Cirò Wine Festival. In Calabria va in scena la storica Doc
di Giovanna Pizzi
Cirò è in fermento. E non solo per effetto della vendemmia che è ormai alle porte.
Ma perché, dopo tre anni di stop forzato, si torna ad alzare i calici durante il Cirò Wine Festival, l’evento dedicato alla storica Doc di Calabria, al Gaglioppo, le sue vigne e i suoi produttori.
L’evento organizzato dal “Consorzio di tutela e valorizzazione dei vini Cirò Doc e Melissa Doc” ha lo scopo di focalizzare l’attenzione sull’areale vitivinicolo calabrese più conosciuto al mondo e valorizzarlo come merita.
Sono coinvolti i comuni di Cirò Marina e Cirò che patrocinano l’evento.
Il cuore della manifestazione saranno le giornate del 9 e 10 agosto ma già in questi giorni la cittadina del vino è in festa.
Diverse sono infatti le iniziative che già dal primo di agosto stanno animando le cantine e ristoranti di Cirò.
Dieci giorni di-vini dunque in cui un intero comparto si sta muovendo all’unisono per ospitare nel migliore dei modi i calabresi tutti e i turisti che vorranno sorseggiare e inebriarsi con il migliore dei vini.
Un ricco programma con degustazioni guidate da giornalisti enogastronomici, wine tour nelle aziende, cene a tema e banchi di assaggio, pensato per gli appassionati winelovers, i tanti turisti che accoglie la costa jonica e gli operatori, per approfondire sul campo la denominazione tra le più antiche d’Italia.
Il 9 agosto a Cirò presso Palazzo Zito – Museo di Lilio ci saranno 2 momenti di approfondimento con le degustazioni guidate dai giornalisti/degustatori Luca Grippo, sommelier e wine consultant, che guiderà il pubblico alla scoperta dei vini bianchi e rosati del territorio e Pasquale Porcelli, coordinatore della guida Prosit, dell’Organizzazione Nazionale Assaggiatori Vino, che condurrà un approfondimento sul Cirò Rosso Doc.
Grande evento finale a Madonna di Mare, nello spazio dei Mercati Saraceni, il 10 agosto, con la degustazione aperta al pubblico alla quale prenderanno parte oltre 25 aziende aderenti al Consorzio di Tutela dei Vini Cirò e Melissa e la festa finale con il concerto del gruppo Folkatomik. Ai banchi d’assaggio sarà possibile degustare i vini delle cantine Baroni Capoano, Brigante Vigneti & Cantina, Cantina Campana, Cantina De Mare, Cantina Malena, Cantine Greco, Caparra & Siciliani, Cataldo Calabretta Viticoltore, Cerminara – Fratelli di Cirò, Cote Di Franze, Cirò Vini Dell’Aquila, Enotria, Fezzigna Vignaioli dal 1957, Ippolito 1845, La Pizzuta del Principe, Librandi, Maddalona del Casato, Romano & Adamo, Salvatore Caparra Vini, Senatore Vini, Tenuta del Conte, Tenuta Renda, Tenuta Santoro, Vigneti Vumbaca. E la degustazione sarà arricchita dalla special food box territoriale a cura di ‘A Casalura e Lagust
L’edizione 2022 si arricchisce come dicevamo, di una serie di iniziative collaterali in tutto il territorio denominate CWF OFF: eventi nelle cantine, aperitivi in vigna e cene a tema nei ristoranti del territorio, utili per coinvolgere sempre più pubblico e turisti.
Per cui, già in questi giorni, tutte le strade del vino possono portare a Cirò.
«Il Cirò Wine Festival – dichiara Raffaele Librandi, presidente del Consorzio Di vini di Cirò e Melissa – è un’opportunità imperdibile per promuovere il nostro areale di produzione, una terra meravigliosa e multiforme, dalle radici antiche e dai paesaggi contrastanti. Un evento ormai consolidato che affascina e coinvolge tantissimi wine lovers e turisti attorno al quale cresce l’entusiasmo e la voglia di lasciarsi scoprire delle nostre cantine».
«Quella di quest’anno – ha aggiunto Paolo Ippolito, responsabile della commissione comunicazione del Consorzio – è una festa attesa, dopo i due anni difficili che ci lasciamo alle spalle. Un momento che coinvolge non solo i produttori ma tutto il territorio in una grande energia positiva per valorizzare Cirò, le sue realtà vitivinicole, gastronomiche, culturali e storiche. La nostra mission è raccontare al meglio l’identità e la storia che ci caratterizza e dal wine festival inizierà un percorso a tappe che in primavera si concretizzerà con un incoming di operatori e stampa specializzata per focalizzare sempre più e meglio l’attenzione su ciò che vogliamo essere per il futuro del vino in Calabria».