Cesinali, Taverna De Gustibus di Gianluigi Cipriano


De Gustibus

di Lello Tornatore

Forte era il desiderio di incontrarci per gli auguri di Natale, e visto che ormai ogni nostro desiderio passa per la tavola, abbiamo pensato bene di darci appuntamento a Cesinali, provincia di Avellino, si la provincia che insieme al Sannio, per il Sole 24 ore, è all’ultimo posto nelle classifica delle province con più appeal turistico :-(( . Ma perchè proprio a Cesinali? Avevamo una visita in sospeso presso la Taberna De Gustibus sin dalle degustazioni della scorsa estate per la guida Slow Wine, rimasta ancora in sospeso in occasione della recente verticale a Villa Raiano, e finalmente concretizzatasi l’altra sera grazie anche alla solita vena ottimizzatrice del Pigna proveniente da Benevento.

A tavola

Ci ritroviamo a Palazzo Cocchia in via San Rocco, uno dei palazzi medioevali più belli della piccola cittadina dell’hinterland avellinese che ha accolto e adottato come un figlio Gianluigi Cipriano, arianese di nascita e titolare del ristorante. Proviene da una famiglia di allevatori, ancora oggi il fornitore di fiducia di carni è…suo padre. Ed è per questa vena familiare che intraprende gli studi di medicina veterinaria a Latina, mai completati a quattro esami dalla laurea!!!

a cavallo...Gianluigi ed un'amica

Quando non sai che strada scegliere…fermati…respira con l’intensità di quando sei venuto al mondo…apri gli occhi e segui il tuo cuore...”. Così scrive Gianluigi sulla sua pagina di fb, ed è proprio seguendo il suo cuore che abbandona gli studi di veterinaria per seguire diversi corsi di cucina e master di arte dolciaria. Approda infine a Dulcis in Furno, una prestigiosa pasticceria di proprietà della famiglia Capaldo di Atripalda.

la sala

 

il bar ed il forno

grammofono d'antan

Dopo alcuni anni la collaborazione gli sta stretta e così inizia l’avventura in proprio a Cesinali con Taberna de Gustibus. Nei pochi ritagli di tempo libero, Gianluigi ama andare a cavallo, l’altra sua grande passione insieme alla cucina. Ma veniamo a noi, la sua cucina è una cucina di territorio sì, ma impreziosita da richiami e rievocazioni che la rendono più ” à la page”. Ci sediamo e immediatamente veniamo sommersi da una miriade di antipasti, tipici e non, di materia e di “lavoro”, tanto sommersi che all’arrivo della Sirena, ops, Serena De Vita (come al solito in ritardo), per recuperarglieli tutti c’abbiamo messo una buona mezz’ora!!!

Champagne Pommery

 

Falanghina 2011

 

Irpinia Campi Taurasini Macri 2006 di Cantine Russo

 

Taurasi Spalatrone 2007 di Cantine Russo

 

More Maiorum di Mastroberardino

 

Diana D'urso

Volete sapere i commensali chi erano? In trono, of course, il Pigna ottimizzatore “armato” di Jeroboam di champagne Pommery, al suo fianco Marcellina Russo, avvocato nella capitale, tennista, sommelier A.I.S. e a tempo perso produttrice di Taurasi, “armata ” di Falanghina 2011 e Taurasi 2007 e 2004, Diana D’urso titolare del Ritrovo degli Artisti, ristoratrice,aspira a gestire una serie di campi di bocce (almeno così ha dichiarato nel corso della serata), Lato Sociale, al secolo Annito Abate, giornalista, wine-writer, degustatore ufficiale A.I.S., forse a quest’ora anche assaggiatore formaggi ONAF, e a tempo perso architetto, Gennaro Albano, relatore A.I.S., relatore ANAG, forse anch’egli assaggiatore ONAF, nonchè ginecologo…in pensione ma, conta in futuro, di intraprendere anche l’attività di relatore ONAM (organizzazione nazionale assaggiatori mortadella), vista la consumata esperienza…E c’è lei, Serena de Vita, pendolare di professione, laurea in economia (non di viaggi), sommelier A.I.S., si quella che fa su e giù per l’Italia (S. Michele di Serino-Belluno) almeno quattro volte al mese…ma si sa, al desiderio di viaggiare…non si comanda!!! ;-))

Gennaro Albano, il re della mortadella

 

Gianluigi Cipriano alla reception

da sx, Marcella Russo e Luciano al servizio

Annito Abate

 

Serena De Vita...la pendolare

Ed infine ci sarebbe il sottoscritto, parafulmine della situazione, dileggiato da tutti per l’innocente filino di debolezza per la propria terra (l’Irpinia eh!!!)…ah se l’oggettività fosse riconosciuta per legge…!!! Per il menù vi rimando alle didascalie delle foto, per quanto riguarda il relativo giudizio invece, non mi esprimo per due ordini di motivi, siamo stati in un’atmosfera molto rilassata e poi…è Natale!!!

burrata di bufala

 

ricotta di bufala

 

trittico di formaggi e confettura di sambuco

 

tagliere di salumi irpini

 

crostata salata di ricotta e borragine

 

panino napoletano mignon e sfogliatella salata

 

pupacchia imbottita al mosto cotto

 

il castrato alla falanghina

 

polpette di podolica al sugo

 

scamone marinato al fiano e aceto balsamico

 

sbriciolata di castagne

Quello che posso dire, interpetrando sicuramente il sentire di tutti i commensali, è che la carne era meravigliosa, le materie prime eccellenti, bella fantasia di Gianluigi negli antipastini e massima professionalità e cordialità nell’accoglienza: siamo stati proprio bene…auguri a tutti!!!

 
Ristorante De Gustibus

via S.Rocco, 19

83020 Cesinali (Av)

Tel. 0825 666563

www.tavernadegustibus.com

7 Commenti

  1. Insomma sei amici che han deciso di prendersi una sorta di “pausa” enogastronomica , con il ” Pignataro ” , perfetto Chairman , nella maison “taberna de gustibus”
    di Gianluigi , dove colori e profumi si completano con i sapori più genuini della tradizione culinaria locale!…………….un gran finale di….bollicine!!!………….Prosit!! Buon Natale a tutti………………….

  2. … come sempre la cronaca precisa di una cena.evento dell’Irpino che più Irpino non si può … una bella serata in compagnia di amici … colgo l’occasione per dire a tutti … Buon Natale!

  3. Lello tu mi fai venire un infarto solo a vedervi mangiare tutto questo ben di DIO !!!! BUONE FESTE A TUTTI …. ;-)

  4. Una non grande ma grandissima delusione. Iersera, con amici, lusingati ed attirati da quanto letto, in quattro alla cosidetta De Gustibus,trattoria..Mah.Consigliati dal cameriere, i loro decantati numerosi antipasti, scartando da gente di mare, quelli a base di pesce. E se avessimo scartati gli altri non avremmo fatto male. In una veloce sequenza, ci vengono portati gli antipasti, numerosi si, ma con troppa fretta, in maniera disordinata, con quelli caldi,( diciamo tiepidi) dopo gli altri. Quali, non li rammento.Rammento solo che , considerazione unanime, che o erano congelati, o riscaldati al microonde.Qualcosa si e’ salvato al giudizio, non impietoso il nostro, ma di chi educato alle cucine materne, o di altre cucine, quelle si ristoratrici mal sopporta commistioni. Per chi li ha presi, i dolci passabili.Il conto alla fine sopra le righe.No, cancellato.

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