha un po’ tutti sciroccato ma al di queste banali precisazioni l’accoppiata Cotarella prof Scienza è una garanzia di qualità a trecento sessanta gradi e i frutti si vedono già.Buona estate e ricordate di bagnare il corpo ma anche il gargarozzo FM

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