Cilento, Marina di Ascea, il Rumi e la cucina di Alessandro Feo in una ventina di istantanee
di Marco Galetti
Non fanno economia in cielo da queste parti, sensazioni al limite del primordiale per un cittadino, si lasciano le quattro stelle dell’albergo in direzione della spiaggia, pochi passi e ci si ritrova immersi nel buio, mentre brilla il cielo cilentano come non si è mai visto a Milano…
Cari milanesi, che come me, pensando di guadagnare tempo, scegliete a caro prezzo il mare più vicino, per trovare code interminabili al ritorno (che faranno sorridere anche la Madonnina che ci guarda dall’alto) e per non trovare, né posto auto, né posto in spiaggia, meditate…con i treni veloci, Freccia o Italo poco importa, in poco più di cinque ore siete a Salerno, da lì sarà possibile affittare una macchina, oppure, se le tangenziali milanesi vi succhiano tutto l’anno anima e benzina, fate come me, quelli del Rumi vi vengono a prendere e restano a disposizione per tutto il tempo della vacanza, per accompagnarvi nella spiaggia che preferite se quella a due passi dall’Hotel non vi basta…se avete voglia di pedalare ci sono le bici, se avete voglia di dormire (peggio per voi) ci sono le camere, nuovissime, come la struttura, che oltre a diversi posti auto ed una Spa per rigenerarsi, offre una piscina a sfioro, se non vi sfiora l’idea del mare e di tutto quel che offre il Cilento.
Piccolo hotel di charme e di nicchia, gestito in modo informale ma professionale da una bella e giovane coppia, lui imprenditore napoletano, lei di Ascea, colazione adeguata ad un quattro stelle con i formaggi del territorio come valore aggiunto, personale giovane (Angelica e Lucio) sorridente, competente, garbato e sempre disponibile (Giovanna) e poi c’è lui, l’uomo ovunque, al quale affidare le chiavi del centrocampo, l’uomo che tiene unito lo spogliatoio, incedibile, sempre sorridente e a disposizione, un perfetto maggiordomo Cilentano, che vuole essere un complimento e un ringraziamento ufficiale, grazie Cristian.
La pelle liscia di questa struttura non presenta nei per quel che concerne cibo, pulizia, accoglienza and so on…autentici sorrisi cilentani aumentano il buon umore e aggiungono calore a temperature alte ma sopportabilissime da chi è abituato a tassi di umidità da sud est asiatico.
Per onestà intellettuale, verso me stesso, verso chi legge e soprattutto verso chi mi ha ospitato, mi sento in dovere di segnalare una mancanza rimediabile, quanto meno per i clienti che verranno (fidelizzateli)…se al momento del conto c’è un’incomprensione, (poco importa se sia attribuibile ad accordi scritti disattesi, oltretutto ottenuti con la mediazione di un cilentano, o a diverse interpretazioni) credo si possa risolvere mediando, come sanno fare, e bene, in Romagna, quasi sempre non è l’importo il motivo della disputa, ma il principio, si deve trovare il modo per far si che non ci siano ombre oltre a quelle indispensabili degli ombrelloni a bordo piscina, il Cilento ha potenzialità enormi, strutture accoglienti come il Rumi (che potrebbe e dovrebbe garantirsi il tutto esaurito con prenotazioni che si rinnovano anno per anno) ce ne sono poche, essere un passo avanti è importante, mantenere il passo e la clientela ancora di più, per quel che mi riguarda tornerò, non tutti lo farebbero, a molti basta un piccolo neo per adombrarsi, sfruttate la solarità in eccesso che per vostra fortuna “tenete”, non affidatevi al mare, le onde, come i clienti vanno e vengono, non fate come fanno in Liguria, che ormai riempiono solo il fine settimana, il cliente va preso prigioniero, in Cilento la vacanza mordi e fuggi non ha senso, mirate a soggiorni lunghi, mantenete il vostro sorriso e quando i biglietti verdi in gioco sono tanti, venite incontro a chi vi è venuto incontro per la prima volta…
Alessandro Feo, (medaglia di bronzo ai Campionati di Cucina Italiana, Rimini, Febbraio 2017) sue le chiavi del Rumi’s restaurant dove, sia a pranzo che a cena è possibile accomodarsi nei tavolini a bordo piscina, prezzi concorrenziali, servizio curato, personale davvero molto gentile, in un Hotel di charme si viene serviti al tavolo, (nessun assalto al buffet ne pasti standardizzati quindi) una cucina alla carta delle tre T, territorio, tradizione e tecnica, ogni sera una scoperta presentata con stile, la via del gusto ad un prezzo, ripeto, più che giusto, Alessandro pesca a piene mani dal mare vicino, coglie i frutti della sua terra, lasciando la sua traccia nell’orto e nel piatto, segue le regole del gusto senza fuori pista eccessivi ma senza dare nemmeno l’impressione di guidare a novanta all’ora su un’autostrada a tre corsie, godibile ogni portata, meritevole l’intento, riuscito, di dar sempre leggerezza ad un percorso notturno basato su un benvenuto, un paio di portate e un dolce, ci sono si margini di miglioramento (è per tutti così e in tutti i campi) qualche contrasto in aggiunta ad esempio, ma, ed è un bene, nulla da togliere, pochi ingredienti per sapori distinti, si legge personalità nella proposta e nella firma dei piatti che, pur a bassa voce e a bordo vasca, mentre le luci illuminano la Torre di Velia, Patrimonio dell’Unesco, si fanno capire.
