Cena spettacolo on the beach a Grado con il meglio del Friuli Venezia Giulia | La grande cucina d’Autore regionale nella nuova location in riva al mare sulla spiaggia di Grado (GO)
di Francesca Di Leo e Luca Roncadin
La regione Friuli Venezia Giulia è uno straordinario melting pot di persone, culture, cibi. Qui il Consorzio FVG Via dei Sapori da 23 anni è il portabandiera delle eccellenze enogastronomiche, magistralmente capitanato da Walter Filiputti. Questo è un affiatatissimo gruppo composto da 60 aziende top-quality: 21 ristoratori che, dal mare Adriatico alle Alpi, raccontano le molteplici anime della cucina regionale, pensata e rielaborata da ciascuno secondo il proprio personalissimo percorso di ricerca; 22 tra vignaioli e distillatori e 17 artigiani del gusto. Tutti uniti attorno ad uno stesso progetto: la valorizzazione del cibo, dei prodotti e del territorio del Friuli Venezia Giulia. Insieme rappresentano quanto di meglio offre questa terra in fatto di cibi e vini.
Sono queste le star del mondo eno-gastronomico regionale che hanno deliziato i presenti, durante la serata dell’8 agosto 2023 andata in scena sulla spiaggia principale della GIT a Grado. Una serata di stile e mondanità, in cui il nutrito gruppo di eccellenze ha offerto quanto di più raffinato propone la vivace cucina del Friuli Venezia Giulia.
Grado è nota come l’“Isola del sole” per le sue spiagge dorate esposte a sud e baciate dal sole per l’intera giornata. Nell’Alto Adriatico, tra Trieste e Venezia, una storia millenaria alle spalle, è una super attrezzata destinazione turistica, perla delle località balneari del Friuli VG.
Il caratteristico borgo marinaro è unito alla terraferma da un sottile lembo di terra sul quale scorre, tra l’altro, l’ultimo tratto della ciclovia Alpe Adria, la suggestiva pista ciclabile che collega Grado a Salisburgo. L’ “Isola d’oro”, dall’impronta veneziana, è impreziosita da un dedalo di un centinaio di isolotti che le fanno da corona e formano la sua suggestiva laguna.
Il suo centro storico è di una bellezza senza tempo: un labirinto di calli, piazzette e campielli; un porto che rappresenta il salotto cittadino e punto di approdo per le attività dei pescatori; un lungomare quasi sospeso tra terra e cielo che regala irripetibili tramonti e dove è piacevole passeggiare in ogni stagione. Per i turisti, strutture alberghiere adatte a soddisfare tutte le esigenze; servizi di ristorazione per palati sopraffini; stabilimenti balneari di livello internazionale sui quali, da oltre 30 anni, sventola la “Bandiera blu”, un record nazionale (oltre alle 10 Bandiere verdi consecutive, promosse dai pediatri italiani); una natura incontaminata; attività culturali e di intrattenimento per tutta la famiglia, con un’ampia offerta sportiva, rievocazioni storiche, occasioni di svago, divertimento, shopping, riposo e benessere a 360 gradi.
La speciale serata inizia proprio con i piedi nella sabbia di questa bella località di mare e a darci il benvenuto è stato un delizioso prosciutto San Daniele Dok Dall’Ava 18 mesi e un Fumato Dok Dall’Ava 18 mesi, entrambi proposti dal Prosciuttificio Dok Dall’Ava di San Daniele (Ud). Un vero tocco di classe è stato dato dalla presenza delle Ostriche de Bretagne JDC Utah Beach offerte a tutti i presenti da Jolanda de Colò di Palmanova (UD).
Ottime anche le proposte della Friul Trota di San Daniele (UD) con la Regina di San Daniele, premiata da Gambero Rosso come “TOP ITALIAN FOOD 2023”. La rinomata trota salmonata, affumicata a freddo con legni, bacche ed erbe aromatiche, in fette lunghe tagliate a mano. La Trota Affumicata San Daniele è riconosciuta ‘Prodotto Agroalimentare Tradizionale’ italiano.
Il vino scelto in abbinamento alle entrée è una fresca ed elegante Ribolla Gialla Spumante Brut Millesimato di Eugenio Collavini.
Proseguendo la serata con i piedi nella sabbia, andiamo alla scoperta delle migliori proposte, presentate dai 21 solisti del gusto e tra tutti gli assaggi, vi sveliamo le nostre personali menzioni.
