Cento anni del Pastificio Di Martino di Gragnano in un libro con cento ricette
di Tommaso Esposito
Cento anni di Pasta a Gragnano edito da Malvarosa Edizioni.
E’ il libro che raccoglie la storia del Pastificio Di Martino di Gragnano.
E’ stato presentato alla Libreria Feltrinelli.
La prefazione è di Eleonora Cozzella.
Lejla Mancusi Sorrentino e Laura Gambacorta hanno curato il volume delineando il percorso storico e sociologico entro cui si sono sviluppate l’impresa e le stagioni più belle di questa famiglia di pastai gragnanesi.
E cento sono le ricette che fanno da corredo al volume.
Sono state affidate alla realizzazione di : Peppe Aversa, Enrico Cosentino e Antonio Morvillo (dell’Associazione Cuochi della Penisola Sorrentina); Pasquale Palamaro (Campania), Angela Tinari (Abruzzo), Giuseppe di Iorio (Lazio), Fabio Cucchelli (Alto Adige), Francesco Rizzuti (Calabria), Alessandro Gavagna (Friuli Venezia Giulia), Viviana Varese (Lombardia), Juri Chiotti (Piemonte), Giuseppe Mancino (Toscana), Fabio Iacovone (Valle d’Aosta), Nicola Portinari (Veneto), Mauro Uliassi (Marche), Paolo Cappuccio (Trentino), Massimo Mantarro (Sicilia), Stefano Ciotti (Emilia Romagna), Flavio Costa (Liguria) e Sebastiano Lombardi (Puglia).
Alla presentazione è intervenuto insieme ai curatori Giuseppe Di Martino, mentre Pasquale Palamaro ha realizzato un finger food a base di pasta.
Poi la cena di gala al Ristorante George’s (Grand Hotel Parker’s).
Cento anni di Pasta il tema sviluppato da Vincenzo Bacioterracino Baciòt chef resident del ristorante George’s, Peppe Aversa ed Enrico Cosentino per un menu tutto maccheroni.
Ecco l’antipasto.
Tapas di pasta, spuma di ricotta di bufala al basilico e gamberi agli agrumi.
Poi due primi.
Spaghetti ai ricci di mare con granulato di pomodoro sorrentino e di biscotto di Agerola
La Carbonara di mare con Gnocchetti sardi e salicornia
Per secondo
Trancio di pesce su spadellata di pasta e patate e pesto all’aglio croccante
Il dessert
Mezzo pacchero ripieno di cassata napoletana su confettura di pesca gialla e vin brulè
Pizza del Monistero di Amalfi del 2 aprile 1602.
Una sorta di pastiera dove al posto del grano ci sono i fidelini.
Un dolce antico per celebrare la modernità dei maccheroni.
Infine gli applausi per gli chef protagonisti insieme a Giuseppe Di Martino.
3 Commenti
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Complimenti e auguri di <3! Sabato a Castellabate avrò l'onore di cucinare la pasta Di Martino!
Quale E-vento ti porta a Castellabate ?Un caro saluto da Francesco.
Oggi, finalmente, una bella notizia: Di Martino “riparte con Salerno” e annuncia il ritorno della pasta Antonio Amato.
Sono certa della migliore qualità.