Crema di piselli e cacio ricotta di capra
Brisè, basilico, pomodoro e formaggio, numerosi i finger proposti anche con crudo di pesce per un aperitivo a bordo vasca, prima del carpiato con un carpione ma con un fritto cilentano è meglio…
Vellutata di ceci di Cicerale aromatizzata al timo con cozze e pane croccante, godo dei prodotti del territorio, bissato la sera dopo
Gnocchetti di patate viola e ristretto di scorfano, avevo provato gli gnocchetti con una crema di baccalà in proporzione eccessiva, più equilibrato e goloso questo fuori carta
Tagliolini al nero di seppia, gamberi bianchi di Acciaroli, crema di zucca, sento con piacere pepe non dichiarato, piatto sopra media
Spaghettoni (al dentone quindi già buonissimi di per se) al profumo di limone con crema di piselli e bottarga di tonno
Splendidi e basici spaghettoni pomodoro e basilico, provati anche nella versione con l’aggiunta di alici di Menaica
Filettino di sgombro leggermente marinato e affumicato
Baccalà cotto a bassa temperatura su crema di patate, cenere di olive nere Pisciottane e pomodoro confit
I dentici, 1383 grammi esatti l’uno, che è anche una battuta, ho visto il video sul cell dello chef, sono arrivati qui ancora vivi…
…e lei, non me la sono certo dimenticata, se fossi nato vent’anni dopo ci sarebbe stato, inevitabilmente, l’allineamento astrale, collisione senza scampo tra i nostri corpi, poco celesti e molto terreni.
Ma ti pare possibile chiudere le righe di un post serio con un complimento sopra le righe ad una bellezza mediterranea con gli occhiali…
Ma voi, da intendersi come rispettosa versione cilentana del lei, l’avete mai vista a Serena…
Rumi Hotels, Restaurant & Spa
Via Magna Graecia – Marina di Ascea (Sa)
Tel. 0974 977128
[email protected]
www.rumihotels.it
3 Commenti
I commenti sono chiusi.
Messaggio chiaro e completo. Innamoramento a prima vista in tutti e con tutti i sensi. Il feeling dovrà per forza continuare.
Siccome anche nel Cilento non di solo pane vive il figlio dell’uomo ma anche di spirito di-vino e….visto che un po’ se ne produce anche al sud e al Rumi lo sanno e ce l’hanno siamo tutti convinti che di sicuro non ha sposato questi cibi ricercati con l’acqua del sindaco( potabilissima anche se non “altissima”),ma con qualche buona bottiglia che come curiosi incalliti su questo vorremmo essere istruiti.FM.
@ Francesco, le serate al Rumi, precedute da bagni nell’acqua di mare e vasche nell’acqua della piscina, mi sono servite per compensare gli abusi Malgiani, quindi ho Gioìto con qualche calice di bianco del territorio e tanta acqua del sindaco…so che a suo insindacabile giudizio sto perdendo quasi tutti i punti accumulati, me ne dolgo, mentre i Colli di Lapio si stanno acclimatando in cantina…
@Enrico, vacci piano con l’innamoramento in tutti i sensi, che nella Brianza velenosa di Battistiana memoria, qualcuno potrebbe mal interpretare le mie innocenti evasioni e i complimenti di fine post, la Pietraincatenata preferisco berla…