Chic, In the Kitchen Tour- Sinergia e improvvisazione nella tappa unica dedicata alla pizza
di Lorenzo Allori
Lunedì primo luglio è andata in scena a Faenza la seconda tappa del “In the Kitchen Tour” di CHIC (Charming Italian Chef), l’associazione decennnale che lega cuochi, pizzaioli, panificatori e pasticceri, presso il nuovo nato in casa ‘O fiore Mio (Faenza), l’Hub ideato da Davide Fiorentini e Jonathan Trombini (Tre pani nella nuova guida Gambero rosso) nel quale accogliere e accogliere il meglio della panificazione (dai dolci lievitati a colazione, ai pani e le pizze in teglia).
Nell’unica data dedicata alla pizza e alla panificazione all’associazione CHIC, ospite di Davide Fiorentini, sfida cuochi, pizzaioli e panificatore a cooperare per improvvisare, come in una vera band jazz, creazione a base di pizza o di pane, utilizzando i prodotti dei partner presente all’evento- quali Selecta, Scarto di Bologna (che utilizza gli scarti o i vegetali di ogni tipo, biologici o non commerciabili a causa di piccole imperfezione, per dargli nuova vita), la Società Agricola CZ, Nespresso, le straordinarie farine di Agugiaro e Figna, i formaggi di Cau Spada e Valsana, tanto per citarne alcuni.
Tra gli intervenuti in primis i protagonosti dell’evento serale dedicato alle pizze d’autore, Gianni Di Lella con una delle sue nuove pizze dolci innovative, il quale ha proposto una pizza a base caramellata con spuma di crema tiramisù.
Largo spazio alle crocchette e ai supplì de La Gatta mangiona di Giancarlo Casa, che per l’occasione sono stati realizzati con il pan grattato di recupero dell’Hub.
Infine Carlo di Cristo (Soulcrumbs, Napoli) che, dopo la colazione a base di lievitati realizzati da O’ fiore mio, ha realizzato un goloso entrèe a base di pane di segale, cofettura di scalogno e mela disidratata e ricotta.
Tanta l’energia dei pizzaioli succedutisi intorno al forno a legna esterno, nonostante la giornata rovente; incredibile l’energia del giovane Sami nello stendere la sua “romana al mattarello”, guarnita con salame rosa, barbabietola.
Divertente anche l’idea di Mercuro e Rizzo (Pizzeria 180g Roma), la “Piadina ROMagnola”, un doppio strato di pizza bianca romana croccante con lonzino squacquerone ed erbette acide.
Aurora Mazucchelli (Ristorante Marconi e Forno Mollica di Sasso Marconi) punta invece sui fermentati di Scarto per la sua creazione, una linga di pizza con kimchi di verdure e abete rosso fermentato, susine selvatiche, mortadella, ricotta e rapa rossa. Mentre il neostellato chef di Abocar due cucine di Rimini opta per una pizza con pecorino semi stagionato, bresaola e una salsa di pomodori gialli e frutti rossa arrostiti in forno.
Spazio anche all’attualità con la pizza intitolata “Sea watch” di Zordan (San Martin, Cornedo Vicentino), da un lato uno spicchio di margherita classica, con pomodori del Piennolo e bufala, acciughe, che vuole rappresentare i migranti “stretti come sardine” sulla piccola imbarcazione, mentre dall’altro lato una pizza con foglie di cappero, cereali spezzati e bresaola, a ricordare le coste frastagliate dell’Italia. Per concludere la degustazione in dolcezza l’accoppiata panettone gelato, grazie al grande lievitato agli agrumi di Massimo Vitali (Panificio Vitalì, Cesenatico) e il gelato al pistacchio offerto da Carpigiani.
Una giornata, nel complesso, di squisita collaborazione e comunione di idee e maestranze.
Una occasione per condividere idee e instaurare nuove compartecipazioni. Infine una splendida occasione per l’enogastronomia italiana per imparare a fare rete, a fare squadra nell’ordine di promuovere l’eccellenza italiana senza invidie o inutili lotte corporative. Una lezione preziosa per il presente e il nostro futuro prossimo nelle competizioni mondiali.
Chic, in the Kitchen tour, alcune delle eccellenze messe a disposizione
Chic, in the Kitchen tour, alcuni partner intervenuti alla jam session
Chic, in the Kitchen tour, i lievitati di O fiore mio Hub
Chic, in the Kitchen tour, la proposta di Riccardo Agostini (crostone di pane con cicoria, pecorino e albicocche)
Chic, in the Kitchen tour, la pizza di Omar Casali e O’Fiore Mio (pizza con speck d’anatra, cipolla, zafferano bufala campana)
Chic, in the Kitchen tour, la pizza di Fabio Rossi (pizza con lumache, pecorino, bietole,pomodoro del piennolo, susine selvatiche)
Chic, in the Kitchen tour, la pizza di Max Poggi e Brisa (base bianca con pulled pork, ciliegie e prugne fermentate, squacquerone)
Chic, in the Kitchen tour, la pizza di Armando Beneduce (pizza crunch con astice, pulled pork, cetriolini e stracciatella)
Chic, in the Kitchen tour, la pizza di Enrico Bergonzi (“Completo”- snack, antipasto, secondo e dolce, con anatra, astice e fermentati)
Chic, in the Kitchen tour, la pizza di Oppido ( pere fermentate, cicoria, squacquerone, acciughe)
Chic, in the Kitchen tour, la pizza di Mariano Guardianelli (pizza con bresaola di montagna, confettura di pomodori gialli e frutti rossi bruciati, pecorino semi stagionato)
Chic, in the Kitchen tour, la pizza Sea watch di Zordan (margherita classica con acciughe; pizza con cereali, semi, bresaola foglie di cappero)