Cenate Sopra (BG), Agriturismo Sassi della Luna, fare del bene, farsi del bene
di Marco Galetti
Sassi della Luna, il viale d’accesso e l’insegna dell’Azienda che sorge a Cenate Sopra su un terreno collinare di nove ettari dove si alternano vigneti, alberi da frutta di varietà antiche, ulivi, filari di frutti di bosco, l’orto, strutture per galline, faraone, conigli e altri animali di bassa corte nonché un bosco dove pascolano vacche di razza piemontese, capre orobiche, camosciate e pecore di razza gigante bergamasca.
Sassi della Luna, una delle due sale ristorazione dell’Agriturismo il cui fabbisogno energetico è soddisfatto dall’impianto fotovoltaico integrato nel tetto dell’abitazione dei proprietari Claudio&Cristina che (bonus) utilizzano l’acqua piovana, raccolta in cisterne, per l’irrigazione effettuata con il metodo “a goccia” che salva le preziose gocce di vita dalla dispersione
Sassi della Luna, gli antipasti: flan di cavolfiore, lardo con polenta, salumi misti (migliorabili) intrigante fonduta calda di formaggi locali sgrassata ed esaltata da un calice di Quadrifoglio, il Rosé Brut Metodo Classico di Pecis, un’azienda a meno di sei chilometri in linea d’aria, l’aria pura e salubre delle colline bergamasche
Sassi della Luna, la giardiniera in accompagnamento agli antipasti che vale il viaggio, freschezza impareggiabile, verdure croccanti, colori&sapori, l’effetto cromatico di altissimo livello ha caricato le mie aspettative per nulla disattese
Sassi della Luna, il buon risotto al radicchio rosso con formaggio strachitunt e riduzione al Moscato di Scanzo
Sassi della Luna, il brasato con polenta accompagnato da un calice di Nove Rosso, blend di Cabernet Sauvignon e Merlot, frutto del lavoro aziendale nei due ettari di vigneto di proprietà a certificazione biologica; nella cantina a basso impianto ambientale, completamente interrata, vengono prodotti anche il Nove Puro e il Nove Aurora
Sassi della Luna, il tiramisù, l’ultimo dei piatti del menù degustazione a euro trenta che, oltre agli antipasti, al primo, al secondo e al dolce, è comprensivo di pane&focaccia auto prodotti, acqua, coperto e caffè
Sassi della Luna, il conto, il Quadrifoglio e il Nove Rosso che cresce su un terreno calcareo-marnoso, ideale per la viticoltura perché sue pietre bianche, dette Sass de Luna, trattengono il calore di giorno e lo restituiscono di notte alla piante
Sono tornato volentieri, a distanza di otto anni dall’articolo apparso su Armadillo a firma Marco 50&50, in un luogo “sicuro” che mi sento di consigliare mettendoci la firma e la faccia, io sono quello a destra nella foto con l’asino…
Fortunatamente non è cambiato niente, loro sono le stesse persone per bene che mandano avanti un’azienda agricola e nel fine settimana propongono una ristorazione di buon livello ad un prezzo, trenta euro, sostanzialmente uguale a quello del 2014 che vide una splendida faraona finire nel mio piatto prima che mi buttasi a capofitto sui formaggi di territorio.
Novembre non è il mese più adatto per poter apprezzare appieno i prodotti dell’orto ma indubbiamente la proposta nel complesso è valida, il luogo è isolato, pulito, silenzioso, tranquillo, anche il nome della località, Cenate Sopra, sembra un invito alla sosta, un risotto è sempre in carta e questo, insieme all’ambiente e ad un bel calice di Nove Rosso, rasserena quasi quanto cenare al tramonto ai Sassi…
Mangiando&stappando qui facciamo un’opera di bene, o perlomeno, anche se in minima parte, contribuiamo a farla, i titolari infatti, sostengono economicamente La casa di Leo, una residenza nata per poter accogliere le famiglie di bambini che necessitano di lunghi e frequenti ricoveri all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.
Sassi della Luna, l’asino e l’autore, in attesa di rivedersi si annusano, qui sotto le coordinate dell’Agriturismo aperto da venerdì a cena fino a Domenica a pranzo
Azienda Agricola Sassi della Luna
Via S.Ambrogio 2/d
Cenate Sopra BG
Tel 035 4258563
5 Commenti
I commenti sono chiusi.
Grande Marco. Stai attento all’asino che ti sta puntando.
Il poeta “contadino”dal gusto sopraffino alla riscoperta del formaggio caprino che(bonus)come un bambinello si fa la foto con l’asinello:cosa non si deve fare pur di magnare ! Stupidate a parte questo bel post mette l’accento su un fatto importante e cioè che a saper cercare, anche vivendo in città, ci si può “addecreare” se non propio a km 0 comunque a distanze molto contenute.Ad maiora semper da FM
Neanche un maialotto vedo nelle foto….
Dovrebbe essercene uno vis a vis con l’asino….oggi ero da un norcino e ti ho pensato…
Nel senso che mi hai preso dei salumi e me li stai portando? Prenoto la stanza in albergo e allerto il Malgi per un contributo vinoso?