Cecubo Roccamonfina Igt 2007 – Villa Matilde


Cecubo Roccamonfina Igt 2007 Villa Matilde

Cecubo Roccamonfina Igt 2007 Villa Matilde

di Enrico Malgi

Una delle azioni che preferisco effettuare solitamente quando assaggio un vino, bianco e rosso soprattutto, è quella di scoprire a distanza di tempo se è riuscito a mantenersi integro col passare degli anni. Purtroppo non tutti i vini sono capaci di sopportare il peso di questo inesorabile fardello, vuoi per la natura stessa del vitigno impiegato, vuoi per il metodo di vinificazione e di maturazione e vuoi anche per l’ambiente in cui il vino ha riposato.

Il più delle volte devo dire che sono stato fortunato a riassaggiare vini ancora in ottimo stato dopo tanto tempo, proprio com’è successo in questi giorni quando ho stappato una bottiglia di un rosso raro del 2007 dopo più di undici anni dalla prima degustazione. Si tratta del Cecubo Roccamonfina Igt 2007 di Villa Matilde della famiglia Avallone di Cellole, confezionata con Primitivo, Piedirosso ed Abbuoto. Prezzo attuale intorno ai 30,00 euro.

Controetichetta Cecubo Roccamonfina Igt 2007 Villa Matilde

Controetichetta Cecubo Roccamonfina Igt 2007 Villa Matilde

Nel bicchiere risalta un colore rosso granato vivo e smagliante. Bouquet estremamente affascinante, che elargisce in larga misura un corredo di variegati profumi che spaziano dalla frutta rossa della pianta e del sottobosco, a quelli floreali anch’essi vestiti di rosso, uniti indissolubilmente ad afflati vegetali, speziati e terziari di ottima caratura. È in bocca tuttavia che il vino riesce a superare l’esame a pieni voti, mantenendo inalterato, anzi migliorando ancora, il suo stato di freschezza, omogeneità, avvolgenza, balsamicità, intensità gustativa, morbidezza, eleganza e sensualità. Nel frattempo la maglia tannica è diventata ancora più levigata e gradevole. Il finale è portatore di un’edonistica persistenza. Personalmente ho provato questo vino sul pranzo domenicale con un piatto di pasta al sugo, carne al ragù con peperoni arrostiti e formaggio grana stagionato. Magnifico davvero!

 

Scheda del 04.12.2010

 

Il terreno presenta una composizione vulcanica, con una buona dotazione di fosforo e potassio. I vigneti sono posizionati ad un’altezza di 150 metri s.l.m. Il sistema di allevamento è a Guyot. La vendemmia varia dalla fine di agosto al principio di settembre per il Primitivo e alla seconda decade di ottobre per l’Abbuoto e il Piedirosso. Le uve raccolte e selezionate a mano vengono pigiate delicatamente. Il mosto così ottenuto fermenta insieme alle sue vinacce in acciaio e poi si sviluppa la malolattica che si svolge in botti piccole. L’affinamento avviene in barriques di rovere di Allier per 12 mesi, nuove per un terzo, per poi completarsi per alcuni mesi in bottiglia. La gradazione alcolica arriva a 13,5.

Il cromatismo rivela un rosso rubino cupo, con lampi granati. Al naso salgono effluvi di piccoli frutti del sottobosco, come more e ribes, accompagnati da profumi terziari di vaniglia, spezie e boisé e poi prugne, liquirizia e tabacco. In bocca ritornano con piacevolezza i sentori di frutta già percepiti al naso, con grande ricchezza di sapori, una buona struttura e un retrogusto molto persistente. Un vino, quindi, tutto particolare, complessivamente intenso, longevo e di ottimo equilibrio, da servire alla temperatura di 16-18° e da spendere su carni elaborate, selvaggina, formaggi stagionati, brasati e stufati. Gran bel bere!

 

Sede a Cellole (Ce) – S.S, Domiziana, 18

Tel. 0823 932088 – Fax 0823 032134

[email protected]www.villamatilde.it

Enologo: Riccardo Cotarella, con la collaborazione di Fabio Gennarelli

Ettari di proprietà: 110, di cui 70 vitati

Bottiglie prodotte: 700.000

Vitigni: Aglianico, Piedirosso, Primitivo, Abbuoto, Falanghina, Greco e Fiano.