Cirò rosato 2006 doc
LIBRANDI
Uva: gaglioppo
Fascia di prezzo: da 1 a 5 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio
Quando arriva il caldo vero penso al mare sibarita di Nicodemo, sul litorale di Cirò Marina dove l’Italia strizza l’occhio al Sahara e la terra è rossa, profumata, lenta, buona da mangiare e da bere. Nasce in impianti ad alberello questo rosato targato Librandi che nella versione 2006 sembra davvero aver superato ogni limite riuscendo a guardare dritto in faccia le migliori espressioni enologiche di quest’anno. Il rosato di Cirò, al pari di quello Salentino e del Cerasuolo, ha sempre una marcia in più, ma nel corso degli anni anche i produttori si sono depressi e non lo hanno curato più come si deve continuando a farlo per forza d’inerzia. Dalla rinascita di questo segmento, che molto deve alla testardaggine di un giornalista abruzzese, Massimo Di Cintio, figlio del primo sommelier della regione e autore di una prima guida ad hoc dedicata all’argomento nel 2006 poi ripetuta quest’anno con gli amici di Cucina e Vini, dalla rinascita, dicevamo, è stata una esplosione di profumi e di incontri a tavola fra intenditori e astemi. Mentre la disgustosa marmellata politica, simile ai vini tutti uguali in barrique degli anni ’90, ci annoia e ci distrae dal bello, rivolgiamo la nostra attenzione al verde degli ulivi e della macchia mediterranea e incontriamo il rosato di Librandi. Lo berremo durante una veliata verso il nulla, oppure sulla fantastica zuppa di cozze del Tarantino a Pozzuoli, vero contraltare a quella mondiale pensata da Gennarino della Torre del Saracino ove si dimostra come la materia prima sia sempre la base prima di ogni eccellenza nell’esecuzione e della tecnica. Qui la materia prima è il gaglioppo, mio amato vitigno, la coltura, ripeto è ad alberello, la resa sui 90 quintali per ettaro. Che dire? Freschezza e profumi da spendere nei prossimi tre mesi di caldo. Non quello dello smog metropolitano, bensì quello vero, tonificante della terra rispettata.
Sede a Cirò Marina, Contrada San Gennaro. Tel. 0962.31518, fax 0962.370542. www.librandi.it. Enologo: Donato Lanati. Bottiglie prodotte: 2.100.000. Ettari: 230 di proprietà e 30 in fitto. Vitigni: greco, chardonnay, mantonico, gaglioppo, magliocco, cabernet sauvignon.