Cocciapazza 2003 Montepulciano d’Abruzzo Doc| Voto 86/100
TORRE DEI BEATI
Uva: montepulciano
Fascia di prezzo: da 5 a 10 euro franco cantina
Maturazione e fermentazione: acciaio e legno
Colore 5; naso 24; palato 26; non omologazione 31
Torre dei Beati, la coppia c’è e si vede. Insieme da oltre vent’anni, all’arrivo dell’eredità nel ‘99 del vigneto di 21 ettari, la svolta, Fausto e Adriana decidono insieme: si cambia vita, gradualmente, fino all’abbandono delle rispettive professioni, oggi Adriana vive praticamente in vigna e Fausto si occupa della cantina.
Conduzione biologica e attenzione maniacale a tutti gi aspetti della produzione dalla vigna alla bottiglia. Negli ultimi due o tre anni sono piovuti riconoscimenti dalla critica delle guide, ma, Adriana e Fausto non hanno deviato di una virgola il proprio concetto del fare vino: gli impianti sono quelli ereditati, a tendone con qualche piccola modifica per abbassare un po’ le rese, ma niente concimazioni e arricchimenti dei terreni. Siamo sulle prime colline ai piedi del Gran Sasso, a valle del torrente Tavo.
Qui il terreno è argilloso – calcareo, ricco di scheletro con forti escursioni termiche giorno/notte, già in settembre compare la prima neve, che conferiscono una decisa esaltazione del corredo dei profumi. Adriana e Fausto continuano a piacermi perché hanno avuto il coraggio di intraprendere e resistere sulla strada giusta per fare vino italiano di qualità: iper specializzazione dei cru, verticalizzazione delle annate, agricoltura sostenibile e prezzi accessibili, convinti che il concetto di qualità sia inscindibile da quello di genuinità.
Il Cocciapazza 2003, si presenta di colore ancora rubino con forti note granato scuro, inizialmente dominato da note tostate, poi agrumato e balsamico con un potente sentore di prugna matura.
Il naso è intrigante quanto la beva, si torna con piacere al bicchiere, il sorso è sapido e convincente, pieno e articolato, non dimentichiamo che l’Adriatico è a due passi circa 20 km. Il tannino è ben imbrigliato e il calore alcolico bilanciato. Nonostante inmolte regioni d’Italia la 2003 sia stata un’annata calda siccitosa, da frutta cotta, qui la situazione pedoclimatica ha evitato questi problemi. Freschezza e sapidità si fondono piacevolmente con la lunga e complessa persistenza aromatica. Lo stile dell’azienda è molto riconoscibile: il frutto potente al naso, i 18 – 20 mesi di legno per nulla invasivi, la tipicità del vitigno preservata a tutti i costi, la longevità annunciata da una decisa freschezza che si distende al palato con note di liquirizia e pepe nero. Non a caso il vino porta il nome della vecchia zona del vigneto, raffigurazione della massima corrispondenza al territorio: genius loci.
scheda di Giulia Cannada Bartoli
Sede legale: Via Adriatica Sud 89, 66023 Francavilla al Mare (Ch). Vigneti e cantina: Contrada Poggioragone 56, 65014 Loreto Aprutino (Pe) tel . 085. 49 16 069, 333.3832344 fax www.torredeibeati.it, [email protected], Enologo: Giancarlo Soverchia. Ettari di proprietà 17. Bottiglie prodotte 90.000. Vitigni: Montepulciano d’Abruzzo e Pecorino