Coda di Volpe 2008 Irpinia doc
MANIMURCI
Uva: coda di volpe
Fascia di prezzo: da 1 a 5 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio
Carattere e pulizia. Molto economico. Insomma, un piccolo grande vino. Sempre mi è piaciuto il bianco dell’azienda fondata nel 2002 e portata avanti da Carmine Aliasi, uno dei pochi in Irpinia che va avanti e indietro per l’Italia e l’Estero senza aspettare che qualcuno bussi in azienda per comprare vino. L’incontro con Antonio Pesce ha tonificato la produzione verso note tipiche e caratteristiche: avrete così vini precisi, identitari, davvero molto buoni. Grande il Taurasi Poema, da aspettare con pazienza, buoni il Fiano e il Greco. Di successo il Rossocupo.
Questo Coda è uno dei venti vini vini che ho scelto per la festa di compleanno di mia sorella applicando dunque a me stesso quello che teorizzo da anni sul sito e sul giornale: quando ci sono duecento amici che ballano e si divertono senza badare troppo alla tavola, servono bicchieri e cibo semplici ma immediatamente buoni al primo colpo. Ed ecco dunque questo bianco, sperimentato con persone poco abituate agli assaggi alle quali è sfuggito questo aggettivo: pulito. Cosa volevano dire con questa definizione? Penso al fatto che il naso parlava di pera bianca matura spaccata, in bocca la sapidità e la freschezza regalano una beva immediata e decisa, senza fronzoli, proprio quel che ci vuole in queste occasioni. Come si dice, sparagni e cumparisci, ossia spendi poco e fai bella figura.
A me, che sono un amante di questo bianco, poi, è piaciuto da matti. Non solo per queste caratteristiche, ma anche per la sua, oso dire, grassezza, un bianco pieno, di struttura, molto ben eseguito e, a un anno dalla vendemmia, in perfette condizioni fisiche.
L’ho provato sugli ziti alla genovese ed è stato perfetto, bene anche su pollo e salsicce. Male, ovviamente, con i piatti pomodorosi perché stride con la sua sapidità e la freschezza ancora esuberante e caratterizzante.
Sarebbe stato perfetto su un qualsiasi piatto di pesce, diciamo il merluzzo gratinato del Tarantino di Pozzuoli tanto per capirci.
Compratene e fatene scorta, un grande bianco che conferma la vocazione irpina a questa tipologia.
Sede a Paternopoli, via Casale 9 bis.
Tel. 0827.771012, fax 0827.771977.
www.cantinemanimurci.com.
Enologo: Antonio Pesce.
Ettari: 13 di proprietà e 6 in conduzione.
Bottiglie prodotte: 140.000.
Vitigni: aglianico, coda di volpe, fiano, greco, falanghina.