Lo Chef Marco Furlano di Costantini di Collalto di Tarcento (UD) ha proposto una gustosa calamarata con tonno, olive, capperi e crema di bufala affumicata, abbinata ad un Broy, Doc Collio di Eugenio Collavini. Il Vino Broy prende il nome dal “broili”, il piccolo orto che circondava le vecchie case friulane nel quale, spesso, si piantavano viti atte a produrre il vino “di casa”. Le uve di Friulano (50%) e Chardonnay (30%) vengono parzialmente appassite in fruttaia tramite aria ventilata, con umidità prossima allo zero ed alla temperatura di 12°C. Il Sauvignon (20%), raccolto con qualche giorno di anticipo, non viene passito. La vinificazione prevede la macerazione delle uve diraspate direttamente in pressa per una notte. Segue la fermentazione, quindi l’affinamento, non solo in acciaio, ma anche in botticelle di roveri francesi di antica stagionatura. Perfetto l’abbinamento con la calamarata.
Continuando la piacevole serata, veniamo rapiti dai colori delle prime luci del tramonto sul lungomare di Grado e per incorniciare questo momento andiamo a salutare il mitico staff del Vitello D’Oro di Udine, che non finisce mai di stupirci, con “Datemi una sarda”: Acqua di cetriolo, pane in panzanella, pomodori carnival, burrata affumicata, sarde piccanti e gel di pomodoro. Per l’abbinamento è stato scelto la Malvasia Istriana Petris, Doc Collio di Venica & Venica, contraddistinto da una grande mineralità in cui spiccano note fruttate che richiamano l’albicocca ed erbe aromatiche come salvia e timo. Al sorso la sapidità, supportata da sentori minerali, fa da padrona. Lunga persistenza aromatica con l’alcool perfettamente integrato. La persistenza è lunga e su note agrumate e floreali.
Facciamo un salto tra le montagne Carniche con Da Alvise di Sutrio (UD), che propone un gustoso raviolo con porcini, colti la mattina dell’evento, e pesche, abbinato al Jelka, Doc Collio di Picech. Successivamente, per restare in montagna, incontriamo Raviolo Factory di Villa Santina (UD) con il suo cjarson (raviolo con base di patata aromatizzato con menta, melissa, limone, mele, prugne, cacao amaro, cipolla e cannella servito, con burro nocciola e ricotta affumicata).
In abbinamento al Ramandolo Il Longhino, Docg Ramandolo di Dario Coos che prende il suo nome dalla “Vigna Alta” dell’azienda, che, dalla chiesetta di Ramandolo, scende verso valle a strette terrazze esposte a mezzogiorno. Il Longhino è la “primizia” del Ramandolo, vino giovane ed amabile. Vino dal colore giallo dorato intenso. Al naso è fresco, fruttato con sentori di spezie, frutta candita e vaniglia. In bocca è tipico, dolce, ma non stucchevole e soprattutto fresco, minerale e intenso.
Tra i dolci spicca la vellutata e avvolgente gubana, accompagnata dell’Elisir di noce di SanZuan dell’Antica ricetta di Cormòns (GO). Presente anche Nonna Luciana, che custodisce ancora oggi l’antica ricetta che rende unico questo dolce della tradizione.
Menzione speciale al giovane e talentuoso duo di Chef, Fabio Adriani e Chatzilia di (detta Evita) Paraskevi, della nuova gestione de La Taverna di Colloredo di Monte Albano (UD), che hanno proposto un’insalata greca con panzanella di cetriolo, crema di feta, polvere di olive, datterini e cialde di pane all’origano.
Infine ottimo l’abbinamento eno – gastronomico proposto da Casa Valcellina di Montereale Valcellina (PN) con tartare di salmerino e spuma di piselli abbinata ad un Friulano bio, Doc Friuli di Vistorta Conte Brandolini D’Adda.
In chiusura, dopo un classico Amaro Nonino e una speciale caffè 100% Arabica offerto da Oro Caffè di Tavagnacco (UD), non potevano mancare i dolci estivi proposti da ciascun ristorante e dai pasticceri aderenti al consorzio.
E’ stato un vero e proprio omaggio alla cucina dell’estate, con i suoi sapori e i suoi profumi, liberamente interpretata dagli chef dei ristoranti del gruppo, che hanno cucinato in diretta davanti al pubblico piatti di alta creatività creati appositamente per la serata.
Le Cene Spettacolo di Friuli Venezia Giulia Via dei Sapori sono una piacevole esperienza che ci sentiamo sempre di consigliare e rappresentano una ghiotta occasione per godersi la grande cucina d’Autore friulana all’interno di bellissime location.
Foto Credit © www.SoulFood.fvg.it
Un commento
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Complimenti per aver portato a termine questa “estenuante “maratona estiva per di più su terreno sabbioso ma conoscendo vini produttori e prodotti si può dire che valeva il viaggio.PS Jolanda de Calò:un mito di cui non scorderò mai il suo salame d’oca FRANCESCO